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Lodrino

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Lodrino (disambigua).
Lodrino
comune
Lodrino – Stemma
Lodrino – Bandiera
Lodrino – Veduta
Lodrino – Veduta
Panorama di Lodrino
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoBruno Bettinsoli (lista civica Per Lodrino) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°43′N 10°17′E
Altitudine725 m s.l.m.
Superficie16,5 km²
Abitanti1 618[1] (31-5-2024)
Densità98,06 ab./km²
FrazioniInvico
Comuni confinantiCasto, Marcheno, Marmentino, Pertica Alta, Tavernole sul Mella
Altre informazioni
Cod. postale25060
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017090
Cod. catastaleE652
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 233 GG[3]
Nome abitantiLodrinesi
PatronoSan Vigilio
Giorno festivo26 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lodrino
Lodrino
Lodrino – Mappa
Lodrino – Mappa
Posizione del comune di Lodrino nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Lodrino (Ludrì in dialetto bresciano[4]) è un comune italiano di 1 618 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia, situato su un valico tra la Val Trompia e la Valle Sabbia, ma afferente alla prima. Il comune ha una frazione denominata Invico.

Geografia fisica

Lodrino dista circa 30 km da Brescia. Dal paese si gode una bellissima visuale sulla vallata, sul monte Guglielmo e sulla sovrastante rocciosa montagna che richiama le più note catene dolomitiche: al tramonto è suggestivo vedere il monte Palo (m 1461) infuocarsi di un rosso acceso. È un sollievo dalla calura estiva poter trascorrere alcune ore passeggiando nella Pineta (attrezzata dagli alpini con panche e tavoli per il giusto riposo) oppure camminare su un sentiero di modesta pendenza che dal paese porta al santuario di Santa Croce.

La posizione centrale di Lodrino rispetto ai laghi di Garda, Iseo ed Idro ne ha fatto località privilegiata di transito anche per i turisti italiani e stranieri.

Il territorio su cui sorge l'abitato di Lodrino è quello della valle dei torrenti Re e Lembrio. Anche il paesaggio naturale si rivela per certi versi difforme da quello a cui ci ha abituati la Valle Trompia, e da taluni è stato accostato a quello delle Dolomiti. Il paragone, per quanto possa apparire azzardato, trova una sua motivazione non solo nel panorama maestoso e scosceso che le pareti rocciose offrono, ma anche nella loro composizione mineraria e nella loro storia geologica. Sembra infatti che questa valle laterale, orientata in direzione Ovest Est, sia geologicamente più antica rispetto al resto della Valle Trompia, e composta della stessa dolomia di cui sono costituite le più famose Dolomiti. Il nucleo abitato principale, a differenza della maggior parte dei centri valtriumplini, non sorge sul fondovalle ma sulle pareti più soleggiate, e questo ne condiziona la struttura più decentrata e sparsa e la maggior luminosità degli spazi, che fanno di Lodrino una meta ideale per un turismo all'insegna dello svago e del relax.

Origini del nome

In merito al nome del luogo vi sono almeno un paio di opinioni, una più recente dell'altra e dunque basata su studi che possono contare su una letteratura più vasta e approfondita. La prima fu avanzata nel 1931 da Dante Olivieri che ipotizzò una non precisata origine preromana[5], mentre la seconda è di Ottavio Lurati (2004) che riconduce il toponimo ad una forma latinizzata, diminutiva e con aferesi dell'antico alto tedesco (e verosimilmente del longobardo) alōd: proprietà libera da vincoli feudali' (alōd > lat. medievale alodium > *alodino > *alodrino con epentesi di /r/ > Lodrino con aferesi di /a/)[6].

Potrebbe derivare anche da Ledrinum (comune vicentino a nome Lerino), Ledro, idro/Idro, quindi idronimo grecoide, indicante pozza paludosa, derivato da un piano argilloso di deposito del torrentello o sorgente. A Ledro c'erano le palafitte.

Storia

Notizie storiche riguardanti il territorio dell'attuale Comune di Lodrino attestano la proprietà del Monastero benedettino di Bobbio (attuale provincia di Piacenza) sulle terre e sugli abitanti fin dall'età romano- barbarica. Successivamente, in età longobarda, si accrebbe il potere del monastero bresciano di S. Salvatore, fondato da Ansa, moglie dell'ultimo re longobardo Desiderio, e di cui fu prima badessa Asberga (o Anselperga), figlia del re e sorella di Ermengarda, prima moglie di Carlo Magno.

