Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Unione Sportiva Palermo nelle competizioni ufficiali della stagione 1964-1965.
Stagione
Ancora in Serie B, il Palermo termina il campionato nuovamente a metà classifica (all'11º posto) e in Coppa Italia viene eliminato al Terzo turno dal Napoli (1-0), club di pari categoria al termine promosso.
Il 20 settembre 1964, alla seconda giornata del campionato cadetto, con avversario il Potenza arrivato in maglia bianca, i rosa avevano anche loro la maglia bianca (era la divisa ufficiale), ma con una striscia orizzontale rosanero: ciò nonostante, questo fatto poteva creare problemi nel campo di gioco. A quei tempi, non esistevano né le seconde né le terze maglie come oggi.
Allora ci si rivolse alla società della Fincantieri Calcio, che prestò le sue maglie rossoblù al Palermo, per l’esordio nella gara contro i lucani.
Fu un avvenimento quasi storico, poiché il Palermo, a distanza di poco meno di sessant'anni a quella parte, tornò ad indossare i colori sociali con i quali aveva iniziato la sua storia calcistica.
Gli avvicendamenti alla presidenza
La Lega Calcio nomina un trio dirigenziale alla presidenza rosanero, composto da Ernesto di Fresco, Luigi Barbaccia e Franz Gorgone, che guida il Palermo fino al 7 settembre 1964, quindi duraturo solo per l'inizio della stagione, mentre anche la politica fa il suo ingresso "attivo" nella società, con una serie di presidenti "sistemati" sulla poltrona più importante societaria.
Fino al 9 dicembre 1964 il presidente è Casimiro Vizzini (già al timone del Palermo dalla stagione 1957-1958 all'annata 1962-1963). Gli succede la carica Guglielmo Pinzero (presidente della precedente stagione) sino al 21 dicembre successivo, quando questi si dimette. Alla presidenza ci sono in seguito Totò Vilardo in qualità di segretario generale e, con una breve parentesi, il costruttore Ponte.
Dal 29 gennaio al 18 febbraio 1965, c'è come presidente Francesco "Franco" Spagnolo, assessore comunale allo sport nella giunta del sindaco di PalermoSalvo Lima, che poi passa la mano a Franz Gorgone che rimane in carica sino al 24 febbraio. Da proprio quest'ultimo giorno fino all'annata 1966-1967, alla presidenza c'è, come commissario straordinario, Luigi Gioia.