Situato tra le colline del Cilento, nel cuore del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, sulla cima di un colle (685 m s.l.m.), Gioi si affaccia su due valloni che confluiscono nella pianura più a valle, offrendo un paesaggio agrario accidentato, ma di grande bellezza, ricco di querce, castagne, felci, ulivi. È parte dell'Unione dei comuni Alto Calore.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Gioi sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 aprile 1999.[5]
«Stemma d'azzurro, ai cinque colli all'italiana di marcata altezza di verde uniti, fondati in punta, il colle centrale più alto, quelli intermedi di altezza meridiana, quelli laterali più bassi e uniti ai fianchi dello scudo con lo scaglione diminuito di argento, sostenuto dai colli laterali, con il vertice appuntato al lembo superiore dello scudo. Ornamenti esteriori da Comune.»
La sopressata di Gioi è un salume affumicato con stagionatura di almeno 40 giorni, dimensioni di circa 8–10 cm di diametro e 15-18 di lunghezza, da carne suina magra, recante al centro dell'impasto una fettuccia di lardo, conservato in vasi di vetro sottolio o sotto vuoto. Secondo una tradizione legata al periodo dell'emigrazione, la soppressata di Gioi viene anche inserita all'interno di un caciocavallo ed è quindi possibile reperirla anche sotto questa forma.