Supercoppa italiana 2006
La Supercoppa italiana 2006, denominata Supercoppa TIM per ragioni di sponsorizzazione, è stata la 19ª edizione della competizione disputata il 26 agosto 2006 allo stadio Giuseppe Meazza di Milano. La sfida è stata disputata tra l'Inter, vincitrice della Serie A 2005-2006 e detentrice della Coppa Italia 2005-2006, e la Roma, finalista di quest'ultima. L'Inter, in via teorica già ammessa alla competizione grazie alla suddetta vittoria in coppa nazionale[2], partecipò in veste di campione d'Italia dopo l'assegnazione giudiziaria del titolo a seguito dei fatti di Calciopoli;[3] la presenza dei giallorossi fu dovuta alla finale di Coppa Italia da questi raggiunta. A conquistare il trofeo fu la compagine milanese, prevalsa col risultato di 4-3 nei tempi supplementari.[4] Partecipanti
La partitaAlla presenza di 45 528 spettatori[5], l'Inter scese in campo per la prima volta con il tricolore sulle maglie.[6] Un predominio giallorosso in avvio di gara si concretizzò nella rete di Mancini al 13'[7], complice il malinteso tra Toldo e Javier Zanetti sul traversone di Chivu[7]; l'estremo difensore nerazzurro sventò il possibile raddoppio di Aquilani[7], andato poi a segno al 25' anticipando Materazzi dopo uno scambio con Totti.[7] Lo stesso Aquilani fu autore del 3-0 al 34', finalizzando una manovra in velocità avviata da Taddei e favorita dalla finta di Perrotta[7]: apparsa in difficoltà per gran parte della prima frazione di gioco, l'Inter accorciò le distanze al 44' con un colpo di testa di Vieira su punizione calciata da Figo.[7] Con Maicon e Crespo subentrati a Grosso e Adriano[7], la punta argentina firmò il 2-3 con una deviazione aerea sul nuovo assist del portoghese[7]: il punteggio venne equilibrato al 74', col decisivo tap-in di Vieira che corresse in rete una conclusione di Ibrahimović a ridosso della porta difesa da Doni.[7] L'incontro proseguì con i supplementari, durante i quali, al 94', un contrasto tra Chivu e lo stesso svedese originò un calcio di punizione[7]: della battuta si incaricò il centrocampista lusitano[7], realizzando il definito 4-3 con una parabola insaccatasi alla destra del portiere.[8] I capitolini terminarono il match in condizione d'inferiorità numerica[7], per l'espulsione (al 100') del romeno dopo un fallo da questi commesso e l'applauso rivolto al direttore di gara Saccani.[7] Per l'Inter si trattò del terzo successo in Supercoppa italiana, dopo le vittorie datate 1989 e 2005.[7] Tabellino
Note
Collegamenti esterni
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