Il paese è posto ai piedi di due monti (Monte Castelvecchio e monte Penegra). Il monte Castelvecchio prende il suo nome dalla fortezza fatta costruire dai Longobardi nel 700 d.C. che dall'alto dominava la valcuvia e la val Marchirolo.
Nel comune di Cunardo si ramifica nel sottosuolo una grotta chiamata "Orrido di Cunardo" nella quale scorre anche il fiume Margorabbia. Alcune tra le zone importanti della grotta sono l'Antro dei Morti, Lago Ignoto e Grotta della Madonnina.
Origini del nome
I possibili significati di Cunardo sono due: la prima va a richiamare il termine celtico "Kùn-ort"= "luogo fortificato", secondo il linguista Erst Gamillscheg trarrebbe origine dal longobardo "Kunihard"; la seconda potrebbe sempre derivare dal celtico "Kùn-ard"= "luogo alto", "luogo posto in alto", a dominio della Valcuvia per l'appunto, rimanendo il nome rimasto sostanzialmente inalterato nel tempo fino ad oggi [senza fonte].
Nel 1583 il territorio passò alla famiglia Marliani.
Nel XVIII secolo, essendo comune di scarso interesse, la gestione della comunità era curata esclusivamente dal sindaco, che procedeva nell'ordinaria amministrazione, mentre per gli eventi straordinari veniva coadiuvato da un gruppo di cittadini. Nel 1751 la popolazione ammontava a 443 abitanti.[7]
Nel 1757 il comune faceva parte della Pieve di Val Travaglia. Nel 1786 Cunardo entrava nella provincia di Gallarate, e successivamente di Varese, a seguito dell'editto austriaco che divideva la Lombardia austriaca in otto province. Nel 1791 il comune passava alla provincia di Milano.[8]. In epoca napoleonica, Cunardo fu Comune di III classe nel 1805[9], venendo poi soppresso e aggregato a Marchirolo dal 1812 al 1816, quando nel Regno Lombardo Veneto riacquistò la propria autonomia amministrativa che perdura tutto'ora[10].
La religione più diffusa è quella Cristiana. La parrocchia, dedicata al patrono del paese, Sant'Abbondio, fa parte della Diocesi di Como nonostante la quasi totalità dei paesi confinanti appartenga all'Arcidiocesi di Milano. Per questo motivo, le celebrazioni liturgiche sono in rito romano. La parrocchia nacque nel XV secolo per volontà del vescovo Branda Castiglioni. Da quando si ha notizia, si succedettero i parroci Antonio Santamaria (1883-1946), Leone Del Signore (1946-1971), Lodovico Giossi (1971-2010), parroco emerito, Paolo Busato (2010-2013) e Loris Flaccadori (2013-2017). Il parroco attuale è don Francesco Donghi, in carica dal 2017. Il patrono del paese è sant'Abbondio, mentre la compatrona è la Beata Vergine del Rosario che si festeggiano rispettivamente l'ultima domenica di agosto e la prima domenica di ottobre.[12]
Cultura
Eventi
Cunardo ospita una pista di sci di fondo e un relativo sci club.
Ogni anno, in estate, si tiene per tre settimane il palio tra i 6 rioni (Pozzo/Castelvecchio, Borgo, Ponte Nativo, Filanda, Sasso Morone, Raglio), che si sfidano in vari giochi.