La zona apparteneva al territorio meridionale degli Equi e alla conquista da parte dei Romani entrò a far parte della tribùAniensis (dell'Aniene), istituita nel 299 a.C.[4].
All'occupazione romana si collegò probabilmente lo sviluppo di un possibile precedente oppidum equo[5], con la costruzione di diversi edifici monumentali nel III e II secolo a.C.: un santuario extra-urbano di cui restano i depositi votivi[6], le mura in opera quadrata che racchiudevano un perimetro ristretto, relativo all'acropoli cittadina, con funzioni anche di terrazzamento monumentale[7] e un tempio di cui restano alcuni capitelliionico-italici, uno dei quali è reimpiegato nella chiesa di Santa Maria Assunta come fonte battesimale; il tempio era probabilmente eretto su un terrazzamento artificiale con muri di contenimento in opera poligonale che sorge subito fuori dalla "Porta maggiore"[8].
In epoca tardo repubblicana fu un municipio, come attesta un'iscrizione[9], con il nome di Treba e poi Treba Augusta. In epoca successiva sulle pendici rivolte alla valle dell'Aniene si impiantarono ville su terrazze in opera quadrata.
Papa Sisto IV nel 1473 assegnò nuovamente Trevi al monastero di Subiaco, sotto la cui giurisdizione temporale rimase fino al 1753, sotto papa Benedetto XIV e fu in seguito sottoposta direttamente al governo pontificio. La storia locale iniziò ad essere indagata a cavallo tra Seicento e Settecento[15].
Cappella della Madonna del Riposo: eretta nel 1483, è costituita da una volta gotica che ospita un'icona della Vergine con il Bambino dipinta dal pittore "Pietro".
Monastero femminile benedettino, che ebbe la maggiore fioritura nel XII e XIII secolo'[16].
Architetture militari
Il castello Caetani sorge nella parte più alta del paese, al centro della parte più antica, detta "Civita". Un'installazione militare potrebbe essere attestata a partire da documenti dell'XI secolo che menzionano l'esistenza di soldati (milites), ma forse è di origine più antica, data anche la collocazione strategica a dominio dell'alta valle dell'Aniene. Nel XIII secolo subì un incendio e venne probabilmente ricostruito poi nelle forme attuali. Sorse al di sopra delle mura in opera quadrata che delimitavano l'antica acropoli e fu collegato ad una cinta muraria più ampia che recingeva la parte più alta dell'abitato[19]. Nella parte nord sono gli ambienti destinati a residenza del signore, mentre nella parte sud sono quelli destinati alle funzioni militari. Al centro è un maschio a base quadrata. Danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915 è stato restaurato nel 1984.
Architetture civili
Arco di Trevi: si tratta di uno sbarramento in blocchi di opera quadrata con un'ampia apertura ad arco, attribuibile al III-II secolo a.C., al confine con il comune di Guarcino che costituiva probabilmente un passaggio controllato al confine tra il territorio degli Equi e degli Ernici[20]
La festa del santo patrono, San Pietro l'eremita (ricordato il 30 agosto), si svolge tra il 28 e il 31 agosto. Il 29 agosto si tiene una processione a partire dalla chiesa collegiata di Santa Maria Assunta e le vie cittadine sono occupate dal mercato. Le celebrazioni si svolgono con la partecipazione dei cittadini di Rocca di Botte, luogo natale del santo, che vengono in pellegrinaggio a venerarne i resti.
Il 31 agosto si svolge una fiera di merci e bestiame e la festa si chiude con intrattenimenti musicali e con l'arrivo della "Signora", un pupazzo di carta che viene bruciato.
Economia
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[22]
2015
2014
2013
Numero imprese attive
% Provinciale Imprese attive
% Regionale Imprese attive
Numero addetti
% Provinciale Addetti
% Regionale Addetti
Numero imprese attive
Numero addetti
Numero imprese attive
Numero addetti
Trevi nel Lazio
90
0,27%
0,02%
159
0,15%
0,01%
93
162
96
167
Frosinone
33.605
7,38%
106.578
6,92%
34.015
107.546
35.081
111.529
Lazio
455.591
1.539.359
457.686
1.510.459
464.094
1.525.471
Nel 2015 le 90 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,27% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 159 addetti, lo 0,15% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco meno di due addetti (1,77).
Turismo
Trevi nel Lazio ha ricevuto la Bandiera Arancione[23], il certificato di eccellenza turistico-ambientale che il Touring Club Italiano assegna alle piccole località dell'entroterra italiano.
Amministrazione
Nel 1872Trevi cambiò denominazione in Trevi nel Lazio.
Trevi ha una lunga tradizione calcistica, che vanta numerose squadre durate più o meno tempo. La società più longeva è sicuramente la Polisportiva Trevi, fondata nel 1983 da un gruppo di ragazzi trebani, che ha raggiunto nel periodo di maggior successo la Promozione. La Pol.Trevi è cessata nel 2013 dopo aver raggiunto una storica salvezza . La più recente è la ASD Gioventù Trebana, fallita nel 2017.
^Valeria Beolchini, Tusculum II: Tuscolo, una roccaforte dinastica a controllo della Valle Latina, 2006, pp.91-92
^In tale anno la cosiddetta Terra Trebana che oltre a Trevi comprendeva anche Filettino e Vallepietra, era in condominio tra la chiesa di Anagni e Rinaldo Rubeus di Mattia Papa, v. Sandro Carocci, Baroni di Roma. Dominazioni signorili e lignaggi aristocratici nel duecento e nel primo trecento, Publications de l'École française de Rome, A. 1993, Vol, 181, pp.114 e 279.
^Domenico Antonio Pierantoni ha lasciato dei manoscritti sulle Memorie del Lazio, conservati nell'archivio comunale: Quilici Gigli 1987, citato in bibliografia, p.129 e nota 1; vedi paginaArchiviato il 22 ottobre 2012 in Internet Archive. sul sito Comune.TreviNelLazio.fr.it
^Franco Ricci, Trevi nel Lazio, antica Treba Augusta. Notizie storico artistiche (on line ( (PDF)) sul sito dell'associazione di volontariato ADOP di Trevi nel Lazio).