Papa Agatone
Agatone (Palermo, 575 circa – Roma, 10 gennaio 681) è stato il 79º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 27 giugno 678 fino alla sua morte. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese ortodosse.
Biografia
Di origine greca, nato a Palermo da genitori benestanti e devoti, fece dono dell'eredità dopo la loro morte e si ritirò nel Monastero di Sant'Ermete [1] di Palermo. Benché l'anno della sua nascita sia in effetti sconosciuto, si narra che al momento della sua elezione avesse centotré anni, e centosei al momento della morte[2].
Durante i suoi due anni e mezzo di pontificato, Agatone convocò due concili a Roma.
Nel concilio lateranense del 679 restituì il vescovo Wilfred alla diocesi di York, e stabilì che non fosse più dovuto il pagamento dei tributi fino ad allora imposti al momento dell'elezione dell'imperatore bizantino.
Risolti i problemi militari che lo avevano tenuto impegnato, l'imperatore Costantino IV intraprese finalmente quelle relazioni fraterne con la Chiesa di Roma che lo aveva aiutato a riprendere il trono che gli spettava legittimamente e che nel 668, al tempo di papa Vitaliano, gli era stato usurpato: si dichiarava disposto a definire finalmente il problema dell'eresia monotelita (la dottrina teologica che aveva diviso Roma e Costantinopoli sin dal 638) e a riunificare le Chiese di Costantinopoli e di Roma.
Il 27 marzo 680, al Concilio di vescovi occidentali che Agatone aveva convocato in Roma, furono scelti i rappresentanti da inviare a Costantinopoli e fu approvato il testo sinodale da presentare in quella sede. Il 7 novembre 680 venne inaugurato a Costantinopoli il sesto concilio ecumenico orientale. Il 16 settembre 681 venne emanato un decreto con il quale si condannava il monotelismo, con un anatema contro papa Onorio I, che nei confronti di quella dottrina era stato eccessivamente indulgente, se non addirittura acquiescente[3]. Un altro decreto toglieva l'autocefalia alla Chiesa di Ravenna, concessale nel 666 da Costante II. Gli atti del Concilio furono inviati al Papa perché ne confermasse le decisioni, ma Agatone morì prima di conoscerne le conclusioni, il 10 gennaio 681.
Culto
La Chiesa cattolica celebra la sua memoria liturgica il 10 gennaio; le Chiese ortodosse, invece, lo ricordano il 20 febbraio.
Dal Martirologio Romano:
«10 gennaio - A Roma presso san Pietro, deposizione di sant'Agatone, papa, che contro gli errori dei monoteliti custodì integra la fede e promosse con dei sinodi l'unità della Chiesa.»
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Agatóne papa, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Pio Paschini, AGATONE, Papa, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Agatone, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Saint Agatho, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Girolamo Arnaldi, AGATONE, papa, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
- (FR) Bibliografia su Papa Agatone, su Les Archives de littérature du Moyen Âge.
- (EN) Papa Agatone, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Girolamo Arnaldi, AGATONE, santo, in Enciclopedia dei Papi, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- (EN) David M. Cheney, Papa Agatone, in Catholic Hierarchy.
- Papa Agatone, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Papa Agatone, in Enciclopedia dei Papi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
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