Centro agricolo dell'alto Cilento, situato sul versante destro della media valle dell'Alento, su uno sprone del poggio sulla cui cima si erge il poderoso castello di Rocca Cilento. L'abitato presenta una tipica struttura allungata, chiamato dalla voce del popolo Rutino lungo e fino, in quanto l'asse di sviluppo è costituito dalla statale Tirrena.
La data di fondazione del paese non è nota. Il casale viene indicato per la prima volta col nome di Ruticinum (in locum Ruticini) in un documento del 954. In questo si parla della "Translatio" dei resti del corpo dell'apostolo San Matteo da Duoflumina (Casal Velino) a Caputaquis (Capaccio) e di qui a Salerno.
Dal 4 Maggio 1887, la frazione Rutino Scalo disponeva di una stazione ferroviaria, chiusa negli anni '90.
Monumenti e luoghi d'interesse
Palazzo Cuoco, di origine tardo-medievale, era un convento con numerosi affreschi situati sul piano rialzato, inesistenti dagli anni 50.
Palazzo Puca
Palazzo Melella
Palazzo Rinaldi - Moschillo
Palazzo Miglino
Palazzo Rotolo
Palazzo Magnoni
Palazzo Lombardi
Palazzo Colombaia della famiglia Cuoco
Chiesa di San Michele Arcangelo, di origine medievale, l'edificio ha subito una radicale trasformazione nel 1885. Vi sono conservate numerose statue del 600, una tela raffigurante Santa Lucia e in un locale di servizio è stato ricavato un museo parrocchiale.[4]
I primi tre cicli d'istruzione sono presenti nel territorio comunale.
Le Scuole Secondarie di Secondo Grado sono presenti ad Agropoli e Vallo della Lucania.
La festività più importante che si celebra durante l'anno è quella del protettore San Michele Arcangelo. La festività cade la seconda domenica di maggio ed è celebrata con un solenne rito religioso. La statua del santo viene portata in processione per le vie del paese e viene accompagnata dalle Associazioni Cattoliche, dalla Banda Musicale e da numerosissimi fedeli.
La processione è caratterizzata da due momenti salienti:
Il primo consiste in una breve sosta per assistere ai fuochi pirotecnici divenuti famosi per la durata e per la loro potente carica esplosiva che squarcia il cielo e fa tremare la terra: è uno spettacolo stravolgente ed emozionante.
La processione prosegue e arrivati in piazza i portatori adagiano su un tavolo la Statua di San Michele disponendola di fronte al palco, allestito per l'occasione, che funge da Inferno.
Il secondo momento consiste nella sacra rappresentazione della lotta tra l'Arcangelo San Michele e Lucifero
L'Angelo parte dalla loggia della casa canonica imbragato ad una carrucola che scorre su una corda. Viene fatto avanzare lentamente fino a posizionarsi di fronte al palco che rappresenta l'Inferno. Un assoluto silenzio è calato sulla piazza dove la gente si accalca per meglio godersi lo spettacolo.
L'Angelo inizia la prima parte del dramma lanciando un severo monito a Lucifero per essersi ribellato a Dio e gli annuncia che questa sua disobbedienza gli sarebbe costata molto cara.
Lucifero si dichiara pronto alla battaglia e sfida l'Angelo. Con questa intesa termina la prima parte del dramma. L'Angelo accompagnato da scrosci di applausi raggiunge il lato opposto della piazza mentre la Statua del "Principe degli Angeli", in processione, percorre il lato opposto del paese (contrada Serra).
Al ritorno della processione, giunti di nuovo in piazza, l'Angelo, munito di scudo e spada, ritorna in scena ed affronta l'acerrimo nemico Lucifero. Lo scontro incomincia e, dopo un simbolico duello, l'angelo sconfigge il diavolo facendolo stramazzare al suolo. Umiliato e confuso Lucifero si dichiara sconfitto e si rifugia nell'inferno. L'Angelo nel riprendere il volo di ritorno canta un inno di lode al cielo. La manifestazione si conclude riportando la statua nella parrocchia.
Origine del volo dell'Angelo
Non si conosce con precisione la prima volta che è stata rappresentata la lotta del bene contro il male, il più datato documento ufficiale che parla di tale rappresentazione è datato 1866, esso è conservato nell'Archivio Storico Parrocchiale, vi è elencato al suo interno alcuni oggetti pertinenti al corredo indossato dagli attori nella sacra rappresentazione, quali: elmo, corazza, lancia, ecc.
Il dramma interpretato a Rutino è ispirato al Paradiso perduto, un poema epico in versi sciolti, pubblicato nel 1667, da John Milton (1608 – 1674), scrittore, statista e teologo inglese.
Da allora è cambiata solo la data, dall'8 maggio, che ricorda il giorno dell'apparizione di san Michele Arcangelo sul Monte Gargano, alla seconda domenica dello stesso mese, quindi in concomitanza alla festa della mamma.
Geografia antropica
Frazione di Rutino Scalo
Si propone di dividere questa pagina in due, creandone un'altra intitolata Rutino Scalo.
Rutino Scalo è l'unica frazione del comune, conta 45 abitanti.
La frazione si trova a 110 metri sul livello del mare e dista 3,98 chilometri in linea d'aria dal capoluogo. Il territorio è caratterizzato da una pendenza verso sud.
Storia
La frazione situata lungo la Ferrovia Tirrenica Meridionale si è sviluppata con la costruzione della Ferrovia iniziata intorno al 1880, la vecchia stazione ferroviaria fu inaugurata il 4 maggio 1887.Il borgo ha avuto un boom negli anni '60 con la costruzione del secondo binario ferroviario. In quegli anni c'erano: la scuola elementare, un emporio, un calzolaio, un sarto, un barbiere, la stazione ferroviaria e un dopolavoro ferroviario, la chiesa dedicata a Sant'Anna.
Tra queste infrastrutture è utilizzata oggi solo la chiesa.
Negli anni '90 la stazione ferroviaria viene declassata a posto di movimento.
Trasporti
Dopo la chiusura della stazione, dal punto di vista dei trasporti pubblici, la frazione è servita dalla linea degli autobus Lettieri che serve la tratta Salerno-Vallo della Lucania; autobus che passa sulla vicina Strada Statale 18.
Festa patronale
La santa patrona della frazione è Sant'Anna, che viene festeggiata, con una festa patronale, la domenica successiva al 26 luglio.[6]
Economia
Nel territorio di Rutino si producono olive, uva da vino, fichi e cereali di vario genere. Sono inoltre estesi i pascoli, le zone agricole e i boschi.
Infrastrutture e trasporti
Ferrovie
La frazione Rutino Scalo era dotata di una stazione ferroviaria chiusa nel 1996.[7]