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Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1980

Stati Uniti (bandiera) GP degli Stati Uniti d'America-Ovest 1980
332º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 4 di 14 del Campionato 1980
Data 30 marzo 1980
Nome ufficiale VI Toyota Grand Prix of Long Beach United States Grand Prix West
Luogo Long Beach
Percorso 3,251 km
Distanza 80 giri, 260,080 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Brasile (bandiera) Nelson Piquet Brasile (bandiera) Nelson Piquet
Brabham-Ford Cosworth in 1'17"694 Brabham-Ford Cosworth in 1'19"830
(nel giro 38)
Podio
1. Brasile (bandiera) Nelson Piquet
Brabham-Ford Cosworth
2. Italia (bandiera) Riccardo Patrese
Arrows-Ford Cosworth
3. Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi
Fittipaldi-Ford Cosworth

Il Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1980 è stata la quarta prova della stagione 1980 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 30 marzo 1980 sul Circuito di Long Beach. La gara è stata vinta dal brasiliano Nelson Piquet, su Brabham-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del primo successo in carriera. Ha preceduto sul traguardo l'italiano Riccardo Patrese su Arrows-Ford Cosworth e l'altro brasiliano Emerson Fittipaldi su Fittipaldi-Ford Cosworth. Per Fittipaldi fu il 35º e ultimo podio nel mondiale di Formula 1, mentre Piquet conquistò il primo Grand Chelem della sua carriera nel mondiale di F1, ottenendo pole position, giro veloce, vittoria e conducendo la gara per tutti i giri.[1]

La gara fu caratterizzata da un grave incidente che accorse al pilota elvetico Clay Regazzoni: le gravissime ferite che il pilota riportò alle gambe e alla spina dorsale lo resero per sempre paraplegico.

Vigilia

Sviluppi futuri

La FISA ribadì le modifiche regolamentari già proposte nelle settimane precedenti, tese a garantire una maggiore sicurezza delle vetture. Oltre l'abolizione delle "minigonne", a partire dalla stagione 1981, la federazione stabilì di aumentare il peso minimo delle vetture a 625 kg, dal 1983; introdusse nuovi elementi di sicurezza della monoposto, già per il 1981, fino alla creazione di una cellula di sopravvivenza per il pilota, per il 1983; vennero modificate le dimensioni degli pneumatici (ma solo dal 1982); venne infine prevista, sempre a partire dal 1983, una riduzione della larghezza delle monoposto.[2]

Queste modifiche erano fortemente osteggiate dalla FOCA, l'associazione dei costruttori, che vedeva tali norme come un favore verso le scuderie che disponevano (o stavano per disporre) di un motore turbo. Jody Scheckter, presidente della GPDA, aveva inviato un comunicato in cui tutti i piloti (a eccezione di Elio De Angelis e Ricardo Zunino) si dicevano favorevoli a tale scelta. La posizione però non era comune, tanto che, dopo Piquet e Watson, anche Alan Jones abbandonò la GPDA, in polemica contro l'atteggiamento del suo presidente, pilota della Scuderia Ferrari, casa favorevole a tali modifiche.[3]

Aspetti tecnici

Venne sperimentato per la prima volta il rilevamento automatico dei tempi. Ogni monoposto fu equipaggiata con un transponder che, ad ogni passaggio sulla linea del traguardo, inviava un segnale che veniva poi elaborato in tempo reale con precisione al millesimo di secondo.

La Ferrari, dopo le molte rotture che i motori subirono nelle prime tre gare, sottopose a delle prove al banco i propri propulsori. Mauro Forghieri, progettista delle vetture, si disse fiducioso di aver trovato i motivi di questa poca affidabilità. Il problema sarebbe stato legato all'impianto elettrico, con un filo che finiva per spellarsi, passando lateralmente e sotto il motore della vettura. Ciò provocava un mal funzionamento dell'ottavo cilindro.[4] La Lotus presentò un nuovo cambio e sistemò degli ammortizzatori posteriori all'interno della scatola del cambio stessa.[5] La McLaren presentò invece la versione C della sua M29.

