Ceprano
Ceprano (Cepranë in dialetto laziale meridionale) è un comune italiano di 8 203 abitanti[1] della provincia di Frosinone nel Lazio. Geografia fisicaTerritorioCeprano è situata nella Valle Latina a 105 m s.l.m.[4] è delimitata da catene montuose di stile Appenninico, a Sud-Ovest dai Monti Lepini, Monti Ausoni e i Monti Aurunci che la dividono dalla Pianura Pontina e dal Mar Tirreno, a Nord-Est dai Monti Simbruini e Monti Ernici;[5] è inoltre attraversata dal fiume Liri. Ceprano è caratterizzata da sismicità media stando alle classificazioni sismiche indicate nell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003 aggiornata con delibera della Regione Lazio n. 387 del 22 maggio 2009. Secondo la mappa di pericolosità sismica aggiornata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3519/2006 Ceprano farebbe parte della Zona Sismica denominata 2B corrispondente al valore di ag < 0,20g i quali cambiamenti avrebbero una possibilità del 10% di cambiare in 50 anni.[6] ClimaCeprano fa parte della fascia climatica tirrenica ed è abbastanza protetta dalle fredde correnti orientali e Nord orientali, è più esposta invece alle correnti occidentali e Sud occidentali a causa delle moderate quote dei Monti Ausoni e i Monti Aurunci.[5]
La classificazione climatica sopra citata è stata assegnata al territorio del Comune di Ceprano con il decreto del presidente della repubblica n. 412 del 26 agosto 1993. È prevista un'accensione dei riscaldamenti che comprende un periodo che va dal 30 novembre al 31 marzo e di 10 ore al giorno, salvo ordinanze poste dal sindaco. Il grado-giorno, abbreviato in "GG" è un'unità di misura che serve per mantenere una temperatura agevole nelle abitazioni. La somma descritta in cifre, rappresenta i giorni dell'anno in cui si necessita degli impianti termici. La soglia di gradi consigliata è di 20 °C.[6] Origini del nomeÈ stato attestato che l'etimologia di Ceprano risale al nome latino Ceparius con l'aggiunta del suffisso –anus. Il primo storico della città, Antonio Vitagliano, scrisse che il nome di questo Comune, risaliva ad un romano che venne coinvolto nella congiura di Catilina, mandato in seguito in esilio nella zona e del quale non si saprebbe il dettagliato motivo. Il nome Ceparanus risalirebbe intorno al 63 a.C. StoriaCeprano nasce come colonia romana nel 328 a.C. sulla riva sinistra del fiume Liri. Rivendica di essere il luogo di fondazione di Fregellae. Distrutta nel 316 a.C. a seguito della sconfitta romana delle Forche Caudine, fu ricostruita a partire dal 124 a.C. A causa dell'interdizione derivante dalla pratica della devotio, i sopravvissuti non poterono ricostruire sul sito dell'originale Fregellae, né darle lo stesso nome. Nacque così Fregellanum; l'antica città fu utilizzata come cantiere per il recupero di materiali edili. Fregellanum che era posta dagli antichi itinerari a 14 miglia da Frusino (Frosinone) è sicuramente da identificarsi con la moderna Ceprano. Questa città deriva dal nome latino di persona Ceparius con l'aggiunta del suffisso -anus.[7] Ceprano è sempre stata centro di facili comunicazioni per motivi quasi naturali, appartenuta allo Stato Pontificio era posta al confine con il Regno di Napoli, fu fortificata da Giulio II nel 1503.[8] Nel corso dei secoli, Ceprano è protagonista di molti eventi storici e bellici: nel 548 subisce il saccheggio e l'incendio da parte di Totila, re dei Goti; nel 916 combatte valorosamente contro i Saraceni, dando così man forte a papa Giovanni X per cacciarli dai paesi occupati. Nel 1080 vi si compie la nomina di Roberto il Guiscardo per i domini della Sicilia, Calabria e Puglia da parte di Gregorio VII, nel 1114 è sede di concilio per opera di papa Pasquale II. In data 11 ottobre 1254 proprio nel territorio di Ceprano (Ponte sul fiume Liri) si consuma l'umiliazione del principe Manfredi di Svevia, figlio dell'imperatore Federico II e in quel momento reggente del Regno di Sicilia, ad opera di Innocenzo IV. Nel 1259 vi fu combattuta la battaglia tra Manfredi, incoronato nel frattempo re di Sicilia (1258), e il conte francese Carlo D'Angiò alleato del papa, ricordata ancora oggi con la rievocazione storica (o Palio delle Corti) che si svolge annualmente nel mese di ottobre. Nel 1815 vi è sconfitto dagli austriaci Gioacchino Murat.[9] Giuseppe Garibaldi, dirigendosi verso il Regno di Napoli, dopo essere stato a Frosinone e a Ripi, giunge a Ceprano il 26 maggio 1849, e invia i bersaglieri, comandati dal patriota italiano Luciano Manara, a Rocca d'Arce, per scacciarne i napoletani. Il giorno successivo Garibaldi pensando di trovare gli svizzeri a San Germano (Cassino), ordinò alle sue truppe raccolte nella piazza di Arce di avanzare verso la città.