Il centro storico, di origini medievali, conserva svariati monumenti.
La parte occidentale e meridionale del territorio comunale si caratterizza per un susseguirsi di biancane e calanchi che formano il paesaggio dalle caratteristiche lunari delle crete senesi, conosciuto fin dal Medioevo come deserto di Accona.
La leggenda di fondazione vuole la città sorta su iniziativa di Ascanio, figlio di Remo e fratello di Senio, che fondò invece Siena[6]. La realtà restituita dai rinvenimenti archeologici, soprattutto sporadici, è invece assai diversa. Oltre a rari ritrovamenti ascrivibili all'eneolitico all'età del bronzo e alla prima età del Ferro sono infatti etruschi i contesti che più diffusamente caratterizzano tutto il territorio comunale[7].
Asciano in epoca etrusca
Teatro dei principali rinvenimenti etruschi nel territorio comunale di Asciano sono il Tumulo del Molinello (utilizzato dal VII al I sec. a.C.) e la necropoli di Poggio Pinci ( V sec. a.C.).
Asciano in epoca romana
Mentre i contesti etruschi rinvenuti sono esclusivamente di tipo funerario e sacro, l'unica evidenza monumentale di epoca romana è invece pertinente ad una struttura residenziale ed è costituita da un mosaico conservato in via del Canto. Rinvenuta nel 1899 dalla famiglia Francini Naldi, la pavimentazione policroma doveva appartenere ad un vano di un impianto termale o ad un ambiente di rappresentanza facente parte di una ricca villa di epoca imperiale. Sinora attribuita al patrimonio della famiglia dei Domizi sulla base del rinvenimento di un bollo laterizio la dimora doveva prospettare in modo panoramico sulla vicina valle del torrente Bestina.
Asciano in epoca medievale
Le notizie di Asciano in età longobarda sono legate ad una pieve, contesa, nell'anno 714, tra i vescovi di Siena e Arezzo, identificata con l'ormai sconsacrata chiesa di Sant'Ippolito. Più tardi il centro divenne poi feudo dei conti Cacciaconti-Scialenga (IX secolo), finché non fu acquistato dal Comune di Siena nel 1275. Nel Trecento i senesi rafforzarono le mura, tenendolo fino alla caduta della Repubblica nel 1554. Da allora ha seguito le vicende del Granducato di Toscana[6].
Asciano in epoca moderna e contemporanea
Il 19 aprile 1862 nei pressi di Asciano avvenne un grave incidente delle Ferrovie Centrali Toscane, in cui persero la vita 22 soldati e 60 persone rimasero ferite.[6]
Storia naturale
Nel 2008, dagli affioramenti di argille plioceniche situati a pochi km dal centro abitato, sono riemersi i resti fossili di una specie di delfino vissuto nella zona oltre 3 milioni di anni fa, in un periodo in cui gli attuali calanchi erano il fondale del mare tirrenico. Il reperto è stato considerato dagli studiosi di grande valore scientifico perché si tratta di una specie fossile mai studiata in precedenza.[8]
Simboli
Lo storico stemma di Asciano (una branca di leone tenente un'ascia[9]) era stato riconosciuto con DPCM del 12 ottobre 1953[10] e poi modificato e concesso assieme al gonfalone con decreto del presidente della Repubblica dell'8 giugno 2007.[11]
«Di rosso, alla branca di leone recisa, posta in sbarra, d'oro, armata di nero, afferrante l'ascia con il manico, posto in palo, al naturale, e con il ferro d'argento, volto a sinistra, essa branca accompagnata dalla stella di sei raggi d'argento, posta nel canton destro del capo, e dalla mezzaluna montante, dello stesso, posta nel canton sinistro della punta. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone, dapprima concesso con DPR del 5 giugno 1954[12] e poi con il DPR dell'8 giugno 2007, è un drappo di giallo con la bordatura di rosso.[11]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 786 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Una delle manifestazioni più importanti di Asciano è il "Palio dei Ciuchi" una competizione che si tiene la seconda domenica di settembre: all'interno del vecchio stadio comunale "G. Marconi" corrono 7 somari ognuno rappresentante una delle sette contrade del paese (il Corso, il Prato, la Tranquilla, la Corona, la Stazione, Piazza del Grano, la Pergola).
Ogni contrada ha dei propri colori ed un proprio emblema.
Corona: rosso e giallo, il simbolo è una corona Reale.
Corso: blu e giallo, il simbolo è la torre civica dell'orologio.
Pergola: verde e giallo, il simbolo è una vite.
Piazza del grano: rosa, nero e bianco, il simbolo è la fontana collocata in Piazza del grano.
Prato: bianco, verde e nero, il simbolo è un gallo.
Stazione: bianco e nero (e oro), il simbolo è una locomotiva.
Tranquilla: rosso e bianco, il simbolo è una colomba.
Ultimo palio vinto: 11 settembre 2022 dalla Nobil Contrada del Corso con Giuseppe Schillaci detto "Skilla".[15]
Tra le località minori sparse nel territorio comunale di Asciano si ricordano principalmente alcuni piccoli borghi e villaggi, in molti casi sorti in epoca medievale e un tempo centri amministrativi, che oggi sono scarsamente popolati e considerati semplici località abitate: Calceno, Campana, Camparboli, Casabianca, Casanova Pansarine, Castelnuovo Grilli, Collanza, Grania, Leonina, Medane, Monselvoli, Montalceto, Montauto, Montebaroni, Montecalvoli, Montecerconi, Montecontieri, Montemori, Monte Oliveto Maggiore, Monte Sante Marie, Mucigliani, Pievina, Podere Il Poggio, Poggio Pinci, San Martino in Grania, San Vito, Vescona.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.