Castello di San Lorenzo (Nesso)
Il castello di Nesso, anche detto di San Lorenzo per la vicina chiesa, è una struttura militare di Nesso, in provincia di Como. Fin dall'inizio non è un castello feudale, ma bensì consorziale. Storia e descrizioneÈ stato sempre gestito dall'intera popolazione, infatti, storicamente non vi sono riferimenti a castellani, ma è stato variamente abitato.[1] La fortificazione costituiva un recinto dotato di torri, con lo scopo di presidiare il territorio e, all'occorrenza, bloccare il passaggio dei nemici.[2] Si trovava in linea di vista con la Torraccia di Brienno, con la quale avrebbe formato un unico sistema di sorveglianza.[3] Il castello costituì la residenza del vescovo di Como Rainaldo, amico di Pier Damiani e fedelissimo di Gregorio VII durante la lotta per le investiture.[4] Durante la guerra decennale, pochi giorni dopo la Pasqua del 1124, il castello venne conquistato dai comaschi, reduci da un fallito attacco all'Isola Comacina[5]. In tale occasione, i Comaschi demolirono le torrette di vedetta di cui il castello di San Lorenzo risultava essere dotato.[6] Nel 1449, i Comaschi convertirono i resti del castello in una struttura fortificata.[4][5] Il castello rinascimentale venne distrutto tra il 1531[7] e il 1532[5], durante le sempre più frequenti incursioni del condottiero di Francesco II Sforza Gian Giacomo Medici a danno dei borghi rivieraschi del Triangolo Lariano.[8][6] In questo contesto, uno degli uomini più fidati del Medeghino venne soprannominato Falco della Rupe,[9] proprio in riferimento alla posizione del castello di San Lorenzo. Della struttura rinascimentale resta il muraglione[7] di 15 metri in pietra a sostegno del terrapieno: il muraglione[6] costituisce una parte residua della struttura fortificata realizzata dai Comaschi nel 1449[7][5]. Nel XIX secolo si aggiunsero sia le tre torrette merlate,[6][6] costruite sulla base delle analoghe precedenti postazioni, sia i merli “a coda di rondine” (detti anche merli ghibellini), posti a coronamento del muraglione sul lato che prospetta il lago[5]. Note
Bibliografia
Altri progetti
|