Il comune si stende poco a nord del più alto rilievo della provincia di Asti, il Bric Puschera. Viene attraversato da sud a nord dal torrente Tatorba d'Olmo, un affluente della Bormida di Millesimo.
Storia
Il nome del paese sembra derivare da quello dell'albero Ulmus che, in passato, veniva piantato in prossimità di luoghi sacri in segno di protezione e benedizione.
Le prime tracce del paese si trovano già a partire dal 1142, anno in cui il paese compare in una scrittura testamentaria; passato di mano[4], in seguito, molte volte diventando un possedimento prima degli Scarampi e poi dei Del Carretto e, infine, di Casa Savoia.
Lo stemma del Comune di Olmo Gentile è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 28 marzo 2007.[6]
«Troncato: il primo, di rosso, all'olmo di verde, fustato e sradicato al naturale; il secondo, di azzurro, al castello d'oro, murato di nero, con la torre posta a destra, merlato alla guelfa, il fastigio di otto, la torre di tre, finestrato con tre finestrelle tonde di nero, due nel corpo del castello, una nella torre, esso castello chiuso di nero e fondato sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
A testimonianza delle vicende storiche trascorse, restano alcuni monumenti tra cui:
Castello e torre (XII secolo): edificio in pietra arenaria più volte rimaneggiato nel corso dei secoli ed attualmente in ristrutturazione[7]
Parrocchiale di San Martino: parrocchiale situata a poca distanza dal castello, l'edificio è di origine tardo-rinascimentale, ma ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso del tempo che ne hanno modificato l'aspetto originario.[8]