La Bagne, Barral, Barrier, Bénaz, Bonella, Borettaz, Bovet, La Cerise, Chamen, Champlan, Chanté, Chérémoz, Chez le Rû, Ciel-bleu, Clair, Clérod, La Cort, Crétaz, La Cure de Chevrot, Eaux-froides, Échandail, Étrepiou, Favret, Les Fleurs, La Fontaine, Gerdaz, La Giradaz, Gorret, Grand-Cerise, Impérial, Jacquin, Letey, Leysettaz, La Magdeleine, Moline, Naudin, La Palud, Pâquier, Perriail, Pila, Pilet, La Piscine, Plattaz, Plein Soleil, Rémaz, La Roche, Ronc, Surpillod, Taxel (chef-lieu), Tour de Ville, Vignettaz, Vilvoir, Viseran
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 7 aprile 1994.[8]
«Partito semitroncato: il primo, troncato di nero e di azzurro, al leone troncato d'oro e di argento, linguato, armato, immaschito di rosso, attraversante; il secondo, d'oro, alle due croci latine, di nero, ordinate in fascia, ciascuna cimata dal gallo, dello stesso; il terzo, d'argento, alla croce latina, di rosso, cimata dal gallo, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il leone è ripreso dagli stemmi delle due famiglie che nel Medioevo condivisero la giurisdizione sul territorio di Gressan: i De La Tour (di nero, al leone d'oro, armato, linguato e immaschito di rosso) e i Du Ru, o De Rivo (d'azzurro, al leone d'argento, armato, linguato e immaschito di rosso).[9] Le croci sono quelle poste sui campanili valdostani, sormontate dal gallo simbolo di vigilanza e simboleggiano le tre antiche parrocchie: Saint-Jean de Chevrot e La Magdeleine (oggi soppresse, rappresentate dalle croci nere) e Saint-Etienne de Gressan (la croce rossa). La scelta degli smalti (rosso e nero, oro e argento) fa riferimento anche ad altre importanti famiglie locali: d'Aymavilles (d'oro, al leone di nero, armato e linguato di rosso), de Courmayeur (partito d'oro e d'argento, al leone di nero, linguato di rosso, attraversante sulla partizione) e Challant (d'argento; al capo di rosso; alla banda di nero, attraversante sul tutto).[10]
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di nero.
La parrocchiale di Gressan, che venne edificata tra il 1871 e il 1879 riutilizzando le pietre del rudere del castello De Graciano (o casaforte dei Gressan), oggi non più visibile. Il cui campanile poggia ancora sulle fondamenta del castello medievale;
Cappella di Barrier;
Cappella di Charémoz;
Cappella Plan-David;
Cappella di Moline;
Cappella di Gorret;
Cappella di Colombier;
Oratorio Chapallin.
Architetture militari
In località La Bagne, Torre di Sant'Anselmo o Casaforte di La Bagne (della famiglia De Balnea, e successivamente residenza estiva della famiglia Anselmo (secondo lo storico valdostano Jean-Baptiste de Tillier);
In località Chez-Le-Ru si trovano i resti della casaforte dei Du Ru (fondamenta e cantine) risalenti al XIV secolo, per un certo periodo adibito a municipio.
casaforte dei Gressan, scomparsa
casa signorile medievale fortificata in località Chevrot
La torre o casaforte dei La Cour si trova nei pressi del presbiterio di Gressan. Eretta nel XIV secolo, già di proprietà dei Signori di Gressan, fu acquistata nel 1462 dal nobile Pietro Dubois. Appartenne in seguito alla parrocchia. In parte divelta, fu utilizzata per la costruzione del campanile della nuova chiesa parrocchiale di Gressan. La parte orientale della casa-forte, parzialmente conservatasi, è stata integrata a un'abitazione privata.[11][12]
Come in tutta la Valle d'Aosta, a Gressan sono presenti numerosi percorsi escursionistici di difficoltà variabile. Nella località sciistica di Pila si possono di praticare gli sport invernali.
La squadra calcistica di riferimento è l'Aygreville che milita nel campionato di eccellenza ed è frutto della fusione, come indica il nome, di tre società rappresentanti Aymavilles, Gressan e Villeneuve;[17].
Un'area verde ricreativo-sportiva, denominata Bel air, è situata nella località Les Îles, con una zona per gli sport tradizionali, una pista circolare asfaltata, un campo da calcio, una struttura polivalente per i giochi tradizionali e altre strutture sportive private.
Energia
Nell'area del Bel air, nella località Les Îles, è installata una micro turbina eolica per la generazione di energia pulita[18].
Note
^Joseph-Gabriel Rivolin, Les noms des familles valdôtaines, in Le Messager valdôtain - almanach illustré, Typographie valdôtaine, Aosta.
^abDato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2022
^Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN978-88-7032-878-3.
^ASD Aygreville Calcio, su ASD Aygreville Calcio, 3 maggio 2024. URL consultato il 25 agosto 2024.