Aspetti sportivi

La McLaren decise di sostituire Alain Prost, infortunatosi nelle prove del Gran Premio del Sudafrica con l'inglese Stephen South, all'esordio nel mondiale. South aveva vinto nel 1977 il campionato britannico di F3. Inizialmente la McLaren aveva indicato come pilota Hans-Joachim Stuck.[6]

L'altro pilota infortunatosi nella gara precedente, lo svizzero Marc Surer dell'ATS, non venne invece sostituito: la scuderia tedesca presentò una sola vettura, affidata a Jan Lammers, che però affrontò la gara portando il numero 9 e non il 10, utilizzato fino a quel momento. A Lammers venne affidato il modello D4. Fu in dubbio anche la presenza di Alan Jones, pilota della Williams, colpito da pleurite.[7]

Prima del gran premio alcune scuderie affrontarono dei test sul Circuito di Nogaro, in Francia. Il più rapido risultò Jacques Laffite su Ligier in 42"08, nuovo record ufficioso della pista.[8]

Il pilota statunitense Rick Mears concluse un accordo con la Brabham per disputare quattro gran premi con la casa britannica, che avrebbe così schierato una terza monoposto, accanto a quelle affidate a Nelson Piquet e Ricardo Zunino. Il debutto sarebbe dovuto avvenire nella gara di Long Beach.[9] L'iscrizione di Mears venne però rifiutata dagli organizzatori, non essendo stata inviata in tempo, con un anticipo di tre mesi rispetto alla data della gara, come previsto dalle norme internazionali.[10]

La FISA introdusse delle novità regolamentari da questo gran premio: la griglia di partenza veniva stabilita con la formula delle due vetture per fila, poste però sfalsate e distanziate, come già era avvenuto nel Gran Premio d'Argentina; Derek Ongaro, ispettore della FISA, venne incaricato di dare il via ad ogni gran premio; venne stabilita la possibilità di effettuare le prequalificazioni nel caso vi fossero più di 30 vetture iscritte (a Monaco, sarebbero state ammesse alle qualifiche 22 vetture di diritto, più le due migliori vetture delle prequalifiche); si stabilì che i cambi di pilota potessero essere effettuati solo col preavviso di un mese rispetto alla data del gran premio; vennero vietate le vetture a sei ruote. Si decise che la nuova regolamentazione delle gomme da qualifica sarebbe entrata in vigore dal Gran Premio del Belgio.[2]

Il gran premio venne definito degli Stati Uniti-Ovest per distinguerlo da quello corso in ottobre al Watkins Glen International; la gara venne anche denominata Gran Premio di Long Beach.[11] Le condizioni economiche della gara misero in dubbio la sua prosecuzione per le stagioni future, anche se da questa annata la gara ottenne la sponsorizzazione della Toyota, che già supportava l'altra gara statunitense, quella del Glen. Inoltre un forte temporale aveva colpito la zona di Long Beach, poche settimane prima della gara, provocando alcuni danni.[12]

Per questa gara l'Arrows ottenne l'appoggio di nuovi sponsor e modificò il nome della scuderia in Warsteiner Arrows/Penthouse Rizla.[13]

Qualifiche

Resoconto

Nelle prime prove libere del venerdì il miglior tempo venne realizzato da Didier Pironi su Ligier in 1'20"24. Keke Rosberg, della Fittipaldi, uscì di pista, per lo scoppio di una gomma, finendo contro le barriere, senza però subire conseguenze fisiche dall'impatto.[14]

Nelle prove ufficiali il francese Didier Pironi si confermò, abbassando il suo tempo a 1'19"305, davanti ad Alan Jones, staccato di 135 millesimi. I tempi erano molto vicini, tanto che i primi otto piloti si trovarono nel lasso di un secondo di tempo da quello di Pironi.[15]

Al sabato la pista risultò molto più gommata e ciò portò a un vero sconvolgimento della graduatoria. Nelson Piquet fu capace di battere il tempo di Pironi, e chiudere in 1'17"694, conquistando così la prima pole position nel mondiale; il brasiliano fu il cinquantasettesimo pilota a riuscire nell'impresa.[16] Per la Brabham si trattò della ventunesima partenza al palo, la prima dal Gran Premio di Francia 1978, conquistata all'epoca da John Watson. I prima fila si portò René Arnoux, mentre in seconda fila chiusero Patrick Depailler su Alfa Romeo e Jan Lammers dell'ATS: per la scuderia tedesca fu il miglior risultato nella sua storia nel mondiale di F1. Pironi, miglior tempo del venerdì, pur migliorando il suo crono, chiuse solo nono in griglia.[17]

