Dopo il ritiro è divenuto presidente della FC Andorra, militante in Segunda División spagnola, di cui già aveva acquisito le quote nel dicembre 2018 tramite la società d'investimenti Kosmos Global Holding, che opera anche nel campo degli e-sports.[2]
Nato a Barcellona, suo padre Joan è un noto avvocato, mentre la madre Montserrat è direttrice dell'Institut Guttmann, una clinica medica specializzata nella cura e riabilitazione di pazienti colpiti da lesioni spinali. Ha anche un fratello minore, Marc.[3][4][5] Il nonno materno, Amador Bernabéu, è stato un membro della dirigenza del Barcellona, di cui aveva vestito la carica di vice-presidente.[4][6]
È stato fino al 2022 il compagno della cantante colombiana Shakira. I due si sono conosciuti nel 2010, dopo che il calciatore spagnolo ha preso parte alla realizzazione del video dell'inno ufficiale del campionato mondiale di calcio di quell'anno, Waka Waka (This Time for Africa), di cui la cantante è stata interprete.[7] La coppia ha avuto due figli: Milan Piqué Mebarak, nato il 22 gennaio del 2013, e Sasha Piqué Mebarak, nato il 29 gennaio del 2015.[8]
Nel 2017, ha fondato insieme ad altri quattro imprenditori (fra cui Hiroshi Mikitani, proprietario dell'azienda giapponeseRakuten) la società d'investimento Kosmos Global Holding, conosciuta più semplicemente con il nome di Kosmos o con l'acronimo KGH.[9][10] Quindi, negli anni successivi, ha operato per conto della società diversi investimenti nei settori del calcio e degli e-sports.[11][12] Fra questi, l'operazione più rilevante è stata l'acquisizione delle quote societarie del FC Andorra, unica squadra andorrana a partecipare ai campionati spagnoli, nel dicembre del 2018.[13][14]
Dopo il ritiro fonda la King’s League, un torneo di calcio a 7 con 12 squadre presiedute da streamers famosi ed ex calciatori come Agüero e Casillas; la Final Four si è disputata al Camp Nou davanti a 92.500 tifosi.[15][16]
Caratteristiche tecniche
Ha giocato come difensore centrale, ma poteva anche ricoprire il ruolo di mediano, suo ruolo originario ai tempi del Manchester Utd. Abbinava a una buona tecnica un fisico imponente, che gli ha permesso di essere un ottimo colpitore di testa sia nei duelli aerei difensivi, sia sui calci piazzati a favore della sua squadra.[17][18][19]
Dotato di ottimi fondamentali, fra cui la lettura delle azioni, il senso della posizione e l'intelligenza tattica, nonché di buone capacità di impostazione del gioco,[20][21] peccava però in velocità, e talvolta è stato penalizzato da un rendimento incostante,[22] specie nelle ultime fasi della sua carriera.[6][23]
Catalano, entra nel settore giovanile del Barcellona all'età di 10 anni, nel 1997, nella categoria Alevín B; negli anni seguenti percorre quindi tutta la trafila (Alevín B e A, Infantil B e A, Cadete B e A, Juvenil B e A) in differenti ruoli difensivi e sviluppando al contempo buone capacità realizzative.[17]
Manchester Utd e Real Saragozza
Conclude la parentesi a Barcellona in data 1º luglio 2004, quando firma un contratto professionistico, il primo per lui, con il Manchester Utd; si trasferisce così alla squadra allenata da Alex Ferguson direttamente dal Barcelona B. Fa il suo esordio ufficiale il 26 ottobre dello stesso anno contro il Crewe Alexandra, in un incontro valido per la Football League Cup inglese[17].
Dopo un altro anno a Manchester, nella stagione 2006-2007 viene prestato al Real Saragozza; qui viene regolarmente schierato come difensore centrale o come mediano davanti alla difesa, potendo così totalizzare 22 presenze di campionato, 18 delle quali da titolare, e due reti.[17] Grazie a questi buoni rendimenti viene richiamato al Manchester Utd al termine della stagione.
