«Salutatemi il Conte, la Contessina, i nobiluomini Frumier e mio padre se lo vedete - soggiunse Lucilio. - Ohimè! Salutatemi anche Fratta e Fossalta! Chi sa se quei solitari paeselli mi vedranno mai più!»
Il toponimo rimanda chiaramente alla presenza di una "fossa alta" (ovvero dall'alveo incassato[4]). Recenti ricerche geologiche hanno effettivamente dimostrato come, in epoca romana, questa zona fosse percorsa dal ramo principale del Tagliamento, attraversabile mediante un guado.
Le origini dell'insediamento, quindi, si legano alla presenza del fiume. Le più importanti testimonianze del periodo antico risalgono al IV secolo a.C.: sono i resti di un santuario paleoveneto, forse dedicato al culto delle divinità acquatiche.
Dell'alto medioevo non si sa molto. Il primo riferimento scritto al paese è contenuto in una bolla pontificia del 1186, con la quale papa Urbano III concedeva al vescovo di Concordia il potere civile e religioso su "Fossalta e sue pertinenze". Un documento notarile del 1202, invece, cita come testimone il sacerdote Liutprando, dimostrando come Fossalta rappresentasse ormai una comunità cristiana ben organizzata, dotata di un proprio luogo di culto indicato da altre fonti scritte come "basiglia". Nello stesso periodo il territorio assunse importanza anche dal punto di vista militare con la presenza di numerosi fortilizi di cui oggi non resta però traccia. Proprio nei pressi dell'attuale centro si trovava un castello che fu residenza estiva dei vescovi di Concordia; passato in feudo ai Pers, venne distrutto già nel Duecento.
Nel 1867 il comune di Fossalta assunse la denominazione di "Fossalta di Portogruaro"[6].
Negli anni cinquanta del XX secolo l'area di Villanova fu al centro dell'attività imprenditoriale in Veneto di Gaetano Marzotto jr, il quale destinò crescenti risorse finanziarie alla valorizzazione della tenuta di Villanova-Portogruaro, da cui nacque una conglomerata tessile, agroalimentare (Cantine Santa Margherita) e vetraria (Industrie Zignago).
«Di argento, al castello di rosso, torriccellato [sic] di uno, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo, fondato sulla campagna di verde, accostato nel cantone [destro] del capo da una spiga di granoal naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»
Viene anche concesso il gonfalone, consistente in un:
«Drappo partito di bianco e di verde riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma, sopraddetto con l'iscrizione centrale in argento: Comune di Fossalta di Portogruaro. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dai colori bianco e verde alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati di argento.[8][9][7]»
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 337, ovvero il 5,57% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[11]:
Sono presenti in città le seguenti scuole pubbliche: la scuola materna "L. Zannier", la scuola materna "Santa Margherita-Fondazione Marzotto ONLUS", sita nella frazione di Villanova Santa Margherita e l'Istituto Comprensivo "Don A. Toniatti"[12].
Musei e biblioteche
Il comune di Fossalta di Portogruaro è sede del Centro Culturale "Ippolito Nievo" e del Museo Etnografico locale[13]. Il Centro Culturale si propone da statuto di promuovere la lettura e il sostegno alle attività di formazione e auto-formazione dei cittadini, disponendo di sale e spazi pubblici in cui vengono organizzati periodicamente seminari, reading e convegni[14]. I locali del Centro Culturale ospitarono dal 1974 al 1982 la biblioteca pubblica poi trasferita in una nuova sede apposita, inaugurata alla presenza di Stanislao Nievo, pronipote dello scrittore e patriota italiano Ippolito, cui è intitolato il Centro Culturale cittadino[15]. La biblioteca, già parte integrante del Centro Culturale, dispone di un patrimonio librario che conta 24.000 volumi.
Il comune di Fossalta di Portogruaro e il comune di Teglio Veneto hanno istituito nel 2000 l'unione di comuni denominata "Unione Fossalta Teglio" al fine del coordinamento dell'erogazione dei servizi sociali, della polizia urbana e di altri servizi di competenza comunale[20]. Il nuovo ente è entrato ufficialmente nel pieno delle sue funzioni a partire dal 1º gennaio dell'anno successivo[21].
La principale società sportiva cittadina è l'A.C.D. Fossaltese, che nella stagione 2019-2020 milita in Seconda Categoria, girone O del Veneto. I colori sociali della squadra sono il bianco e il verde[23]. Disputa le partite casalinghe allo stadio comunale "Felice e Roberto Pessa"[24].
^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 279.
^Fossalta - Cenni storici, su comune.fossaltadiportogruaro.ve.it, Comune di Fossalta di Portogruaro. URL consultato il 25 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2013).
^Regio decreto n° 3827 del 21 luglio 1867, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 229 del 22 agosto 1867.
Gobbo Vincenzo; Marin Eugenio (a cura di), Fossalta nei secoli, Quaderni di storia locale/11, 2009
Gobbo Vincenzo (a cura di), Campagna, città e industria: Vado, Alvisopoli e Villanova Vol.I: Vado: storia, economia e sviluppo di un borgo rurale dall’epoca romana al periodo napoleonico, Quaderni di storia locale/8, 2002
Battiston Andrea; Gobbo Vincenzo (a cura di), Campagna, città e industria: Vado, Alvisopoli e Villanova Vol.II: Villanova: Villanova Santa Margherita – radici storiche di una città industriale di nuova fondazione, Quaderni di storia locale/9, 2004
Battiston Andrea; Gobbo Vincenzo (a cura di), Campagna, città e industria: Vado, Alvisopoli e Villanova Vol.III: Alvisopoli: nuovi contributi per la conoscenza della città di Alvise Mocenigo, Quaderni di storia locale/10, 2006
AA.VV., Dizionario di Toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, UTET, Torino, 1997
Linneo Lavaroni, Viaggio nel Friuli storico. II Mandamento di Portogruaro, Edizioni del MF, 1970