Monticiano
Monticiano è un comune italiano di 1 666 abitanti[2] della provincia di Siena in Toscana. Geografia fisicaTerritorioIl territorio del comune si trova sulle Colline Metallifere, sul versante destro della valle del fiume Merse. Clima
StoriaLa sua comunità si originò come podesteria medievale e venne modificata nel XII e nel XIII secolo in seguito al suo infeudamento. Le prime notizie sul "castello di Monticiano" sono del 1189, quando era sottoposto alla giurisdizione del vescovo di Volterra, Ildebrando Pannocchieschi. Questa fu confermata nel 1224 dall'imperatore Federico II. Sul castello avanzava pretese anche la Repubblica di Siena che, a causa dell'ospitalità data da Monticiano ai fuoriusciti ghibellini sconfitti nella battaglia di Benevento (1266), lo occupò con le armi e fece abbattere le mura e la rocca di Castelvecchio. Nel 1554 Monticiano passa sotto il governo mediceo durante la Guerra di Siena, che capitolerà nel 1555. Nel 1629 il granduca Ferdinando II lo distacca e lo offre in feudo al conte Orso Pannocchieschi d'Elci. Nel 1749 la signoria dei Pannocchieschi termina ma questi rimangono però proprietari di grandi estensioni di terre. In occasione del plebiscito del 1860, tutti i 723 votanti si dichiararono favorevoli all'unione con il Regno d'Italia. Seconda guerra mondialeDurante la Resistenza Monticiano fu la base per la prima organizzazione dei nuclei partigiani senesi e divenne zona di operazioni della brigata Garibaldi "Spartaco Lavagnini". La località di Scalvaia fu teatro di una delle stragi più efferate della zona: la fucilazione, in segno di rappresaglia per l'uccisione di un appartenente alla Guardia Nazionale Repubblicana, di 10 giovani renitenti alla leva che si erano dati alla macchia. Tra le azioni belliche, di particolare rilievo fu lo scontro avvenuto fra partigiani e tedeschi nella notte fra il 3 e il 4 giugno 1944 nella piazza del paese durante il quale rimasero uccisi due giovani monticianesi. Nel referendum istituzionale del 1946 su 2016 votanti, i voti a favore della repubblica furono 1468, quelli a favore della monarchia 424, le schede nulle 121. SimboliLo stemma è stato riconosciuto con D.P.C.M. del 16 aprile 1953.[5] «D'azzurro, alla capra saliente, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 31 ottobre 1953, è un drappo di azzurro.[6] Onorificenze«Piccolo Comune di duemilaseicento abitanti in maggioranza agricoltori, distintosi per la ferma opposizione al regime, con fierissimo contegno e indomito spirito patriottico si sollevava contro i nazifascisti, partecipando con la formazione dei primi nuclei partigiani alla guerra di Liberazione. Oggetto di feroci rappresaglie, deportazioni e barbarie, sopportava la perdita di numerosi suoi concittadini, dando luminoso esempio di profonda fede in un'Italia migliore, libera e democratica. Monticiano (SI), 1943-1945»
— 13 aprile 2006[7] Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Aree naturali
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[8] Etnie e minoranze straniereSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 370 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Geografia antropicaFrazioniAltre località del territorioOltre alle quattro frazioni maggiori, si trovano nel territorio comunale di Monticiano altre piccole località, tra le quali è da ricordare soprattutto quella di Bagni di Petriolo, nota fin dall'età medievale per le proprietà curative delle acque sulfuree. Le terme sono ancora oggi meta di numerosissimi turisti che seguono lì cure termali o si bagnano nelle acque che fuoriescono nelle pozze libere all'aria aperta. Tra le altre località si ricordano anche quelle de Il Santo, Luriano, Ponte a Macereto, Picchetto. AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Note
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