Complice la notevole distanza dal mare, il paese ha un clima fortemente continentale, caratterizzato da inverni freddi, in contrasto con estati torride e secche. L'autunno è nebbioso e piovoso, e finisce verso l'inizio di dicembre, lasciando spazio all'inverno, con temperature rigide e, molto spesso, anche forti nevicate (gli inverni senza gelate sono rarissimi), che finisce verso metà marzo (ma le nevicate anche nella fine di tale mese non sono infrequenti), quando comincia una breve e piovosa primavera, nella prima parte all'insegna dell'escursione termica, con temperature notturne che toccano anche i -5 gradi, al fronte di temperature diurne che superano i 15 gradi, portando poi schiarite decise. L'estate comincia già a fine maggio, con temperature elevate (spesso superano anche i 30 gradi) e molto raramente compaiono temporali estivi. Il caldo termina già verso fine settembre, quando comincia l'autunno.
La sua prima denominazione Corticelle fu sostituita con quella attuale solo nel febbraio del 1863, dopo l'unità d'Italia.
Si è avanzata l'ipotesi che le sue origini non siano romane, bensì medievali; questa congettura è stata infatti esclusa dall'epigrafista tedesco Theodor Momsen.
L'etimo curtis, presente sia nell'antica denominazione sia in quella attuale, rimanda all'alto medioevo, infatti con tale termine si indicava un grande appezzamento di terreno di proprietà di un signore e affidato a contadini.
Nel 1431 il condottiero Francesco Sforza, al comando delle milizie del duca di Milano Filippo Maria Visconti, dopo aver invaso il Monferrato, occupò molti luoghi della Valtiglione tra cui Corticelle, spingendosi poi nelle Langhe.
Dopo la pace di Lodi del 1454, Corticelle passò sotto il controllo della famiglia Panizzoni di Alessandria, che durò fino ai primi anni del Seicento.
Nel '700 subì l'egemonia dei Gonzaga sul Monferrato.
Il periodo contemporaneo
In questo periodo Cortiglione è molto più popolato in estate, e registra ancora oggi presenze di non nativi cortiglionesi, ma di origine, ed anche di macedoni, greci ed altri componenti del territorio, benché sia completamente assente la popolazione arberesca.
Simboli
«Stemma troncato semipartito: al primo d'argento, all'aquila spiegata di nero; al secondo interzato abbracciato a destra d'oro, di rosso e d'azzurro al terzo interzato abbracciato a sinistra d'oro, d'azzurro e di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Dopo il forte esodo che ha caratterizzato quasi tutto il 900 (esodo che ha praticamente dimezzato la popolazione) verso le grandi città industriali o verso il continente americano, dal 1991 in avanti si riscontra un piccolo ma graduale aumento demografico. Questo grazie anche agli stranieri che si sono stabiliti in questo paese. Al 31 gennaio 2009, il paese conta infatti 614 abitanti (rappresentate in 217 famiglie), 72 dei quali di nazionalità straniera. Essi vanno a rappresentare l'11,7% della popolazione. Sono ben 11 le nazioni rappresentate: Albania, Argentina, Belgio, Brasile, Cina, Germania, Macedonia, Marocco, Moldavia, Romania, Ucraina.
Cultura
Eventi
Festa d'estate: tradizionale manifestazione che si svolge l'ultimo fine settimana di luglio. Cena e musica dal vivo, corsa delle botti (vaslot) in salita, raduno delle Fiat 500 e mostra fotografica d'epoca.
La Bricula: associazione culturale che si occupa di raccogliere e diffondere le antiche tradizioni e trasmetterle ai giovani.
Festa Patronale della Madonna del Rosario & Festa della Vendemmia e della Pigiatura: festa patronale che si svolge alla prima domenica di ottobre. La festa è l'occasione per rievocare la raccolta dell'uva e l'antica pigiatura con i piedi. I partecipanti iniziano in mattinata con la vendemmia presso le aziende vitivinicole locali e proseguono nel pomeriggio sulla piazza del paese con la pigiatura dell'uva nel tradizionale tino.
Geografia antropica
Borgate e frazioni
Borgate: San Michele (San Michel), Passerino (Passaren), Belgarino (Bergaren), Plagà (Plagà), Bottazzo (Botòss), San Rocco/Pesa (San Ròch/Pèisa), Fracchia (Fròcia), Piazza (Piòssa), Cittadella (Sitadèla).
Frazioni: Valmezzana (Vermasan-a), Serra (Sèra), Crocetta (Crosëtta), Sul Piano (Ans ël Pian), Coperte (Coverti), Prelle (Prèli), Serralunga (Sèra Lònga), San Sebastiano (San Sebastian), Crociera (Crosera), Colla (Còla), Brondoli (Bròndo), Ratti (Ròt), Fiorotti (Fioròt), Bricco (Brich), Rio Anitra (Rè 'd l'Ania), San Martino (San Marten), Madonnina (Madonèin-a), Pozzo (Poss).
Economia
Agricoltura e industria
L'agricoltura del paese è basata principalmente sulle coltivazioni vitivinicole. Infatti, nonostante una popolazione che supera di poco le 600 unità, si possono contare almeno otto aziende vitivinicole, tutte a conduzione familiare. Si contano inoltre quattro ristoranti.
L'industria è abbastanza fiorente (sempre in relazione al numero di abitanti), in quanto sono presenti diverse aziende meccaniche e di lavorazione delle materie plastiche. Gli orti considerati cortiglionesi (anche fuori dal paese) sono innumerevoli, che coltivano piante classiche (aglio, pomodori, patate etc.).
Nei pressi del sito paleontologico, scoperto nel 2004 durante gli scavi per i lavori dell'autostrada Asti-Cuneo, si è affermata la coltivazione dello zafferano.[5]
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.