Risultati

Nella sessione di qualifica[18] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 5 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 1'17"694 1
2 16 Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) Renault 1'18"689 2
3 22 Francia (bandiera) Patrick Depailler Italia (bandiera) Alfa Romeo 1'18"719 3
4 9 Paesi Bassi (bandiera) Jan Lammers Germania (bandiera) ATS-Ford Cosworth 1'18"783 4
5 27 Australia (bandiera) Alan Jones Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1'18"819 5
6 23 Italia (bandiera) Bruno Giacomelli Italia (bandiera) Alfa Romeo 1'18"924 6
7 28 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1'18"964 7
8 29 Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 1'19"071 8
9 25 Francia (bandiera) Didier Pironi Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 1'19"276 9
10 2 Canada (bandiera) Gilles Villeneuve Italia (bandiera) Ferrari 1'19"285 10
11 15 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jabouille Francia (bandiera) Renault 1'19"316 11
12 3 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'19"318 12
13 26 Francia (bandiera) Jacques Laffite Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 1'19"455 13
14 4 Irlanda (bandiera) Derek Daly Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'19"744 14
15 11 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'19"763 15
16 1 Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Italia (bandiera) Ferrari 1'20"151 16
17 30 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 1'20"410 17
18 6 Argentina (bandiera) Ricardo Zunino Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 1'20"419 18
19 31 Stati Uniti (bandiera) Eddie Cheever Italia (bandiera) Osella-Ford Cosworth 1'20"808 19
20 12 Italia (bandiera) Elio De Angelis Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'20"830 20
21 7 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'20"868 21
22 21 Finlandia (bandiera) Keke Rosberg Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth 1'20"911 22
23 14 Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 1'20"984 23
24 20 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth 1'21"350 24
Vetture non qualificate
NQ 18 Irlanda (bandiera) Dave Kennedy Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 1'21"523 NQ
NQ 17 Regno Unito (bandiera) Geoff Lees Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 1'23"486 NQ
NQ 8 Regno Unito (bandiera) Stephen South Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'24"121 NQ

Gara

Resoconto

Nelson Piquet, nel warm-up, collide con Derek Daly, alla curva dopo i box. La Brabham del brasiliano venne lanciata in aria e ricadde a terra mentre la Tyrrell uscì nella via di fuga. Dopo un esame attento i tecnici della scuderia di Bernie Ecclestone decisero di affidarsi comunque alla vettura che aveva fatto la pole, senza utilizzare il muletto.

Alla partenza Nelson Piquet conservò il comando, seguito da Patrick Depailler, René Arnoux e Jan Lammers; nelle retrovie, all'arrivo al tornante al termine della Shoreline Drive, Ricardo Zunino, Mario Andretti, Jochen Mass e Jean-Pierre Jarier furono coinvolti in un tamponamento. La Brabham di Zunino e la Lotus di Andretti non poterono proseguire la gara. La gara di Lammers terminò invece nel corso del primo giro per un guasto al semiasse. Ora dietro ai primi tre, si trovava Alan Jones, seguito da Giacomelli, Patrese e Reutemann.

Jones passò nel terzo giro Arnoux, ponendosi al terzo posto, mentre Patrese cedette una posizione a Carlos Reutemann, che così divenne sesto.

Al quarto giro, mentre era quarto, Bruno Giacomelli perse il controllo della sua monoposto in frenata e scivolò in mezzo alla traiettoria. Reutemann, che lo seguiva, non poté far nulla per evitare il tamponamento. Elio De Angelis, Jody Scheckter Eddie Cheever e Jean-Pierre Jarier furono, anch'essi, coinvolti nell'incidente; Scheckter, Giacomelli e Cheever continuarono. I commissari liberarono il tracciato molto rapidamente anche se la loro richiesta di esporre la bandiera rossa (che avrebbe interrotto la gara) non venne accolta.

