Soprannominato Farfallino,[1] era figlio di Ernesto e fratello minore di Aldo Giuseppe, anche loro calciatori; per distinguerlo da quest'ultimo, negli almanacchi calcistici viene segnalato come Borel II. Era figlio di commercianti di Nizza Marittima[2] e aveva frequentato il liceo classico.[3]
Comparve nel film Contessa di Parma del 1937, diretto da Alessandro Blasetti, assieme ad altri calciatori juventini dell'epoca:[4] uno dei protagonisti del film, Gino Vanni, ricalca le caratteristiche di Borel, ovvero un calciatore famoso e frequentatore della mondanità.[5]
Caratteristiche tecniche
Era un centravanti dallo spiccato senso del gol, distintosi inoltre per le qualità tecniche e l'abilità nello sfuggire alla marcatura dei difensori avversari.[6] La sua carriera fu in gran parte condizionata dagli infortuni, ascrivibili alla fragilità fisica.[6]
Carriera
Giocatore
Club
Esordì in Serie A con la Juventus appena diciottenne, il 2 ottobre 1932, in occasione di una sconfitta con il Napoli.[6]
Dal 1932 al 1935 contribuì alla vittoria di 3 Scudetti consecutivi, laureandosi capocannoniere nelle stagioni 1932-33 (con 29 gol in 28 presenze) e 1933-34 (32 reti in 34 gare):[6] nel primo caso il numero di marcature fu superiore agli incontri disputati, stabilendo un record che soltanto Christian Vieri riuscì ad eguagliare settant'anni dopo con 24 centri in 23 apparizioni.[7] Risultò inoltre il calciatore più giovane a vincere la classifica dei marcatori, primato tuttora resistente.[8]
Pur vivendo da protagonista il Quinquennio d'oro bianconero, il suo apporto venne limitato dai numerosi infortuni.[6] Dopo una sola stagione al Torino fece rientro alla Vecchia Signora, militandovi sino al 1946.[6] Concluse poi la carriera difendendo i colori dell'Alessandria e del Napoli, in quest'ultimo caso in Serie B, per ritirarsi nel 1949.[6]
Conta inoltre 5 presenze e 3 reti con la nazionale B.[9]
Allenatore
Come allenatore-giocatore diresse la Juventus, per conto della quale scoprì Giampiero Boniperti,[6][11] l'Alessandria e il Napoli; allenò poi la Fossanese in IV Serie.[12] Da direttore tecnico affiancò dapprima brevemente Luigi Bertolini alla guida del Cenisia, all'epoca la terza squadra di Torino militante in IV Serie, nel 1954,[13] e poi Carmelo Di Bella sulla panchina del Catania nel campionato cadetto del 1958-1959.
Fu anche giornalista aiutando vari colleghi nelle interviste,[11] oltreché osservatore, dirigente e general manager per Umberto Agnelli;[16] spinse inoltre per la creazione di una scuola calcio a Finale Ligure, la città dove visse per lungo tempo e dove fu sepolto, scuola che prese il suo nome. Morì il 21 febbraio 1993,[6][17] quand'era ormai tra gli ultimi superstiti della nazionale campione del mondo nel 1934;[18] ai suoi funerali, svoltisi prima a Torino e poi a Finale Ligure, assistettero numerose persone, tra cui le squadre di Juventus e Torino nonché la formazione locale finalese.[19]
Dall'ottobre 1997 lo stadio comunale di Finale Ligure è intitolato alla sua memoria.[20]
^Il dato tradizionale è «31», riportato ad esempio dalla Rec.Sport.Soccer Statistics Foundation (RSSSF). Per L'Agendina del Calcio 1934-1935 e il sito calcioseriea.net segnò 32 reti essendo andato a segno in Juventus-Bologna 4-1, mentre RSSSF attribuisce la rete a Varglien II; le cronache del Littoriale, de La Stampa e del Corriere della Sera attribuiscono la rete a Borel II (con deviazione di Monzeglio nel tentativo vano di salvare sulla linea) e menzionano una precedente rete di Varglien II annullata per fallo di mano.
^4 secondo Enciclopediadelcalcio.it, cfr. Myjuve.it.
^15 secondo Enciclopediadelcalcio.it, cfr. Myjuve.it.
^14 secondo Enciclopediadelcalcio.it, cfr. Myjuve.it.
^3 secondo Enciclopediadelcalcio.it, cfr. Myjuve.it.
^27 secondo Enciclopediadelcalcio.it, cfr. Myjuve.it.
^10 secondo Enciclopediadelcalcio.it, cfr. Myjuve.it.
Bibliografia
Marco Sappino (a cura di), Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Milano, Baldini & Castoldi, 2000, ISBN88-8089-862-0.
Giorgio Armadori e Christian Armadori, Tra storia e leggenda - Almanacco illustrato della Ternana dalle origini al 2000, Ternana Calcio, 2001, ISBN88-434-0859-3.
Gigi Garanzini, BOREL, Felice Placido, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
Almanacco illustrato del calcio 2019, Modena, Panini Editore, 2018, ISBN9771129338008.