San Cipriano Picentino
San Cipriano Picentino è un comune italiano di 6 466 abitanti della provincia di Salerno in Campania. Geografia fisica«Vi è tra i monti una valle bellissima sulla quale sovrasta, ergendosi al cielo la rupe Cerreta»[senza fonte] Con queste parole il poeta Jacopo Sannazaro - il quale visse per circa 20 anni a San Cipriano Picentino - ha voluto esaltare la bellezza di questo paese situato a 15 km da Salerno. Il paese è collocato su una collina alle pendici orientali del monte Monna; le sue frazioni, Vignale, Pezzano, Filetta, Campigliano, presentano antichi casali, borghi e masserie. Dal paese si può godere di un paesaggio della città di Salerno, del porto e da alcuni punti anche della costiera amalfitana e cilentana. La vegetazione dominante è quella della frutta secca, nocciole e castagne in particolare; ma non di meno sono presenti ulivi e viti, che permettono la produzione di oli d'oliva e vini.
StoriaCome quasi tutti i paesi della zona dei Picentini, San Cipriano deve le sue origini alla distruzione di Picentia intorno all'anno 268 a.C. ad opera dei romani, che provocò la dispersione dei suoi abitanti nei territori circostanti. I vari centri che si crearono divennero, nel corso del medioevo, distretti amministrativi, detti gastaldati, prima di divenire, sotto il dominio normanno, contee e baronie. Il nome del paese deriverebbe da Tascio Cecilio Cipriano, santo martire cristiano. Il primo documento in cui si ha notizia di una chiesa dedicata a tale san Cipriano, voluta dal principe Guaimario IV di Salerno, risale al 1049. La chiesa era situata in un luogo detto Venera, Vernera o Benera, che da allora si chiamò San Cipriano, divenendo un territorio concesso negli anni a feudatari ecclesiastici e laici. È probabile che fu scelto il nome di San Cipriano, in ricordo dell'antica alleanza con i Cartaginesi, dato che san Cipriano era cartaginese, ma soprattutto in virtù dei commerci avuti nei secoli con quelle popolazioni. Nel 1460 Ferdinando d'Aragona lo affidò al Barone di Santo Mango. Nel 1531, riuscendo a staccarsi dal Principato, San Cipriano costituì la propria libera Università con un governo eletto dalle popolazioni dei villaggi di tale territorio, ne fu approvata la costituzione e nel 1533 fu costruito perfino il palazzo 'della baronia' posto tra l'attuale capoluogo e la frazione alta di Vignale. Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia (1861-1946) è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno. Con il Regio Decreto del 23 ottobre 1862, di Vittorio Emanuele II fu aggiunto l'appellativo "Picentino"[4]. Il territorio dei monti picentini è cosparso di chiese, conventi, basiliche e cappelline votive, testimonianza concreta della fede e della devozione che da sempre anima la gente del luogo. Nel 1929 vi fu aggregato il comune di Giffoni Sei Casali, che recuperò l'autonomia nel 1944[5]. SimboliLo stemma e il gonfalone del comune di San Cipriano Picentino sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 novembre 2009.[6] «Stemma interzato in palo: il primo e il terzo, di azzurro; il secondo, di verde, all'aquila con il volo abbassato, attraversante, d'oro, coronata con corona d'oro di cinque fioroni visibili, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro. Monumenti e luoghi d'interesseSocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[7] ReligioneLa maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico[8]; il comune appartiene all'arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno ed è suddiviso nelle seguenti parrocchie:
CulturaGeografia antropicaFrazioni
Infrastrutture e trasportiStrade
AmministrazioneSindaci
Gemellaggi
Altre informazioni amministrativeIl comune fa parte della Comunità montana Monti Picentini. Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Destra Sele. Per quel che riguarda la gestione dell'irrigazione e del miglioramento fondiario, l'ente competente è il Consorzio di bonifica in Destra del fiume Sele. Note
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Collegamenti esterni
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