La classifica, dopo l'incidente, vedeva perciò, dietro a Piquet, Depailler, Arnoux e Jones, Riccardo Patrese, seguito da Gilles Villeneuve, poi Derek Daly e le due Ligier. Al sesto giro Villeneuve passò Patrese, poi tra l'ottavo e il decimo giro, le due Ligier passarono entrambe Daly.

Al giro 18 Alan Jones prese il secondo posto a Patrick Depailler. Nove giri dopo il francese fu passato anche da Villeneuve. Più dietro, Riccardo Patrese aveva da poco sorpassato René Arnoux portandosi in quinta posizione. Al giro 27 Pironi fu costretto a una sosta ai box per cambiare gli pneumatici, sosta che lo fece sprofondare in classifica.

Al 38º giro Jacques Laffite, mentre era settimo, fu costretto al ritiro per una foratura. Scalò così Giacomelli in settima posizione, seguito da Clay Regazzoni ed Emerson Fittipaldi. Al giro 41 Villeneuve, nel corso di un doppiaggio, danneggiò il musetto, e fu costretto a una fermata ai box: ripartì solo quattordicesimo. Una occasione persa per la sfortunata 312 T5 considerando che Villeneuve - vincitore l'anno prima - fino a quel momento si trovava in terza posizione ed il compagno Scheckter finirà poi quinto (miglior risultato di tutto l'anno). Nello stesso giro anche Depailler fu costretto al ritiro per un problema tecnico. Patrese saliva così sul podio virtuale mentre Giacomelli e Regazzoni entravano in zona punti. Il pilota bresciano fu però costretto a una sosta per cambiare gli pneumatici. Al rientrò in pista Giacomelli fu protagonista di un malinteso con Jones, mentre l'australiano tentava il doppiaggio. Arrivati al tornante l'Alfa Romeo chiuse la traiettoria alla Williams. Entrambi furono costretti a dare l'addio alla gara.

Ora Patrese si trovava secondo, anche se a distanza dal battistrada Piquet; il padovano era seguito a sua volta da Arnoux, Regazzoni, Fittipaldi e John Watson. Fittipaldi era a mezzo secondo da Regazzoni, ma un freno anteriore bloccato gli impediva di portare un attacco.

Al termine del rettilineo nel corso del giro 51, Fittipaldi vide la vettura di Clay Regazzoni andare diritta all'altezza del Queen's Hairpin. Il brasiliano impostò la curva e sentì un forte rumore proveniente da circa 100 iarde dietro di lui; dichiarò a fine gara di essere stato certo che Regazzoni non potesse essere sopravvissuto all'impatto. I freni della sua vettura erano di una leggera lega metallica e si erano rotti. La sua Ensign aveva colpito la Brabham di Ricardo Zunino, lasciata parcheggiata lungo la pista, era passata oltre sette barriere di gomme e aveva colpito il muro di cemento. Fu impiegata mezz'ora per liberare il pilota elvetico dalla sua monoposto. La gara continuò comunque regolarmente. A Regazzoni, portato al St. Mary Hospital vennero riscontrate una frattura composta alla tibia e perone della gamba destra, una lesione alla colonna vertebrale, una contusione allo stomaco e un'abrasione al capo.[19] Regazzoni rimase poi paralizzato alle gambe.

Emerson Fittipaldi e John Watson continuarono a duellare per il quarto posto, con il nordirlandese che passò il brasiliano al giro 56, per poi essere ripassato un giro dopo. Watson scontava dei problemi al cambio.

Al giro 63, René Arnoux subì l'afflosciamento di uno pneumatico che lo fece retrocedere fino al nono posto. Watson veniva pressato anche da Jody Scheckter. Sempre all'Hairpin, nel corso del settantesimo passaggio, Scheckter tentò di passare all'interno su Watson ma andò lungo, e così decise di desistere, accontentandosi del quinto posto.

