Ai Mondial di Vail/Beaver Creek 1999 la Götschl conquistò una medaglia in ognuna delle tre gare cui prese parte: l'oro nella discesa libera e l'argento nel supergigante e nella combinata. Vinse quindi la sua seconda Coppa del Mondo di discesa libera, con 142 punti di vantaggio sulla connazionale Alexandra Meissnitzer, e si piazzò al 3º posto nella classifica generale 1998-1999, grazie anche a otto podi stagionali (cinque le vittorie).
Stagioni 2000-2001
La stagione 1999-2000 vide la sciatrice austriaca aggiudicarsi sia la Coppa del Mondo generale (con 325 punti di vantaggio sulla compagna di squadra Michaela Dorfmeister), sia quella di supergigante (con 211 punti in più della canadeseMélanie Turgeon). Si piazzò prima anche nella classifica di combinata, che all'epoca non prevedeva l'assegnazione di alcun trofeo, e seconda in quella di discesa libera, battuta dalla tedesca Regina Häusl di 5 punti; i suoi podi stagionali furono undici e le vittorie sei.
Nella stagione 2000-2001 prese parte ai Mondiali di Sankt Anton, vincendo la medaglia d'argento nella discesa libera e non portando a termine le prove di supergigante e di slalom gigante, e in Coppa del Mondo, dopo aver totalizzato tredici podi con tre vittorie, risultò 2ª nelle classifiche generale (vinta dalla croataJanica Kostelić con 67 punti di margine), di discesa libera (dove fu superata dall'italianaIsolde Kostner di 141 punti) e di supergigante (superata di 111 punti dalla franceseRégine Cavagnoud).
Nella stagione 2002-2003 fu 5ª nella discesa libera e 8ª nel supergigante ai Mondiali di Sankt Moritz e 2ª sia nella classifica di discesa libera sia in quella di supergigante in Coppa del Mondo, superata rispettivamente dalla Dorfmeister di 4 punti e dalla francese Carole Montillet di 35; i suoi podi stagionali furono sette, con quattro vittorie. L'anno dopo si aggiudicò nuovamente due coppe di cristallo, nella discesa libera con 134 punti di vantaggio sulla tedesca Hilde Gerg e nel supergigante con 65 punti in più della Montillet; nella classifica generale, nonostante i quattordici podi (sei le vittorie), fu battuta dalla svedeseAnja Pärson per 217 punti.
Stagioni 2005-2006
Ai Mondiali di Bormio/Santa Caterina Valfurva 2005 vinse la medaglia d'argento nella gara a squadre e quella di bronzo nella discesa libera, si piazzò 23ª nel supergigante e non terminò la combinata. In Coppa del Mondo quell'anno conquistò nuovamente il trofeo di discesa libera (con 72 punti di vantaggio sulla Gerg), fu 2ª nella classifica di supergigante e 3ª in quella generale, con otto podi e quattro vittorie.
Ai Mondiali di Åre 2007 vinse la medaglia d'oro nella gara a squadre e quella di bronzo nel supergigante, mentre nella discesa libera si piazzò al 7º posto. In Coppa del Mondo conquistò per l'ultima volta in carriera i trofei di discesa libera (con 169 punti di vantaggio sulla statunitenseJulia Mancuso) e di supergigante (battendo la connazionale Nicole Hosp di 188 punti) e fu 4ª nella classifica generale, con tredici podi e otto vittorie tra le quali l'ultima della sua carriera nel circuito, nella discesa libera disputata il 14 marzo a Lenzerheide.
Nel 2007-2008 fu 2ª nella Coppa del Mondo di discesa libera (con 307 punti in meno della statunitense Lindsey Vonn) mentre al congedo iridato, Val-d'Isère 2009, ottenne il 24º posto nella discesa libera e non completò il supergigante. Ottenne l'ultimo podio in Coppa del Mondo nella discesa libera dell'11 marzo successivo a Åre (3ª) e si congedò dal Circo bianco il giorno dopo con il 4º posto nel supergigante della finali di Coppa del Mondo ospitate dalla stazione sciistica svedese.
Bilancio della carriera
Sciatrice polivalente, ottenne più di cento podi in gare di Coppa del Mondo, vincendo in quattro specialità (discesa libera, supergigante, slalom speciale e combinata). Grandissima velocista, è stata la più degna erede di Annemarie Moser-Pröll e Katja Seizinger per tecnica ed efficacia[senza fonte]. Con i suoi 46 successi in gara è la quinta atleta più vincente di tutti i tempi in Coppa del Mondo, preceduta da Mikaela Shiffrin, Lindsey Vonn, Annemarie Moser-Pröll e Vreni Schneider.