Monte Porzio
Monte Porzio (Mònt Pòrzi in dialetto gallo-piceno[4]) è un comune italiano di 2 783 abitanti[1] della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Geografia fisicaTerritorioCentro agricolo e industriale del pesarese situato con forma allungata sui rilievi collinari del versante sinistro della bassa Val Cesano che corre nel fondovalle. Castelvecchio, frazione, il cui nucleo più antico è ancora circondato da mura, sorge in analoga posizione a nord-est. Monte Porzio ha due exclave comprese nel territorio del comune di Trecastelli (AN). ClimaStoriaIl territorio del comune di Monte Porzio e Castelvecchio entra nella storia solo con i Galli Senoni, ma è documentato che esso fosse abitato già dagli uomini dell'età della pietra. Un rinvenimento molto importante, forse il più interessante della vallata, è il grande vaso attico, che in un documento del 1952 si dice: «...riguardante le figurazioni del cratere a colonnette che si conservava nel secolo scorso in casa dei Duchi di Montevecchio a Fano e che si era rinvenuto in un tenimento della stessa famiglia a Monte Porzio dentro un sepolcro, con altre suppellettili (...). Il vaso rappresentante una scena di un guerriero che si arma, ed è il maggior esemplare a figure rosse del Museo d'Ancona e risale alla prima metà del V secolo a.C.». Ruderi e altri ritrovamenti testimoniano la presenza di un castrum romano di una certa importanza che aveva il nome di Montis Podii. Rinvenimenti molto importanti riguardano il periodo romano;
Infeudato nel 1428 a Guido, conte di Mirabello e luogotenente di Carlo Malatesta, dagli abati di San Lorenzo in Campo che, pare, ne furono i primi possessori. Nel 1431 la reggenza di Monte Porzio passò, per la sopravvenuta morte del conte Guido, ai Conti di Montevecchio e venne inserito nel Vicariato di Mondavio, di cui segui le vicende sino al 1520, con i domini dei Piccolomini, dei Della Rovere (1474) e di Lorenzo de' Medici (1516). Restituito da papa Leone X a Fano nel 1520 con tutto il Vicariato di Mondavio, ne seguì le sorti sino all'annessione al Regno d'Italia (1860).[senza fonte] Con la famiglia Gabrielli dei conti di Montevecchio, Monte Porzio condivide lo stemma comunale. Il 24 ottobre 1428 viene fatto un documento di investitura sulle terre su cui si basa mezzo millennio della storia del paese del quale vengono precisati i confini: i quattro lati definiti dal fiume Cesano, il rio di San Michele o Saletto (al confine con Mondavio e Orciano), la Serra ossia lo schienale delle colline da Monte Cucco a San Giovanni (al confine con San Giorgio di Pesaro e San Costanzo), il rio maggiore, lati comprendenti tutto il territorio del comune di Monte Porzio più parte di Monterado. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture civiliLa famiglia Gabrielli di Montevecchio fu protagonista della costruzione dell'intero complesso monumentale del centro storico, dominato da una serie di edifici per i vari componenti della stessa famiglia. L'intero edificato, caratterizzato da una struttura omogenea, riprende, in chiave settecentesca, il tema della città ideale del Rinascimento. La città si caratterizza per una sapiente distribuzione degli spazi, per i giochi prospettici e per la compiutezza dell'insieme: il tutto è opera dell'architetto Andrea Vici, allievo del Vanvitelli che non fu forse estraneo al progetto.
Tutti a Montevecchio, costituiscono i più pregevoli esempi di architettura civile privata di Monte Porzio.
Architetture religiose
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[5] Etnie e minoranze straniereSecondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente era di 336[6] persone e rappresentava il 12% della popolazione residente. Invece le comunità straniere più numerose (con percentuale sul totale della popolazione straniera) erano[7]:
EconomiaFiorenti sono la frutticoltura, la viticoltura. Consistente la produzione di frumento e foraggi (allevamento del bestiame). Vi sono vari mobilifici. In crescita il turismo. I forbiciaiNell'Ottocento era florida l'industria artigianale delle forbici. Corre tuttora il detto «Forbiciai di Monte Porzio e balsamo di Cantiano». Decine di famiglie vivevano con questa industria, forse la metà della popolazione del paese. I falegnami ed i muratori dovevano cercare gli operai forestieri, perché gran parte della mano d'opera era mobilitata dai forbiciai. Tale attività non poté resistere alla concorrenza delle macchine. Ne era il ricordo la «via dei forbiciai» (detta ancora costa del pozzo), che ora si chiama «via Ermanno Pinzani», dall'illustre rettore magnifico dell'Università di Pisa. Amministrazione
SportCalcio a 11A Monte Porzio ci sono due squadre di calcio, il Monte Porzio che milita in Seconda Categoria e la Virtus Castelvecchio che disputa invece la Terza Categoria. L'impianto comunale è il Centro Sportivo Olimpia. PallavoloA Monte Porzio c'è la società U.A.U. Alex Zanardi che vanta di una squadra in Prima Categoria, seguita dalle varie giovanili e minivolley, interessandosi così anche dei più piccoli. Note
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