Nelson Piquet vinse la sua prima gara nel mondiale di Formula 1; fu il sessantaseiesimo pilota nella storia della competizione a vincere una gran premio. Piquet conquistò anche giro veloce, pole e guidò la gara per tutta la sua lunghezza, ottenendo così il grand chelem. L'ultimo era stato ottenuto da Gilles Villeneuve proprio nell'edizione 1979 della gara di Long Beach. Questa fu anche la prima vittoria, in una gara iridata, per la Brabham da quella ottenuta da Niki Lauda nel Gran Premio d'Italia 1978.[11][20][21] Sul podio finirono Riccardo Patrese ed Emerson Fittipaldi, che conquistò così il suo 35º, e ultimo, podio nel mondiale di F1; Fittipaldi eguagliò così il numero di podi conquistati da Juan-Manuel Fangio, all'epoca quarto nella graduatoria di tutti i tempi.

Risultati

I risultati del gran premio[22] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 5 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 80 1h50'19"4 1 9
2 29 Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 80 +49"212 8 6
3 20 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth 80 +1:18.563 24 4
4 7 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 79 +1 giro 21 3
5 1 Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Italia (bandiera) Ferrari 79 +1 giro 16 2
6 25 Francia (bandiera) Didier Pironi Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 79 +1 giro 9 1
7 30 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 79 +1 giro 17
8 4 Irlanda (bandiera) Derek Daly Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 79 +1 giro 14
9 16 Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) Renault 78 +2 giri 2
10 15 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jabouille Francia (bandiera) Renault 71 +9 giri 11
Rit 21 Finlandia (bandiera) Keke Rosberg Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth 58 Surriscaldamento 22
Rit 14 Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 50 Incidente 23
Rit 23 Italia (bandiera) Bruno Giacomelli Italia (bandiera) Alfa Romeo 49 Collisione con A.Jones 6
Rit 27 Australia (bandiera) Alan Jones Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 47 Collisione con B.Giacomelli 5
Rit 2 Canada (bandiera) Gilles Villeneuve Italia (bandiera) Ferrari 46 Trasmissione 10
Rit 22 Francia (bandiera) Patrick Depailler Italia (bandiera) Alfa Romeo 40 Sospensione 3
Rit 26 Francia (bandiera) Jacques Laffite Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 36 Foratura 13
Rit 31 Stati Uniti (bandiera) Eddie Cheever Italia (bandiera) Osella-Ford Cosworth 11 Trasmissione 19
Rit 28 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 3 Trasmissione 7
Rit 3 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 3 Collisione con E.De Angelis 12
Rit 12 Italia (bandiera) Elio De Angelis Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 3 Collisione con J.P.Jarier 20
Rit 9 Paesi Bassi (bandiera) Jan Lammers Germania (bandiera) ATS-Ford Cosworth 0 Trasmissione 4
Rit 11 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 0 Incidente alla partenza 15
Rit 6 Argentina (bandiera) Ricardo Zunino Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 0 Incidente alla partenza 18
NQ 18 Irlanda (bandiera) Dave Kennedy Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth
NQ 17 Regno Unito (bandiera) Geoff Lees Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth
NQ 8 Regno Unito (bandiera) Stephen South Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth
ES Stati Uniti (bandiera) Rick Mears Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth Iscrizione rifiutata[10]

