Palazzo Tosio
Palazzo Tosio è un edificio storico bresciano appartenuto alla famiglia Tosio e situato a Brescia, nell'omonima via. Storia e descrizioneIl palazzo fu riedificato in almeno tre momenti nel corso della prima metà dell'Ottocento utilizzando la precedente struttura cinquecentesca e dotandolo di gusto neoclassico. Una prima fase di lavori è attribuibile ai fratelli Antonio e Luigi Basiletti, tra il 1810 e il 1814, mentre le trasformazioni radicali del 1824 - 1829 e del 1834 - 1840 sono opera dell'architetto Rodolfo Vantini.[1] La facciata si presenta, come molti altri edifici di Brescia, in pietra bianca di Botticino, materiale utilizzato dal Vantini anche per rinnovare il cortile interno e alcune sale interne del palazzo, mentre il portico ad archi, l'interno al sesto piano e qualche sala del pian terreno hanno mantenuto lo stile originario del Cinquecento. Nel cortile interno è posta una fontana raffigurante Naiade, opera di Gaetano Matteo Monti.[2] Un tempo utilizzato come pinacoteca e biblioteca privata, conteneva opere di Raffaello Sanzio e altri artisti italiani e stranieri oltre che oggetti prelevati da chiese o edifici distrutti, poi trasferiti nel 1908 a palazzo Martinengo da Barco, donato dal conte Leopardo al comune di Brescia nel 1884. Nasce così la pinacoteca Tosio Martinengo.[2] Eletto a sede dell'Ateneo di Brescia, il palazzo contiene ancora, nella sala della adunanze, tele di Gabriele Rottini e Luigi Basiletti.[2] Museo Virtuale di Palazzo TosioDal giugno 2010 è presente sul web un sito dedicato a Palazzo Tosio che offre la possibilità di fare una visita virtuale di alcune stanze del palazzo allestite secondo l'originario progetto ottocentesco del conte Paolo Tosio e di avere informazioni sulla storia e sulla struttura del palazzo e sulle opere che vi erano contenute. Galleria d'immaginiAmbienti
Busti nella collezione del palazzo
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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