Graziano Cesari
Graziano Cesari (Parma, 23 dicembre 1956) è un dirigente sportivo ed ex arbitro di calcio italiano. CarrieraArbitroAppartenente alla sezione di Genova, ha esordito a quasi 34 anni dapprima in Serie B e successivamente in Serie A.[2] Ha diretto 167 partite del massimo campionato,[3] e numerosi sono stati anche gli spareggi da lui arbitrati, tra cui: Udinese-Brescia del 1993 e Verona-Reggina del 2001, validi per la permanenza in A;[4] Juventus-Udinese e Inter-Bologna del 1999, per la qualificazione in Coppa UEFA; e Inter-Parma del 2000, per l'accesso in UEFA Champions League.[5] In serie cadetta vanta la direzione del primo derby di Verona mai disputato, quello tra Verona e Chievo del 10 dicembre 1994.[6] Insignito del Premio Mauro nel 2000, l'anno seguente ha diretto la sfida di Supercoppa italiana tra Roma e Fiorentina.[7] Promosso in campo internazionale nel 1994,[8] durante la gara di Champions League del 28 settembre 1999 tra Bayern Monaco e Valencia è stato protagonista di un episodio che suscitò un certo clamore mediatico: Cesari non convalidò un gol della formazione spagnola, poiché arrivato in coincidenza del fischio finale;[9] nonostante le proteste del club iberico, la decisione era in linea col regolamento.[10] Ha inoltre diretto il play-off tra Australia e Uruguay[11] valido per la qualificazione al campionato del mondo 2002: l'incontro ha rappresentato il suo debutto in ambito FIFA.[12] Si è ritirato nel 2002, per sopraggiunti limiti d'età.[13] ControversiePochi giorni dopo la gara tra Bayern Monaco e Valencia, è stato squalificato dall'UEFA perché sorpreso a fumare nell'intervallo dell'incontro.[14][15] Il 24 marzo 2002, dopo aver diretto la partita tra Inter e Roma, Cesari è stato il primo arbitro a comparire in televisione, nel corso de La Domenica Sportiva:[16] la presenza nel programma, non avendo ricevuto autorizzazione, indusse la FIGC a comminargli una lunga squalifica che de facto ha posto termine alla sua carriera.[17] Inserito nell'ottobre 2016 dalla FIGC nella Hall of Fame del calcio italiano, in seguito alle proteste dell'Associazione Italiana Arbitri Cesari ha subito la revoca del riconoscimento poche settimane dopo a causa del ritiro della tessera arbitrale comminatogli nel 2003, punizione dovuta alla summenzionata intervista.[18] Dopo il ritiroIn seguito all'addio ai campi, è divenuto moviolista per le trasmissioni di Mediaset [19] oltreché conduttore su Primocanale.[20] Note
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