Classifiche

Note

  1. ^ (FR) Statistiques Pilotes- Grand Chelem-Nelson Piquet, su statsf1.com. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  2. ^ a b (ES) Modificaciones inmediatas, in El Mundo Deportivo, 16 marzo 1980, p. 31. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  3. ^ (ES) Xavier Ventura, F.1: el nuevo reglamento aviva las polémicas, in El Mundo Deportivo, 16 marzo 1980, p. 31. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  4. ^ Cristiano Chiavegato, Forse trovata dalla Ferrari la causa del male oscuro, in La Stampa, 28 marzo 1980, p. 23.
  5. ^ Cristiano Chiavegato, Scheckter: "Duro recuperare per la Ferrari", in La Stampa, 29 marzo 1980, p. 23.
  6. ^ (ES) Stuck reemplaza a Prost, in El Mundo Deportivo, 9 marzo 1980, p. 29. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  7. ^ (ES) Alan Jones con pleuresia, in El Mundo Deportivo, 19 marzo 1980, p. 28. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  8. ^ (ES) Laffite pulverizo el record de Nogaro, in El Mundo Deportivo, 14 marzo 1980, p. 36. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  9. ^ (ES) Mears, cuatro GP con "Brabham", in El Mundo Deportivo, 16 marzo 1980, p. 31. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  10. ^ a b Rick Mears vide la sua iscrizione rifiutata per non essere giunta nei tempi previsti dal regolamento. Cristiano Chiavegato, Scheckter e Villeneuve sicuri: "A Long Beach i primi punti", in Stampa Sera, 28 marzo 1980, p. 37.
  11. ^ a b (FR) 4. Etats-Unis Ouest 1980 VI Grand Prix of Long Beach, su statsf1.com.
  12. ^ (ES) Xavier Ventura, Long Beach, un "extraño" G. P., in El Mundo Deportivo, 27 marzo 1980, p. 30. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  13. ^ (EN) 1980 Entry list Toyota Long Beach Grand Prix (JPG), su racingsportscars.com. URL consultato il 20 dicembre 2012.
  14. ^ Rosberg fuori pista, in La Stampa, 29 marzo 1980, p. 23.
  15. ^ (ES) Pironi, mejor tempo provisional en Long Beach, in El Mundo Deportivo, 30 marzo 1980, p. 31. URL consultato il 13 dicembre 2012.
  16. ^ (FR) Statistiques Pilotes-Pole positions-Chronologie, su statsf1.com. URL consultato il 13 dicembre 2012.
  17. ^ (ES) Piquet, Depailler y Lammers protagonistas en Long Beach F-1, in El Mundo Deportivo, 31 marzo 1980, p. 41. URL consultato il 13 dicembre 2012.
  18. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  19. ^ Cristiano Chiavegato, Regazzoni finisce all'ospedale, in Stampa Sera, 31 marzo 1980, p. 17.
  20. ^ (FR) Statistiques Pilotes-Victoires-Chronologie, su statsf1.com. URL consultato il 14 dicembre 2012.
  21. ^ Bravi i giovani leoni: Piquet 1°, Patrese 2°, in Stampa Sera, 31 marzo 1980, p. 21.
  22. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.

Bibliografia

  • Rob Walker (Giugno, 1980). "5th United States Grand Prix West: Winner Takes All". Road & Track, 146-151.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1980
 

Edizione precedente:
1979
Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest Edizione successiva:
1981
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Anjungan Kabupaten Jepara merupakan[1] salah satu Anjungan Daerah di Taman Mini Jawa Tengah (Puri Maerokoco). Anjungan[2] ini menampilkan beberapa arsitektur[3] rumah adat khas Jepara. Bangunan – bangunan dalam anjungan Jepara terdiri atas Joglo Jepara, Padonggo Birowo, Sculpture Palace, dll. Sejarah Pembangunan anjungan Jepara di Puri Maerokoco dimulai pada bulan Juni 1992 dan selesai pada bulan Juli 1993 dengan biaya sebesar Rp 407.887.600,- melalui Inpres 1993/1994. …

French historian, archivist and writer You can help expand this article with text translated from the corresponding article in French. (December 2009) Click [show] for important translation instructions. View a machine-translated version of the French article. Machine translation, like DeepL or Google Translate, is a useful starting point for translations, but translators must revise errors as necessary and confirm that the translation is accurate, rather than simply copy-pasting machine-tr…

César Borgia Duque de Valentinois, Duque de Romagna, Príncipe de Andria y Venafro, Conde de Dyois, Señor de Piombino, Camerino, Duque de Urbino, Cardenal, Confaloniero de la Iglesia y Capitán General de la Iglesia[1]​[2]​ Altobello Melone, retrato de un gentilhombre antiguamente creído retrato de César Borgia, Bérgamo, Accademia Carrara[3]​Duque de Valentinois 1498 - 1507Predecesor Título nobiliario creadoSucesor Luisa BorgiaInformación personalNacimiento 13 de septiem…

Province de Panama Ouest Administration Pays Panama Capitale La Chorrera Date de création 2014 Démographie Population 464 000 hab. (2010) Densité 167 hab./km2 Géographie Superficie 2 786 km2 modifier  Le Panama Ouest (en espagnol : Panamá Oeste, /pa.na.ˈma o.ˈes.te/) est une des dix provinces du Panama, créée le 1er janvier 2014, de la division de la province du Panama situé à l'ouest du canal de Panama. Historique La province de Panama Ouest a été…

