Nel 1906 Laue divenne Privatdozent (Libero docente) a Berlino e assistente di Planck. Incontrò anche Albert Einstein per la prima volta; i due divennero amici e Laue portò il suo contributo allo sviluppo e divulgazione della teoria della relatività di Einstein. Laue rimase assistente di Planck fino al 1909. A Berlino, lavorò all'applicazione dell'entropia ai campi delle radiazioni e al significato termodinamico della coerenza delle onde luminose.
Dal 1909 al 1912, Laue fu un Privatdozent all'Istituto di fisica teorica, presso Arnold Sommerfeld, all'Università Ludwig Maximilian. Tra il Natale del 1911 e il gennaio 1912, Paul Peter Ewald stava concludendo la sua tesi da dottorando sotto Sommerfeld. Ewald parlò a Laue a proposito degli argomenti e dei risultati della sua tesi. La lunghezza d'onda di cui Ewald parlava era nel campo del visibile dello spettro e quindi più larga dello spazio tra i risuonatori nel modello di cristallo di Ewald. Laue volle sapere quali fossero i possibili effetti se fossero state usate lunghezze d'onda inferiori.[1] In giugno, Sommerfeld segnalò a Paul Knipping e Walter Friedrich dell'Università Ludwig Maximilian e alla Physikalische Gesellschaft il successo di Laue nella diffrazione dei raggi x, per il quale Laue fu premiato del Premio Nobel per la fisica nel 1914. Intanto a Monaco egli scrisse il primo volume del suo libro sugli studi della relatività del periodo tra il 1910 e il 1911.
Nel 1912, Laue fu chiamato all'Università di Zurigo come professore straordinario di fisica. Nel 1913, suo padre fu innalzato al rango di nobile ereditario; perciò Laue divenne Max von Laue.
Il grande fisico tutte le volte che usciva di casa aveva sempre premura di tenere occupate entrambe le mani con qualcosa per evitare di fare il saluto a Adolf Hitler.