È verosimile quindi che in questo periodo le terre in questione passassero sotto il controllo del più vicino monastero bresciano. La prima menzione del comune risale all'estimo visconteo del 1385, chiamato "Comune de Ludrino", che lo include nella ‘Quadra di Valle Trompia’,[7] nucleo di aggregazione sovraterritoriale che permarrà anche durante la dominazione veneziana.

In questi anni le fortune del paese sono legate a quelle della sua famiglia egemone, i Morandi (in dialetto Morandù), che aveva interessi economici nell'estrazione del ferro a Bovegno e Collio, ma anche nella sua lavorazione in loco e nel commercio con la Valle Sabbia. Di questo primato familiare restano le monumentali abitazioni, oltreché menzioni di sindaci e parroci della famiglia. Carestie, pestilenze, e soprattutto ripetute alluvioni segneranno a partire dal '600 la crisi dell'economia del paese, e determineranno un cospicuo flusso migratorio della popolazione verso la Svizzera.

Nell'ultimo secolo la tendenza si è fortunatamente invertita, e Lodrino, accanto alle tradizionali attività pastorali e artigianali, ha riscoperto anche la sua vocazione al turismo di relax e ha visto crescere il numero delle seconde case sul suo territorio.

Il Medioevo

Nell'ambito delle operazioni di esproprio compiute dal comune di Brescia nel 1239 per l'ampliamento delle mura era stata requisita anche una consistente porzione di area agli eredi di domini Lanfranci de Lodrino[8][9], signori di Lodrino che possedevano ampie proprietà a Brescia nella zona dei Campi Bassi. Costruita la loro signoria territoriale nel cuore della valle, partendo con ogni probabilità dall'omonima località, possiamo ben ipotizzare che fosse proprio in questa loro collocazione la ragione di un dominatus che si era affermato a tal punto da consentire ai più intraprendenti dei suoi membri di acquisire proprietà in città e di giocarvi anche un ruolo politico di prestigio nella prima metà del XIII secolo.[10] Johannes e Lanfrancus de Lodrino compaiono nell'elenco di coloro che sono chiamati nel 1219 a giurare i patti tra il comune di Brescia e di Bergamo, con i quali si sarebbe dovuto concludere l'annosa vertenza tra le due città in merito al possesso del castello di Volpino.[9] Raymundus de Lodrino interviene nel 1254 a Mosio con altri quindici rappresentanti del comune di Brescia al seguito del podestà cittadino Bonifacio Castellani di Bologna alla sottoscrizione degli atti di divisione dei confini tra i territori di Brescia e di Mantova.[9]

Viene nominato nello statuto del Comune di Brescia del 1429 come Lodrinum.[11]

Il Cinquecento

Nel 1511 viene redatto l'inventario della chiesa di S. Vigilio di Lodrino, richiesto dall'arciprete di Inzino don Pietro Malatesta, questo è considerato l'atto che precede l'imminente separazione della cappella di S. Vigilio dalla pieve matrice di S. Giorgio di Inzino; il primo rettore noto di Lodrino è don Antonio de Gerbis, citato nel 1531.[12]

Il 26 aprile 1521 Costantino Fabri rinuncia alla chiesa rurale di S.Sebastiano di Lodrino, assegnata al chierico bresciano Durante Duranti (che sarà vescovo di Brescia dal 1551 al 1558); si tratta della più antica citazione dell'oratorio quattrocentesco eretto nella frazione di Invico, citato come chiesa di S.Rocco nel 1534.[13]

Dal 1555 al 1564 da Lodrino viene fornito tutto il ferro utilizzato per la cupola della Loggia di Brescia.[14]

Essendo tempi di penuria e di fame, la confraternita del SS. Sacramento di Lodrino il 21 marzo 1597 compra dei beni dagli eredi di Francesco di Selle in Previo, località lodrinese.[15]

Il Seicento

Il Podestà di Brescia Giovanni Da Lezze,[16] nel 1610, descrive Cimmo, Lodrino e Marcheno, caratterizzati dalle loro fucine dove si fabbricano verzelle e chiodarie o, con quella che si chiamerebbe una diversificazione, folli per la produzione di panni.[17]

Nel 1625 don Bernardino Macario, in visita a Lodrino al posto del vescovo, rivela come "si suonino le campane per scacciare le tempeste"[18]