[10] Per le numerose vicende storiche che vi si sono svolte, per il suo ruolo di crocevia di popoli ed eserciti posto a difesa dell'estremo lembo dello Stato Pontificio e per la fedeltà verso la Santa Sede, papa Pio IX il 4 agosto 1863 insignì Ceprano del titolo di Città.[11] Nel corso della seconda guerra mondiale, dopo l'armistizio del 1943, Ceprano divenne teatro di guerra; gli abitanti furono evacuati, ma non mancarono azioni di sabotaggio contro l'esercito tedesco. Sei civili furono fucilati per rappresaglia. Statunitensi e tedeschi combatterono accanitamente per giorni fra le macerie dell'abitato. La ricostruzione dovette quindi iniziare da zero. Ad aggravare i problemi fu l'epidemia di malaria che colpì cinquemila degli ottomila abitanti. Soltanto l'uso della DDT pose fine alla strage.[12] Nel 1944 Ceprano divenne retrovia e punto di concentramento per la battaglia di Montecassino. A causa di ciò nel Convento della Madonna del Carmine furono accolti circa diecimila sfollati.[13] Per gli eventi vissuti durante la seconda guerra mondiale, in data 18 gennaio 2005, al Comune di Ceprano fu conferita l'onorificenza di medaglia d'argento al merito civile.[14] La sua economia, tradizionalmente agricola e artigianale, ha fatto progressi dopo la Seconda guerra mondiale, avvalendosi degli aiuti della Cassa del Mezzogiorno e dell'avvento di alcune industrie, che hanno contribuito ad accrescere il benessere economico della popolazione.[15][16] In una domenica del marzo 1994 il direttore del Museo Preistorico di Pofi, Italo Biddittu, si recò a visionare dei lavori non molto distanti dal centro di Ceprano, dove già in passato aveva individuato tracce di frequentazioni preistoriche. Mentre osservava la strada in corso di realizzazione, notò che gli scavi avevano danneggiato le stratificazioni geologiche di una zona che conosceva alquanto bene, e individuò un frammento di osso piatto sul terreno. Il reperto era divenuto visibile a causa di recenti piogge: lo raccolse, e successivamente scoprì altri frammenti, tutti appartenenti ad un cranio umano fossile che fu chiamato in seguito Argil o Homo cepranensis[17]. La scoperta è divenuta nota anche tra i non specialisti grazie alle notizie pubblicate in periodici di divulgazione scientifica, quali National Geographic[18] e Le Scienze[19]. SimboliLo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del Capo del Governo del 7 aprile 1933.[20] «Di rosso, al ponte a tre arcate d'argento, sormontato da tre torri dello stesso, sopra riviera di verde. Ornamenti esteriori da Città.» Il gonfalone è un drappo di giallo. Onorificenze«Centro strategicamente importante, occupato dalle truppe tedesche impegnate a bloccare l'avanzata alleata sulla linea Gustav, fu oggetto di violenti rastrellamenti e razzie e di devastanti bombardamenti che provocarono vittime civili e la quasi totale distruzione del centro abitato. La popolazione, costretta a trovare rifugio nei paesi circostanti, seppe resistere, con dignità e coraggio, alle più dure sofferenze della guerra. Ceprano (FR), settembre 1943 - giugno 1944»
— 18 gennaio 2005[14] Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture militari
Altro
Aree naturaliSocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[23] Tradizioni e folcloreCome ogni anno nel comune di Ceprano si svolge nel mese di ottobre, Il Palio delle Corti, ovvero la rievocazione storica della sottomissione di Manfredi di Svevia a Papa Innocenzo IV, nel 1254.[24] CulturaIstruzione
Biblioteche
Musei
EconomiaDi seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[27]
Nel 2015 le 534 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano l'1,59% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 1.657 addetti, l'1,55% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco più di tre addetti (3,1). Infrastrutture e trasportiStrade
Mobilità urbanaIl trasporto pubblico locale viene svolto dalle circolari gestite dalla società Iannucci & Proia. Mobilità extraurbanaLa COTRAL effettua collegamenti quotidiani con Frosinone e altre località della provincia. Ferrovie
AmministrazioneNel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Frosinone, Ceprano passò dalla provincia di Roma a quella di Frosinone.
GemellaggiAltre informazioni amministrative
SportAtletica leggera
TennisÈ presente un circolo affiliato alla Federazione Italiana Tennis: Vitigli SSD srls.[38] Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|