Iniziarono a suonare insieme facendosi chiamare The Hawks (e successivamente Levon And The Hawks) come spalla del cantante Ronnie Hawkins; in questo periodo produssero un singolo intitolato Canadian Squires, per la Ware Records.
Fu proprio durante la tournée in Europa che The Band condivise con Dylan una storica contestazione «per preteso tradimento nei confronti del folk». Contestazione simile, in qualche modo, a quella del 23 maggio 1971[5] da parte del Movimento Rivoluzionario di Liberazione d'America direttamente sotto la casa dello stesso Dylan, sempre all'epoca del pieno sodalizio musicale col gruppo che, è stato scritto, «segnò la svolta nella produzione del maestro della canzone di protesta e la nascita del country-rock».[6]
Dopo aver lavorato con Dylan, il gruppo si ritirò per la prima volta per incidere del materiale proprio, e da allora è iniziata la loro instancabile carriera costellata di successi, con almeno due dischi epocali come Music from Big Pink (1968) e l'omonimo The Band (1969). In quegli anni presero parte al festival di Woodstock (pur non comparendo nel celebre film che documenta l'evento) e al festival dell'Isola di Wight.[7]
La cifra stilistica del gruppo, il cui materiale originale è composto soprattutto da Robertson, consiste in una sorta di zibaldone di tutto quanto di leggendario l'America abbia mai prodotto, un condensato antologico di miti musicali (folk, country, blues, bluegrass, gospel, soul), storici (la frontiera, le prime ferrovie, la guerra di secessione), geografici (le pianure, le catene montuose, le foreste), folkloristici (i medicine shows, i saloon, i predicatori itineranti) e religiosi (i valori della Bibbia, gli inni metodisti, le piccole chiese di provincia).[8] Più che un gruppo rock si possono considerare una piccola "orchestra acustica", il cui asso nella manica è costituito senza dubbio dalle straordinarie polifonie vocali con cui vengono colorati i loro brani, sempre saldamente radicati nella tradizione musicale del Nuovo Continente (anticipando di diversi anni la moda del roots rock).[9][10]
The Hawks fecero la loro gavetta come gruppo a supporto di Ronnie Hawkins, mescolando rhythm and blues e rock and roll e ispirandosi alle sonorità diffuse dalla Chess Records e dalla Sun Records; per diverso tempo ripercorsero i successi di Jerry Lee Lewis, Chuck Berry e Bo Diddley. A metà degli anni sessanta, dopo un incontro musicale con l’armonicista blues Sonny Boy Williamson II, Bob Dylan li volle con sé in tour, a supportarlo nella sua svolta “elettrica” non sempre apprezzata dal pubblico.[1] Con il tempo, le esperienze e il retroterra di provenienza di ciascun musicista crearono un amalgama sonoro in cui confluivano rock'n'roll, rockabilly, country, blues, gospel e rhythm and blues.[14]
Divenuti The Band nel 1968, seppero interpretare il tramonto della Summer of Love e del movimento hippy[15] con il passaggio al genere country distillato dalle musiche tradizionali dell'America, richiamandosi a gospel, blues, spiritual, soul, cajun, ragtime, rock and roll, con una spolverata di musica barocca da chiesa.[2] Questa miscela di linguaggi musicali si ritrova nel loro primo lavoro Music from Big Pink; il rock del successivo The Band mise assieme elementi tradizionali della musica rurale quali rag, honky-tonk, dixie, blues, country e folk, con sprazzi di "soul bianco" esaltato dall’uso dei fiati; il disco vide diversi spunti, dal bluegrass di The Night They Drove Old Dixie Down al soul rock di Jemima Surrender, dal country di Rockin' Chair condito di violino, fisarmonica e mandolino al soul rock di King Harvest (Has Surely Come).[14]
I lavori che seguirono non ebbero la stessa originalità e furono segnati da dissidi interni e dalle conseguenze di un uso sregolato di droghe, anche se videro la collaborazione con artisti di fama. Uno di essi fu il bluesmanMuddy Waters, con il quale due membri storici della formazione, Helm e Hudson, incisero un disco di notevole fattura, apprezzato dalla critica ma trascurato dal pubblico.[1][16]
Formazione
1964 - 1977
Rick Danko – Voce, basso, violino, contrabbasso, trombone