Gran Premio motociclistico del Belgio 1980Il Gran Premio motociclistico del Belgio fu il sesto appuntamento del motomondiale 1980; si svolse il 6 luglio 1980, solo una settimana dopo la prova olandese, ed erano in programma le classi 50, 125, 250, 500 e classe sidecar. Dopo le contestazioni avvenute l'anno precedente per la pericolosità del circuito di Spa-Francorchamps, per la prima volta il Gran Premio motociclistico del Belgio si disputa sul circuito di Zolder. Nelle singole classi si sono avuti i successi di Randy Mamola in 500, Anton Mang in 250, Ángel Nieto in classe 125 e Stefan Dörflinger in 50. Tra i sidecar trionfa l'equipaggio Jock Taylor-Benga Johansson. Classe 500Nella classe regina lo statunitense Randy Mamola ottiene il suo primo successo nel motomondiale in sella ad una Suzuki e dopo essere partito dalla pole position. Precede l'italiano Marco Lucchinelli, sempre su Suzuki e autore del giro più veloce della gara, e il connazionale Kenny Roberts su Yamaha. Quest'ultimo resta peraltro saldamente in testa alla classifica iridata. In questa gara ci sono da registrare anche una brutta caduta del pilota Patrick Fernandez che ha riportato una frattura del bacino e che aveva appena ottenuto un podio nella gara della classe 250 che aveva preceduto questa; da registrare anche l'esordio nelle gare del mondiale per lo statunitense Freddie Spencer, per quanto non molto fortunato essendo stato costretto al ritiro[1][2]. Arrivati al traguardo
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Classe 250Nella quarto di litro il tedesco Anton Mang ha ottenuto la terza vittoria stagionale e, pur non avendone ancora la certezza matematica, si avvicina sempre più al titolo iridato avendo oltre il doppio dei punti del più diretto inseguitore. Al termine della gara, sul podio con Mang salgono anche l'italiano Gianpaolo Marchetti e il francese Patrick Fernandez[2]. Arrivati al traguardo
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Classe 125Terzo successo stagionale anche per Ángel Nieto che precede il francese Guy Bertin e l'italiano Loris Reggiani; in testa al campionato resta, con un risicato vantaggio, l'italiano Pier Paolo Bianchi, giunto quarto in questa prova[1]. Arrivati al traguardo
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Classe 50Come già per la classe di maggior cilindrata del mondiale, anche nella più piccola c'è da registrare il primo successo nel motomondiale da parte di un pilota: in questo caso si tratta dello svizzero Stefan Dörflinger che ha preceduto sul traguardo l'italiano Eugenio Lazzarini. Proprio questi due piloti sono gli unici rimasti in gara per il titolo iridato quando manca una sola gara al termine visto che il terzo in classifica, lo spagnolo Ricardo Tormo, pur essendo partito dalla pole position non ha terminato neppure il primo giro di gara e ha ora un distacco incolmabile[1]. Arrivati al traguardo
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Classe sidecarLe qualifiche vedono un risultato davvero clamoroso, con la pole position dell'equipaggio Cees Smit-Erik de Groot, mai a punti in questa stagione; l'exploit, che coglie di sorpresa gli stessi due motociclisti olandesi, sembra in realtà dovuto a errori di cronometraggio[3]. In gara c'è invece una nuova vittoria di Jock Taylor-Benga Johansson, davanti ad Alain Michel-Michael Burkhard; giungono terzi Rolf Biland e Kurt Waltisperg, malgrado debbano effettuare una sosta ai box[4]. In classifica Taylor allunga, ora ha 12 punti di margine su Biland e 13 su Michel. Arrivati al traguardo (posizioni a punti)[5]
Note
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