Sono un'area parzialmente tutelata con l'istituzione del parco naturale dei Monti Aurunci, che al momento non comprende tutti gli ambiti territoriali dei Comuni dell'intero comprensorio; l'altitudine varia dalla quota collinare fino ai 1533 metri s.l.m. del monte Petrella.
I Monti Aurunci sono costituiti dai sottogruppi montuosi dei Monti Aurunci occidentali e dal gruppo dei Monti Aurunci orientali anche chiamati Monti Vescini. Quest'ultimi prossimi al confine con la Campania, sono interposti tra la valle del Rio (fiume) Ausente e il fiume Garigliano. La valle intermedia tra il gruppo dei Monti Aurunci occidentali e dal gruppo dei Monti Aurunci orientali si amplia da 2 a 7 km di larghezza verso sud.
A est del passo di S. Nicola, che mette in comunicazione il territorio di Itri con quello di Campodimele, si estende la gran parte del gruppo occidentale. Esso è costituito da più catene parallele sviluppate lungo l'asse nord-sud, in cui si possono identificare due dorsali principali: quella orientale, dal M. Fammera al M. S. Angelo, e un'altra più occidentale, che si sviluppa dal M. Faggeto al M. Orso.
Ancora più a ovest il gruppo viene chiuso da una terza catena, compresa fra la valle di Itri e la piana di Fondi, che è composta da cime meno elevate, fra cui (da nord a sud) il Monte Le Vele, Montefusco (sulla cui sommità è arroccato il santuario della Madonna nera della Civita) e il monte Grande.
Al di là di questa zona centrale, il resto del territorio è costellato di cime minori e isolate, come il monte Lauzo, che si eleva al di sopra di Sperlonga.
I promontori di Monte di Scauri e della marina di Minturno sono riconducibili ai Monti Aurunci orientali. La porzione marittima dei Monti Aurunci occidentali che ricade nei comuni di Sperlonga, Itri e Gaeta è conosciuta anche come Monti Cecubi.
Geologia
I Monti Aurunci sono principalmente costituiti da calcari del Mesozoico depostisi in un ambiente di piattaforma carbonatica tropicale. I termini più antichi affiorano tra Gaeta e Itri e sono costituiti da rocce Triassiche e del Giurassico Inferiore. Nelle propaggini nord-orientali del M. Fammera - dove sono presenti alcune vie di arrampicata - sono presenti calcari del giurassico medio e superiore. Sulle scogliere di Gaeta e gli altopiani sono presenti i calcari cretacei. Il particolare contesto geologico, caratterizzato dalla prevalenza di rocce calcaree, ha consentito lo sviluppo di un carsismo ben marcato sull'intero territorio e contraddistinto dalla presenza di numerose grotte.
Rilievi
Scorrendo la catena da nord-ovest a sud-est svettano i seguenti rilievi: