La storia del Giro dell'Emilia risale ai primi del 1900. La prima edizione della corsa si tenne il 5 settembre 1909 su un percorso di 340 km e fu vinta dal lombardoEberardo Pavesi. A detenere il record di vittorie complessivo è Costante Girardengo a quota cinque successi, seguito da Gianni Motta e Davide Cassani con tre; anche Fausto Coppi annovera tre affermazioni, ma l'edizione del 1948 non è considerata come ufficiale. Il primo straniero a tagliare il traguardo per primo fu Eddy Merckx nel 1972, complice il fatto che la gara fu inserita nel circuito mondiale, il ché contribuì a darle prestigio internazionale. Nell'autunno del 1989 l'organizzazione del Giro dell'Emilia passò al Gruppo Sportivo Emilia di Adriano Amici.[3] Le prime tre edizioni organizzate sotto l'egida del G.S. Emilia (1990-1991-1992) partirono dalla sede dell'organizzazione a Casalecchio di Reno. Dal 2005 la corsa è stata classificata come prova di livello 1.HC dell'UCI Europe Tour, prima di essere inserita nel 2020 all'interno del neonato circuito UCI ProSeries, il secondo in ordine di importanza dopo il World Tour, nella classe 1.Pro.
Nel corso della sua storia il Giro dell'Emilia è sempre arrivato a Bologna ad eccezione delle edizioni del 1965 e 1966, in cui arrivò a Baganzola, e del 1997, quando si concluse invece a Reggio Emilia. La corsa non ha tuttavia avuto un traguardo fisso all'interno della città felsinea: se nelle prime edizioni questo era infatti posto all'interno dell'Ippodromo Zappoli, nell'allora periferia ovest della città, successivamente la corsa è arrivata presso il velodromo, lo stadio comunale, viale Silvani, via Borghi Mamo, via Stalingrado, via dell'Indipendenza (dal 1977 al 1991) e i Giardini Margherita (dal 1992 al 1998). Dal 1999, infine, l'arrivo è posizionato in cima al Colle della Guardia, nei pressi del Santuario della Madonna di San Luca.[4]
Casalecchio di Reno, città dove ha sede l'ente organizzatore della corsa, si è ripetuta come sede di partenza della corsa negli anni (2019,2020,2021). Poi successivamente (2022, 2023) Carpi ospitò la partenza del Giro dell'Emilia. Nel 2024 sarà Vignola la prestigiosa sede di partenza. La gara come da tradizione attraversa le ascese dell'Appennino bolognese e modenese. Al ritorno della corsa a Bologna i corridori affrontano solitamente un circuito ondulato sui colli ad ovest del centro cittadino tra cui spicca, appunto, il San Luca, che viene scalato un totale di cinque volte. L'arrivo è posto in cima al quinto passaggio.[5]
La salita di San Luca misura all'incirca 2,1 km e presenta una pendenza media del 10,8% con punte al 18% in corrispondenza della Curva delle Orfanelle, chiamata tale in quanto antistante ad un ex orfanotrofio femminile. L'inizio dello strappo è segnato dal monumentale Arco del Meloncello, il quale è posto a 55 metri s.l.m.; la sommità si trova invece a quota 270 metri, per un dislivello totale di 215 metri.[6] L'intera salita è inoltre caratterizzata dalla presenza di una via porticata che affianca la sede stradale, e che, grazie ai suoi 3.796 metri totali, vanta il record di portico più lungo al mondo oltre ad essere inserita, quale parte del sistema dei Portici di Bologna, tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO.[7][8]