TabiI tabi (足袋?) sono dei calzini tradizionali di cotone giapponesi che arrivano all'altezza della caviglia e che separano l'alluce dalle altre dita del piede. Risalgono al XVI secolo e hanno raggiunto un picco di popolarità durante il periodo Edo (1603-1867)[1]. A differenza dei normali calzini, che quando indossati aderiscono perfettamente al piede perché fatti di materiale elastico, i tabi vengono tradizionalmente creati con due lembi di stoffa non elastica[1]; hanno quindi un'apertura sul retro per permettere al piede di scivolare dentro e naturalmente dei bottoni per chiudere l'apertura[2]. Sembra che la parola tabi derivi dal termine tanbi, che significa un livello di pelle. In antichità erano fatti di cuoio e venivano portati dalle classi più agiate[3] e dai samurai[4]. UtilizzoI tabi vengono indossati, soprattutto nel periodo estivo, sia da uomini sia da donne con dei sandali zōri, geta o calzature analoghe[5]. I tabi bianchi sono usati in situazioni formali come le cerimonie del tè e sono inoltre essenziali con i kimono o con costumi tradizionali simili[6]. Talvolta gli uomini indossano dei tabi blu o neri durante i viaggi, mentre i tabi con colori più sgargianti o con delle fantasie stampate vengono indossati principalmente dalle donne. I tabi sono utilizzati in Giappone dai ballerini di danze tradizionali, gli attori e i batteristi taiko. Oltre che nell'abbigliamento tradizionale vengono usati anche dai praticanti di arti marziali (karate, kendō, kenjutsu, kyudo e iaidō)[7]. Inoltre, secondo la teoria Shiatsu, indossare i tabi porta benefici alla schiena, alla colonna vertebrale e alla digestione per la presenza dei meridiani dell'agopuntura localizzati tra le due dita. Tipologie di tabiEsistono vari tipi di tabi: i tabi odori[2], i calzini tabi[2] e i jika-tabi[7]:
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