In epoca romana il territorio di Torre di Mosto era quasi totalmente paludoso, in quanto vi si estendeva un sistema di acquitrini, che metteva in comunicazione le lagune di Venezia e di Caorle. Lungo il limitare delle lagune transitava la strada consolare via Annia, costruita nel 131 a.C. per collegare Roma ad Aquileia.
Fu proprio la discesa dei longobardi a determinare la fuga degli abitanti da Oderzo verso le più sicure lagune. In questo periodo fu fondata Heraclia (presso l'attuale Cittanova di Eraclea), uno dei più importanti centri dell'antico Ducato di Venezia.
Già qualche secolo più tardi Heraclia cominciò a decadere, sia per le continue esondazioni di Piave e Livenza, sia per l'ascesa della nascente Venezia. In questo periodo si andò a formare Torre, un piccolo borgo di contadini nei pressi del fortilizio romano dove già esisteva un'antica cappella dedicata a san Martino di Tours.
Nel 1411 il villaggio e la torre furono distrutti durante l'invasione degli Ungari. Vennero però ricostruiti su iniziativa dei patrizida Mosto, da cui il paese trasse la specifica.
Nel periodo successivo, tuttavia, Torre di Mosto rimase un povero villaggio rurale ai margini delle paludi. La popolazione conduceva un'economia di sussistenza, duramente provata dalla malaria e dalle inondazioni del Livenza[5].
Epoca contemporanea
Fu solo con l'arrivo degli Austriaci, nel 1815, che si diede avvio alla sistemazione del territorio, con la messa in sicurezza degli argini e lo sviluppo della navigazione fluviale. Con l'avvento del Regno d'Italia furono attuate le opere di bonifica, iniziate nel 1871 e completate nel primo dopoguerra.
I lavori restituirono all'agricoltura più di tremila ettari di terreno, creando lavoro e prosperità. Ma nel secondo dopoguerra la meccanizzazione agricola provocò una riduzione della manodopera e un'emorragia di abitanti. A partire dagli anni 1970, con lo sviluppo dell'industria e dei servizi, la popolazione è tornata a crescere[5].
Simboli
Lo stemma del comune di Torre di Mosto è stato riconosciuto con DPCM dell'11 novembre 1952.[6]
«D'argento, alla torre di rosso, vista di spigolo, aperta di due pezzi e finestrata di otto, posti 2, 4, 2, del campo, bugnata, merlata alla guelfa di dieci pezzi, cimata da una banderuola bifida di rosso, fondata sopra un ristretto di campagna. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 12 settembre 1953, è un drappo partito di bianco e di rosso.[7]
Il video di maggior successo del rapper di San Donà di Piave Lil Angel$, Estate, è stato girato tra Torre di Mosto e Jesolo. In particolare, le riprese sono state svolte nel campetto del paese. Il video su YouTube ha raggiunto quasi 6 milioni di visualizzazioni dalla data di pubblicazione, 12 anni fa.[9]
Amministrazione
Sul sito del Ministero dell'Interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Torre di Mosto dal 1985.[10]