Gruppi tattici dell'UE
Il gruppo tattico dell'UE, in lingua inglese EU Battlegroup (EUBG), è un'unità militare degli eserciti dei paesi dell'Unione europea, che aderisce alla politica di sicurezza e di difesa comune dell'UE, da utilizzare come forza di reazione rapida. Inizialmente ne furono previsti tredici. StrutturaIl gruppo tattico è basato sui contributi della coalizione degli Stati membri dell'UE. Ogni Battlegroup è costituito da una forza di dimensioni equivalenti a un battaglione, indicato da una nazione, rinforzata con elementi di supporto al combattimento di altre nazioni, per un totale di circa 1.500 soldati. I gruppi ruotano attivamente, in genere semestralmente, in modo che due siano sempre pronti per il distaccamento. Le forze sono sotto il controllo diretto del Consiglio dell'Unione europea.[1] Ciascun battlegroup deve essere in grado di essere impiegato entro 10 giorni dalla mobilitazione. StoriaNel 2004, il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan accolse con favore i piani e sottolineò il valore e l'importanza dei gruppi tattici nell'aiutare le Nazioni Unite ad affrontare i problemi.[2] I primi tredici gruppi tattici sono stati proposti il 22 novembre 2004 e il 1º gennaio 2005 i Battlegroups hanno avviato una capacità operativa iniziale. I gruppi tattici sono pienamente operativi dal 1º gennaio 2007, ma non sono ancora stati impiegati in un teatro di operazioni.[3] Da alcuni considerati come l'embrione di un esercito europeo,[4] in realtà il loro utilizzo è stato limitato per problemi di autorizzazioni parlamentari nazionali[5]; infatti le truppe e l'equipaggiamento provengono dagli Stati membri dell'UE, e ogni gruppo tattico è gestito da una "nazione guida". Il primo a entrare in servizio fu nel 2007 il Battlegroup 107 composto da 800 soldati tedeschi, 720 olandesi e 200 finlandesi. L'Italia ha più volte indicato la SILF della Forza anfibia italo-spagnola[6], e in ultimo reparti della brigata alpina "Julia", che insieme a militari sloveni e ungheresi costituiscono la Multinational Land Force. Il 22 giugno 2017 i leader dell'UE hanno deciso di utilizzare Athena, il meccanismo che gestisce il finanziamento dei costi comuni delle operazioni militari dell'UE, nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC), per sostenere lo schieramento dei gruppi tattici.[7] Nel settembre 2021 il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato un progetto per ampliare questa forza di reazione rapida dell'UE a 6.000 unità, integrando anche reparti aerei e della Marina, con un quartier generale stabile a Bruxelles.[8]. Multinational battlegroupIl 23 marzo 2022 sono stati inizialmente previsti quattro nuovi gruppi tattici, denominati Multinational Battle Group (MNBG), da schierare in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia, a causa del conflitto in Ucraina. Otto battlegroups, operativi da ottobre 2022, costituiscono il personale del fianco orientale della NATO in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria. L'Italia dall'ottobre 2022 guida il Battle group in Bulgaria [9], con la missione "Enhanced Vigilance Activity"[10]. Note
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