La peste arriva a Lodrino nel Giugno del 1630, avendo come portatore del contagio ser Tomaso Bonusi soldato a Brescia, morto dopo tre giorni in un suo fienile.[19] La vicinia del paese (come molte altre comunità) ha un'idea chiara sul motivo della peste, ritenendo "sia veramente da credere che sia flagellum dei".[20] Tra i rimedi proposti, anche per il nuovo focolaio del 1639, spicca quello richiesto dal sindaco della Comunità di Valtrompia Orazio Lorandi: applicare la segregazione dei contagiati dai sani, "esortati gli amministratori dei comuni ad usare tutta la massima diligenza possibile e deposti tutti gli umani rispetti". Quasi subito erano infatti stati stabiliti terreni e locali lontano dal paese dove ricoverare i malati, i cosiddetti "lazzaretti"; in alternativa c'era una specie di arresto domiciliare, applicato nei casi di dubbio contagio. Qualcuno aveva proposto anche il cordone sanitario, un isolamento totale dei paesi ma, come realisticamente considerarono gli abitanti di Lodrino in un'assemblea pubblica "non è possibile si per certi interessi et traffichi de molti come per il bisogno di alcuni di provvedersi de biave et altre cose necessarie". Colpisce inoltre, a dispetto dei toni apocalittici di predicatori e di una certa parte dell'opinione pubblica, lo sforzo delle autorità di mantenere un certo ordine, imponendo a dei funzionari di verificare giornalmente lo stato di salute dei concittadini così anche come di venire in soccorso di tutti, non preoccupandosi di chi avrebbe pagato queste spese, ma attingendo direttamente ai fondi pubblici.[21]

A seguito dell'ondata di criminalità, che interessò tutta la Valtrompia nel corso del '600, a Lodrino la vicinia elegge, nel 1649, due caporali che "radunino tutti gli uomini abili alle armi e, fatta suonare la campana, battano il territorio alla ricerca di banditi, malviventi o vagabondi o altri vaganti".[22]

Il Settecento

Nel 1764 e nel 1775 si verificano in Valtrompia due carestie, precedute da un'epidemia di malattie contagiose nel 1761 e nel 1762.[23]

Nel 1797, dopo l'arrivo a Brescia delle truppe napoleoniche e l'instaurazione della Repubblica bresciana a discapito del governo veneto, Giacomo Morandi da Lodrino, sindaco della Valle Trompia, si rifugia in Valle Sabbia e spinge per far maturare un'alleanza con i Valsabbini in funzione antirivoluzionaria. L'armata valtrumplina viene però sconfitta dai francesi a Carcina ed il quartier generale dei Valtrumplini si sposta a Marcheno, da dove Morandi scrive una lettera allo stato maggiore francese per chiedere una tregua. Il 12 aprile il generale francese Crouchet firma con Morandi un armistizio che durerà fino al 21 aprile. Morandi nel frattempo progetta un'azione sulla cittadina e, per non rischiare, chiede rinforzi. L'armata fedele a San Marco riconquista Gardone ma verrà nuovamente sconfitta a Brozzo. Morandi si arrende.[24]

L'Ottocento

Nel 1834 a Lodrino si mette in rilievo come esiste una quantità di fanciulle che abbisognano estremamente d'istruzione e disciplina secondo pur anche il voto di tutta la popolazione.[25]

Durante l'insurrezione anti-austriaca del 1848, via Lodrino e quindi Val Sabbia, grazie al parroco e al comitato insurrezionale, saranno diversi i giovani renitenti alla leva austriaca a fuggire verso la Svizzera. Il Feldmaresciallo Radetzky, consapevole della cosa, fa divulgare un manifesto, con obbligo di lettura in chiesa, in cui si minaccia la legge marziale per quanti hanno disertato, imponendo anche una contribuzione di guerra ovvero una multa espiatoria. Tra i disertori ricercati spiccano anche i nomi di possidenti come Antonio Morandi di Lodrino.[26]

Agostino Arici, oltre ad essere figlio del celebre poeta e professore Cesare è fino al 1848 lo stimato medico condotto a Lodrino, la terra dei suoi antenati. Partecipa agli eventi del 1848, alle Dieci giornate del 1849 nel comitato insurrezionale e proprio per questo, dopo la sconfitta degli insorti bresciani, deve fuggire in Svizzera. Al ritorno qualcosa cambia. Paura di ritorsioni? L'invito di Gaetano Baroffio, suo compagno di università, ligio funzionario austriaco? Arici si mette al servizio dell'Austria come confidente o, se si preferisce, come si diceva all'epoca, austriacante. Mantiene corrispondenze con gli esuli bresciani in Piemonte e Svizzera ma per permettere di rintracciarne i passi all'estero e, nel 1853, con le sue relazioni fa arrestare il mazziniano Ambrogio Ronchi, salito in valle a fare proseliti. Aveva visto giusto dunque il comando militare nello scegliere il medico di un paese strategico come Lodrino. Nel 1850 il comando non a caso aveva anche studiato l'istituzione di una caserma militare, proprio in questo paese via di comunicazione tra le valli Trompia e Sabbia, via scelta da chi disertava dai reparti in Tirolo per poi andare in Svizzera o per introdurre da qui opuscoli considerati sovversivi o rivoluzionari. Quanto all'Arici si sarebbe comunque impegnato validamente come medico nel colera del 1855 a Lodrino e, per fortuna sua, sarebbe morto nel 1857, chiudendo gli occhi ancora in una Brescia in cui sventolava L'Aquila austriaca.[27]

