Questa sezione sull'argomento centri abitati della Svizzera è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
Storia
Già comune autonomo che nel 1972 aveva inglobato il comune soppresso di Rasa e che si estendeva per 24,05 km², nel 2009 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Borgnone e Palagnedra per formare il comune di Centovalli, del quale Intragna è il capoluogo. La fusione è stata decisa dal Consiglio di Stato l'8 aprile 2009[1]e approvata all'unanimità dal Gran Consiglio ticinese il 2 giugno successivo[senza fonte].
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di San Gottardo (1722-1738) con il campanile più alto del Canton Ticino, di 65 m (1765-1775)[2];
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.
Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, (Golino 366, 373), 374.
Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969, 226-234.
Agostino Robertini, Silvano Toppi, Gian Piero Pedrazzi, Rasa, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1974, 299-312.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 207-210.
Karl Kerényi, La Madonna ungherese di Verdasio, Armando Dadò editore, Locarno 1996.
Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 272, 314, 319.