Shinai
Lo shinai (竹刀?)[1] è una spada di bambù e costituisce lo strumento principe della pratica del Kendō (剣道?); viene anche usato in altri tipi di arte marziale. Il termine shinai deriva da shinai-take (撓い竹? lett. "bambù flessibile") anche se i kanji usati per scriverlo sono quelli di "spada di bambù" (che eccezionalmente possono esser letti anche chikutō). Nel kendō lo shinai è usato sia durante l'allenamento sia nel combattimento. È previsto l'uso sia di un solo shinai (ittō) impugnato con entrambe le mani, sia di due shinai (nitō), in questo caso si usano shinai di lunghezza differente: uno corto chiamato shōtō ed uno lungo (ma comunque più corto di quello singolo) chiamato daitō. L'uso a due mani è di gran lunga quello più diffuso fra i kenshi. Nel kendō oltre allo shinai si usa anche una spada di legno chiamata bokutō (木刀?) o bokken (木剣?) riservata solo all'allenamento ed alla pratica dei kendō kata (剣道形?). Elementi costitutiviLo shinai è fatto di bambù e pelle, costituito da quattro stecche non necessariamente provenienti dalla medesima canna ma comunque da piante che abbiano i nodi alla medesima altezza fissate alle due estremità da una guaina (柄皮?, tsuka-gawa) che funge da impugnatura (柄?, tsuka) e da un cappuccio (先皮?, saki-gawa) che funge da punta; queste due parti sono unite e messe in tensione elastica da una corda (弦?, tsuru), solitamente di materiale sintetico, che ha anche la funzione di indicare il dorso della lama. A circa 30 cm dalla punta (剣尖?, kensen) si trova un nodo (中結?, naka-yui) fatto con una striscia di pelle che avvolge tre volte le stecche e lo tsuru e che indica la parte dello shinai preposta a colpire il bersaglio che in giapponese si chiama monouchi (物打?). Fanno parte dello shinai altri due elementi non visibili dall'esterno: un "tappino" di gomma (先ゴム?, saki-gomu) posto sulla punta e che distanzia le stecche ed un quadratino di metallo (ちぎり?, chigiri) che, incastrato in apposite fessure nelle stecche, le mantiene ben unite. Un ulteriore elemento "esterno" allo shinai è la guardia (鍔?, tsuba): un anello di plastica o di cuoio che viene infilato nella tsuka e bloccato con un ulteriore anello di gomma o pelle (鍔止め?, tsuba-dome). Oltre allo shinai con stecche di bambù, che resta comunque il tipo più diffuso, vengono fabbricati altri modelli in fibra di carbonio o altri materiali simili. TagliePer indicare le taglie dello shinai si ricorre alle unità di misura tradizionali giapponese, ossia lo shaku (尺, "piede") ed il sottomultiplo sun (寸, "pollice"); in particolare queste misure si riferiscono alla lunghezza del bambù. Queste taglie vengono utilizzate a livello commerciale; vi sono poi diverse varianti determinate dalla forma del bambù (più o meno affusolato) e da quella dell'impugnatura (principalmente tonda ma anche ovale o ottagonale). Le stese misure sono poi usate per la tsuka. Da notare come alcuni kenshi utilizzino differenti taglie per le due parti abbinando al bambù una tsuka di una misura inferiore.
Dimensioni e pesoSecondo la International Kendo Federation (FIK) nelle gare gli shinai debbono rispettare particolari parametri per quanto riguarda la lunghezza, il peso ed il diametro del saki-gawa.[2][3]
Il peso dello shinai è calcolato comprendendo tutti i finimenti di pelle ed escludendo tsuba e tsuba-dome. Il diametro massimo della tsuba è di 9 cm. Produzione e manutenzionePer produrre uno shinai il bambù viene tagliato quando solitamente raggiunge un diametro tra gli 8 ed i 12 centimetri, quindi viene diviso verticalmente in 6-8 stecche; una volta scelte quattro stecche coi nodi alla medesima altezza queste vengono arrotondate e incurvate col calore, quindi accorciate e rifinite. Un buono shinai lo si valuta non solo dal giusto bilanciamento ma anche dall'elasticità delle sue parti: puntando lo shinai contro il pavimento e piegandolo l'incurvatura dovrebbe essere all'altezza del nakayui e non dell'elsa. Ovviamente col tempo e con l'uso il bambù tende a perdere la propria elasticità ed inizia a scheggiarsi, fessurarsi o rompersi: per prevenire questo è bene dedicare una manutenzione periodica allo shinai, controllandone la superficie, eliminando le schegge, levigando gli angoli vivi all'interno per evitare che cozzino tra loro e passando olio di lino cotto o paraffina perché se ne mantenga la giusta flessibilità. La manutenzione di uno shinai non va considerata solo dal punto di vista della praticità e della sicurezza, è presente un ulteriore aspetto valoriale che si sviluppa dedicandosi alla cura dell'arma. Oltre alla manutenzione delle stecche è importante che tutte le parti in pelle siano integre e che lo tsuru sia ben teso. Solitamente si tende ad insegnare ad avere un corretto comportamento nei confronti dello shinai e a comportarsi come se si avessi in mano una vera spada. Ad esempio è considerato disdicevole reggersi alla spada come se fosse un bastone da passeggio od appoggiarla ad una parete con la punta che tocca terra. Note
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