Dal 29 Giugno 1871 al Settembre 1873[28] operò in paese Sant' Arcangelo Tadini, presbitero e fondatore delle Suore Operaie, canonizzato da Papa Benedetto XVI. Il Tadini fu nominato come cappellano e maestro alla scuola comunale.

Nel 1888 sorge la prima latteria sociale a Lodrino.[29]

Il Novecento

Tra il 1892 ed il 1922 emigrano negli Stati Uniti da Lodrino 17 persone.[30]

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 aprile 1987.

«D'azzurro, alla chiesa di Santa Giulia, vista in prospettiva, con la facciata volta verso il fianco destro, munita di campanile unito alla chiesa sul lato del Vangelo, il tutto d'argento e murato di nero, sormontato dalla corona all'antica, di tre punte, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

È rappresentato il monastero di S. Giulia, mentre la corona d'oro ricorda che Lodrino fu feudo longobardo e le sue terre furono donate da re Desiderio al monastero di San Salvatore di Brescia.[31]

Il gonfalone è un drappo inquartato di azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

Facciata della Parrocchiale di San Vigilio
  • Chiesa di San Vigilio Martire. Le volte sono state affrescate dal pittore veronese Giorgio Anselmi con scene della sacra scrittura.[32] La pala dell'altare maggiore San Vigilio in gloria[33], di poco successiva al 1684, è del pittore milanese Giuseppe Nuvolone. Negli altari laterali, spicca la pala seicentesca della Vergine con il Bambino e i santi Antonio abate e Carlo del pittore Pietro Ricchi
  • Oratorio di San Rocco nella frazione di Invico
  • Santuario della Santa Croce del XVIII secolo, custodisce un'antica croce . Secondo la tradizione, la reliquia fu portata da un pellegrino di ritorno da Gerusalemme e posta al passo della Cucca; scomparsa fu ritrovata sul Monte Feifo, dove venne costruito il Santuario[34].
  • Parco degli Alpini in località Pineta. Alla cima di una imponente scalinata, delimitata da due cannoni (obici) da 100 mm, s'erge il Monumento agli Alpini delle Valli bresciane, inaugurato nel 1969 dal gen. Romolo Ragnoli e benedetto da padre Ottorino Marcolini. Nel parco ci sono la chiesetta (2008), affrescata da don Luigi Salvetti, e la sede del Gruppo Alpini.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[35]

Etnie e minoranze straniere

Gli stranieri residenti nel comune sono 136, ovvero l'8,12% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[36]:

  1. Albania: 37
  2. Senegal: 31
  3. Marocco: 21

Cultura

Biblioteca

Al primo piano del palazzo comunale, c'è la "Biblioteca ccomunale maestra Angelica Plebani Bettinsoli". La biblioteca afferisce alla Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese.

Scuole

Nel polo scolastico di via Paolo VI, intitolato a "Sant'Arcangelo Tadini" hanno sede la scuola primaria e secondaria inferiore -afferenti all'Istituto Comprensivo statale di Marcheno (BS)- e la scuola dell'infanzia paritaria "Tenente I.Prandini" ; nel centro multiservizi di piazza Europa, dal 2024, è aperto il micro-nido per i bambini dai 6 ai 36 mesi.

Banda Musicale "Santa Cecilia"

Il Corpo musicale autonomo è la più antica istituzione culturale del paese, fondata nel 1909 dall'arciprete don Zanetti che coinvolse i reduci dalla leva militare.[37]

Museo etnografico e casa contadina

Il museo etnografico. aperto nel 1997 nella frazione di Invico, raccoglie una poderosa collezione di utensili della civiltà montanara donati dalle famiglie del paese. L'allestimento descrive il taglio e la lavorazione della legna nei boschi, lo sfalcio dei pendi e dei pascoli,l'allevamento del bestiame, la lavorazione del latte e i mestieri del passato (calzolaio, falegname, medico, fabbro, arrotino, orologi da torre, carrettiere, la vecchia scuola, il mugnaio). Nelle adiacenze c'è l'antica "casa contadina",un edificio medioevale di recente ristrutturazione. Al suo interno, una presentazione multimediale illustra la lavorazione del latte per produrre burro e formaggio in Val Trompia[38]. Nel sito sono esposti utensili che erano usati quotidianamente dai contadini; una sezione è dedicata alle lavorazioni invernali, filatura e tessitura della lana e della canapa.

