Anna AspAnna Asp (Söderhamn, 14 maggio 1946) è una scenografa svedese, nota per le sue collaborazioni coi registi Ingmar Bergman, per il cui Fanny e Alexander (1982) ha vinto l'Oscar alla migliore scenografia, Andrej Tarkovskij e Bille August. BiografiaSi forma inizialmente da fotografa, studiando negli anni sessanta con Christer Strömholm come insegnante.[1] Studia scenografia all'Università di Cinema, Televisione, Radio e Teatro di Stoccolma.[1] Dopo alcuni lavori a teatro e in TV, realizza le sue prime scenografia per il cinema con Giliap (1975) di Roy Andersson.[1] Scrive poi personalmente ad Ingmar Bergman, chiedendogli di lavorare ai suoi film: il regista finisce per accettare e, dopo averla vista all'opera nel suo Sinfonia d'autunno (1978), le affida quindi il compito di creare gli elaborati set di Fanny e Alexander (1982).[1] Affidandosi alla memoria di Bergman, Asp ricrea la villa di famiglia degli Ekdahl sulla base di quella che la nonna del regista possedeva a Uppsala negli anni venti, nonché l'interezza della labirintina casa di Isak Jacobi, ispirata a un rigattiere ebreo che Bergman aveva visitato da bambino.[2][3] Per l'austera abitazione del vescovo Edvard, si ispira invece alle fotografie di un castello medioevale.[2][3] Il suo lavoro le frutta nel 1984 un Premio Oscar per la migliore scenografia.[4] Dopo Bergman collaborerà con un altro mostro sacro del cinema, il cineasta sovietico Andrej Tarkovskij: per il suo film Sacrificio (1986), girato in Svezia, Asp costruisce tutta l'isolata casa in legno del protagonista, con gli esterni più piccoli degli interni per non superare in altezza i pini circostanti della location.[1][5][6] Durante le riprese, si ritrova inaspettatamente a dover ricostruire l'intero set in meno di due settimane, a causa di un errore che aveva impedito alla macchina da presa di riprendere la scena topica nel quale il protagonista dà fuoco alla casa, ridotta davvero in cenere: la seconda ripresa è quella che appare nel film finito.[5][6] Il successivo Pelle alla conquista del mondo (1987) segna l'inizio del suo sodalizio più prolifico, quello col regista Bille August, di cui curerà le scenografie di tutti i film, tra cui gli hollywoodiani La casa degli spiriti (1993), Il senso di Smilla per la neve (1997) e I miserabili (1998), fino al nuovo millennio.[1] Continuerà poi a lavorare nel cinema e nella TV svedese come una delle sue scenografe di punta.[1] FilmografiaCinema
Televisione
Riconoscimenti
Note
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