此條目可参照英語維基百科相應條目来扩充。 (2021年5月6日)若您熟悉来源语言和主题,请协助参考外语维基百科扩充条目。请勿直接提交机械翻译,也不要翻译不可靠、低品质内容。依版权协议,译文需在编辑摘要注明来源,或于讨论页顶部标记{{Translated page}}标签。 约翰斯顿环礁Kalama Atoll 美國本土外小島嶼 Johnston Atoll 旗幟颂歌:《星條旗》The Star-Spangled Banner約翰斯頓環礁地…

San Giacomo di VegliafrazioneSan Giacomo di Veglia – VedutaLa torre campanaria simbolo di San Giacomo, dopo il restauro LocalizzazioneStato Italia Regione Veneto Provincia Treviso Comune Vittorio Veneto TerritorioCoordinate45°58′32″N 12°18′20″E / 45.975556°N 12.305556°E45.975556; 12.305556 (San Giacomo di Veglia)Coordinate: 45°58′32″N 12°18′20″E / 45.975556°N 12.305556°E45.975556; 12.305556 (San Giacomo di Veglia) A…

Artikel ini sebatang kara, artinya tidak ada artikel lain yang memiliki pranala balik ke halaman ini.Bantulah menambah pranala ke artikel ini dari artikel yang berhubungan atau coba peralatan pencari pranala.Tag ini diberikan pada Desember 2023. Tina StrobosTina Strobos, 1941LahirTineke Buchter(1920-05-19)19 Mei 1920Amsterdam, BelandaMeninggal27 Februari 2012(2012-02-27) (umur 91)Rye, New York, ASKebangsaanBelandaAlmamaterUniversitas AmsterdamPekerjaanPsikiaterDikenal atasMenyelamatkan lebi…

1627–28 battle of the Huguenot Rebellions For other uses, see Battle of La Rochelle (disambiguation). Siege of La Rochelle (1627–1628)Siège de La Rochelle (1627–1628)Part of the Huguenot rebellions and the Anglo-French War (1627–1629)Cardinal Richelieu on the Sea Wall of La Rochelle at the time of the siegeDate10 September 1627 – 28 October 1628LocationLa Rochelle46°10′00″N 1°09′00″W / 46.1667°N 1.1500°W / 46.1667; -1.1500Result Royalist victoryBell…

 烏克蘭總理Прем'єр-міністр України烏克蘭國徽現任杰尼斯·什米加尔自2020年3月4日任命者烏克蘭總統任期總統任命首任維托爾德·福金设立1991年11月后继职位無网站www.kmu.gov.ua/control/en/(英文) 乌克兰 乌克兰政府与政治系列条目 宪法 政府 总统 弗拉基米尔·泽连斯基 總統辦公室 国家安全与国防事务委员会 总统代表(英语:Representatives of the President of Ukraine) 总理…

Strada statale 148PontinaLocalizzazioneStato Italia Regioni Lazio Province Roma Latina DatiClassificazioneStrada statale InizioRoma FineTerracina Lunghezza109,200[1] km Data apertura1950 Provvedimento di istituzioneD.P.R. 28 giugno 1950, n. 650[2] GestoreANAS Manuale La strada statale Pontina (SS 148)[3], in precedenza strada regionale 148 Pontina (SR 148)[4], è una strada statale che collega Roma a Terracina (LT), passando per Latina e per le…

Hernalser Hauptstraße WappenStraße in Wien Hernalser Hauptstraße Basisdaten Ort Wien Ortsteil Hernals Hist. Namen Hauptstraße Anschluss­straßen Dornbacher Straße (westlich) und Kinderspitalgasse (östlich) Querstraßen Güpferlingstraße, Paschinggasse, Urbangasse, Kainzgasse, Pretschgogasse, Berlingasse, Julius-Meinl-Gasse, Gräffergasse, Heigerleinstraße, Dittersdorfgasse, Seitenberggasse, Schultheßgasse, Römergasse, Gilmgasse, Lienfeldergasse, Schadinagasse, Redtenbachergasse, W…

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