Gérard Mourou è un pioniere francese nel campo dell'ingegneria elettronica e dei laser. Insieme a Donna Theo Strickland ha co-inventato un tecnica chiamata chirped pulse amplification, o CPA,
che è stata successivamente utilizzata per creare impulsi laser ultracorti ad altissima intensità (terawatt). Grazie a questa scoperta ha vinto il premio Nobel per la fisica 2018. Nel 1994, Mourou e il suo team all'University of Michigan scopre che
l'equilibrio tra la rifrazione dell'autofocalizzazione (vedi effetto Kerr) e la diffrazione auto-attenuante mediante ionizzazione e rarefazione di un raggio laser di intensità del terawatt nell'atmosfera crea "filamenti" che agiscono come onde guida per il raggio impedendo così la divergenza.
È stato direttore del Laboratoire d'Optique Appliquee presso l'ENSTA (Palaiseau, Francia) ed è professore all'École Polytechnique (Palaiseau, Francia). È stato direttore fondatore del Center for Ultrafast Optical Science (CUOS) presso l'Università del Michigan nel 1990.
Il 23 novembre 2015 ha partecipato alla Terza conferenza di Natale a Bucarest. La sua presentazione era intitolata Breaking Through The Unknown: Extreme light, Science to Art. Le precedenti lezioni furono tenute da Sir Thomas Kibble e dal professor Joseph Silk.
Il 12 ottobre 2024 ottiene un incarico di docenza presso la Peking University.[2]