Nell'annata 2007-2008 si mette in mostra soprattutto in ambito internazionale, in UEFA Champions League, segnando due reti nella fase a gironi,[17] contro Dinamo Kiev e Roma. La stagione si conclude con la vittoria del titolo nazionale e proprio della Champions League.[17] A causa dello scarso utilizzo in campionato, però, il giovane difensore diventa elemento ricercato in chiave mercato da varie squadre, fra le quali il Barcellona e la Juventus.[24][25] Il 22 maggio 2008 trova l'accordo con il suo vecchio club, il Barcellona che paga il suo cartellino 4 milioni.[26][27]
La vittoria della Liga si ripete anche nella stagione successiva, e il 28 maggio 2011 Piquè vince la propria terza UEFA Champions League, battendo in finale, come due anni prima, ancora i mancuniani. Piqué gioca la partita da titolare in coppia con Javier Mascherano come difensore centrale. Conclude la stagione con 52 presenze e 4 gol, tre in campionato e uno in Champions League.
La stagione seguente non inizia al meglio per Piqué, condizionato da un infortunio alla fibra muscolare che lo tiene lontano dai campi per un mese. Conclude l'annata vincendo 4 trofei: la Supercoppa UEFA contro il Porto per 2-0, la Copa del Rey, battuto in finale l'Athletic Bilbao, la Supercoppa di Spagna nel doppio confronto contro il Real Madrid e il Mondiale per Club, nella finale vinta 4-0 contro il Santos.
Il 29 agosto 2012 perde la Supercoppa di Spagna in favore del Real Madrid. L'11 maggio 2013 vince con cinque giornate d'anticipo la ventiduesima Liga della storia del club. In Champions League, dopo avere battuto il Milan agli ottavi e il PSG ai quarti, i blaugrana escono in semifinale contro il Bayern Monaco.
Il 28 agosto 2013 vince nuovamente la Supercoppa di Spagna, contro l'Atletico Madrid. Il 26 novembre 2013, nel confronto con l'Ajax in Champions League, raggiunge 300 presenze totali in carriera.
La nuova stagione si apre con la vittoria della Supercoppa di Spagna contro il Siviglia, per 2-0 al Ramón Sánchez-Pizjuán e 3-0 al Camp Nou. A fine stagione conquista la sua quinta Coppa del Rey perdendo ai quarti di finale di champions league contro la Juventus e si posiziona secondo nella classifica del campionato, alle spalle del Real Madrid.
Dopo essere finito ai margini del nuovo corso targato Xavi, suo ex compagno, nelle due stagioni seguenti,[6][23] il 3 novembre 2022 Piqué annuncia il suo imminente ritiro dal calcio giocato all'età di 35 anni, dopo 36 trofei vinti, di cui 31 conquistati solo con il Barcellona.[10][33][34] Gioca la sua ultima partita due giorni dopo, disputando da titolare, e nell'occasione da capitano, l'incontro di campionato al Camp Nou con l'Almería, vinto per 2-0 dalla formazione catalana;[35][36] quindi chiude l'attività agonistica l'8 novembre 2022, con la vittoriosa trasferta 1-2 sul terreno dell'Osasuna, suo malgrado venendo espulso dalla panchina e rimediando così il suo dodicesimo e ultimo cartellino rosso in carriera.[37]
Viene convocato anche per gli Europei 2016 in Francia.[38] Nella prima partita del girone segna il gol vittoria (partita finita 1-0) nonché il primo della manifestazione per gli spagnoli al minuto 87' contro la Rep. Ceca.[39] La sua competizione termina agli ottavi di finale, dove gli spagnoli vengono eliminati dall'Italia per 2-0.
Il 21 maggio 2018 viene incluso dal commissario tecnico della Spagna Lopetegui nella lista dei convocati per il Mondiale di Russia 2018,[40] che per la nazionale spagnola si conclude allo stadio degli ottavi di finale, nei quali viene sconfitta ai rigori dai padroni di casa della Russia. Il 15 giugno 2018 debutta nel Mondiale di Russia 2018 contro il Portogallo, in una partita che terminerà 3-3. Il 20 giugno 2018, nella partita vinta 1-0 contro l'Iran, raggiunge la presenza numero 100 con la Nazionale spagnola.[41] La selezione iberica si ferma agli ottavi di finale dove perde ai rigori contro la Russia dopo l'1-1 conseguito a seguito dei supplementari; la Spagna era andata in vantaggio, ma poi ha subito l'1-1 su rigore, causato proprio da Piqué con un fallo di mano.[42][43] L'11 agosto seguente, annuncia il ritiro dalla nazionale.[44]
^(ES) Familia sólo hay una, su www.elperiodicodearagon.com, 5 agosto 2006. URL consultato il 6 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).
^(EN) The 2014/15 Liga BBVA Ideal XI, su laliga.es, 15 giugno 2015. URL consultato il 24 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2018).