Anticamente noto come Al Luogho,[1] costituì un comune autonomo fino al 15 aprile[senza fonte] 2001, quando venne accorpato agli altri comuni soppressi di Auressio e Berzona per formare il comune di Isorno (del quale Loco costituì il capoluogo). Al momento dell'accorpamento, il comune di Loco si estendeva per 9,09 km².
Nel 2016, Isorno venne a sua volta accorpato agli altri comuni soppressi di Gresso, Mosogno e Vergeletto per formare il comune di Onsernone.
Casa Broggini in località Rossa, del 1708 circa; è un palazzo signorile[2]nella cui facciata principale si aprono due ordini di logge centrali sormontate da veranda[senza fonte];
Nel Museo onsernonese è possibile ripercorrere la storia della valle Onsernone.[1]
Economia
Per lungo tempo, Loco costituì il centro principale della valle per ciò che concerne la lavorazione della paglia.[1]
Amministrazione
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del comune patriziale di Onsernone[2] e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.
Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 3381-382.
Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
Rinaldo Giambonini, Agostino Robertini, Silvano Toppi, Loco, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1971, 153-164.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 199-201.
Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.