Le Alpi Graie sono una sezione delle Alpi, appartenenti al grande settore delle Alpi Nord-Occidentali, che interessano la Francia, l'Italia e, marginalmente, la Svizzera. La presenza, all'interno della sezione, del monte Bianco, vetta più alta delle Alpi, le rende particolarmente conosciute e importanti.
Le Alpi Graie sono state protagoniste nella storia dell'alpinismo fin dalla conquista della vetta del Monte Bianco avvenuta nel 1786. Nell'800 vengono salite le principali montagne della sezione alpina[3]. Le prime associazioni di guide alpine nascono all'ombra del Monte Bianco[4].
Le Alpi Graie nel versante italiano sono drenate da affluenti del fiume Po mentre nel versante francese e svizzero sono drenate da affluenti del Rodano. I principali fiumi e torrenti che hanno la sorgente sulle Alpi Graie o sono comunque alimentati dalle acque che scendono dal gruppo montuoso sono: Arc, ArveDora Baltea, Dora Riparia, Isère, Orco, Stura di Lanzo.
Le Alpi Graie sono generalmente individuate in modo univoco dalle varie classificazioni alpine[6]. La Partizione delle Alpi e i testi recenti su questa basati[7], le individuano come una sezione delle Alpi Occidentali. La SOIUSA del 2005 le vede come una sezione delle Alpi Nord-occidentali. Le maggiori discordanze nascono nelle suddivisioni interne.
Il Club Alpino Francese, parlando della parte delle Alpi situata in Francia, le suddivide in 4 sezioni e 34 raggruppamenti[14]. In particolare parlando della sezione Alpi del Nord individua i seguenti raggruppamenti che coinvolgono le Alpi Graie:
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B.2 - Mont Blanc
B.3 - Beaufortin
B.4 - Grand Arc - Lauzière
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B.11 - Tarentaise
B.12 - Vanoise
B.13 - Maurienne
Altre suddivisioni
Tradizionalmente le Alpi Graie venivano talvolta divise in quattro gruppi:
Le Alpi Graie, soprattutto nel loro spartiacque principale, non hanno facili valichi. Per questo motivo nella storia hanno sempre costituito come una barriera naturale tra la pianura padana e il bacino del Rodano.
Le Alpi Graie ospitano vari parchi destinati alla conservazione e valorizzazione delle bellezze naturalistiche. Per primo è stato istituito il Parco nazionale del Gran Paradiso e poi vari altri.
Alcune aree di interesse naturalistico non incluse in parchi o riserve naturali sono però tutelate dall'istituzione di siti di interesse comunitario (SIC) della rete europea Natura 2000, come ad esempio il "Pian della Mussa" (codice IT1110029) o il "Monte Musinè e Laghi di Caselette" (codice IT1110081).[22]
^* Enrico Camanni (a cura di), Il Grande Dizionario Enciclopedico delle Alpi, in collaborazione con Club Alpino Italiano, edizioni Priuli & Verlucca, 2007. ISBN 9788880683926.
Sylvain Jouty , Pascal Kober , Dominique Vulliamy, Dictionnaire encyclopédique des Alpes, volume 1, edizioni Glénat, 2006. ISBN 9782723435277.
^Oltre alla vetta ed alla rispettiva altezza nella tabella viene riportata anche la sottosezione ed il supergruppo ai quali la vetta appartiene.
^Quando nella tabella vengono riportate due altezze si tratta di montagne situate sul confine tra Francia ed Italia. Non essendoci concordanza sull'altezza nella cartografia più recente dei due paesi vengono riportate entrambe le altezze. Confronta la lista ufficiale UIAA dei Quattromila delle Alpi.