Cinema-Teatro "San Luigi"

Eretto nel 1949 come salone parrocchiale, oggi funziona come cinema e teatro. Il cinema San Luigi aderisce all'ACEC e è aperto da Ottobre a Aprile.

Geografia antropica

Frazioni

Invico

Invico[39] (I mìc in dialetto bresciano) è una frazione del comune bresciano di Lodrino posta a valle del centro, sul versante destro della valle del torrente Biogno. Per l'Olivieri il toponimo Invico rimanda a "in vicum", cioè nel borgo; per il Gnaga deriva da "imus vicus" , cioè il luogo in basso.

La località è di antica origine. L’abitato è attraversato dalla strada provinciale SP 19 Brozzo-Nozza. Al centro sorge la chiesa di San Rocco del XVIII, costruita in luogo di una precedente di cui è ancora visibile l'elegante campanile gotico[40], che spicca tra le case.

Nel vecchio edificio scolastico, dal 1997 è aperto il museo etnografico. Nel 2015 è stata ristrutturata un’antica casa contadina che accoglie un’esposizione multimediale sulla produzione del formaggio nell’alta Val Trompia.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Il territorio del comune è attraversato dalla SP III che collega Val Trompia e Valle Sabbia. La strada ha origine a Brozzo, dove si dirama dalla SP 345 delle Tre Valli e termina a Nozza, ove confluisce nella SP 237 del Caffaro.

Mobilità urbana

Il comune è servito dalla linea LN031 (Gardone Val Trompia - Lodrino - Vestone) del consorzio Trasporti Brescia Nord[41].

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1995 Achille Foccoli DC Sindaco [42][43]
1995 1999 Ruggero Rizzini Lista civica Sindaco [44]
1999 2009 Bruno Bettinsoli Lista civica Sindaco [45][46]
2009 2019 Iside Bettinsoli Lista civica Sindaco [47]
2019 in carica Bruno Bettinsoli Lista civica: Per Lodrino Sindaco [48]

Gemellaggi

Dal 1965 il comune è gemellato con Lodrino, ex comune svizzero ora frazione del comune di Riviera (Canton Ticino). Nel trentennale dell'avvenimento, Luglio del 1995, una delegazione svizzera fece visita a Lodrino accolta dal parroco don Sandro Gorni e dal sindaco dottor. Ruggero Rizzini.

Sport

Impianti sportivi

  • Centro sportivo comunale "Padre Remo Prandini", dotato di campo da calcio a 11 in manto sintetico con pista d'atletica e palazzetto dello sport polivalente.
  • Centro sportivo parrocchiale con campo da calcio a 7 in terra battuta e campo da tennis
  • Campo di tiro a volo Valle Duppo
  • Campo calcio a 5 ad Invico
  • "Percorso ridente-yoga della risata" in località Pineta
  • via Ferrata Caspai

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Giovan-battista Melchiori, Nomi de' paesi della provincia bresciana col corrispondente italiano, in Vocabolario bresciano-italiano, Brescia, Tipografia Franzoni e socio, 1817. URL consultato il 13 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  5. ^ D. Olivieri, Dizionario di toponomastica lombarda, I edizione 1931, II edizione 1961 e in questa cfr. p. 305..
  6. ^ O. Lurati, In Lombardia e in Ticino, Storia dei nomi di luogo, Firenze, Franco Cesati Editore, 2004, pp. 20 e 69.
  7. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 241.
  8. ^ Liber pohteris, n. 117.
  9. ^ a b c Il Medioevo, in Valtrompia nella storia, p. 98.
  10. ^ Il Medioevo, in Valtrompia nella storia, p. 88.
  11. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 242.
  12. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 161.
  13. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 163.
  14. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 178.
  15. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 201.
  16. ^ L'industria nella bassa valle: manifatture e cartiere, in Valtrompia. I luoghi e le industrie del Novecento, p. 118.
  17. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 245.
  18. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 254.
  19. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 249.
  20. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 250.
  21. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 251.
  22. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 253.
  23. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 284.
  24. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, pp. 287-288.
  25. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 316.
  26. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 304.
  27. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 305.
  28. ^ Fossati Luigi, Don Arcangelo Tadini e la sua opera sociale, a cura di Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth - Botticino (Brescia), Pavoniana, 1977, p. 30.
    «L'11 Novembre 1871 il consiglio comunale nominava cappellano e maestro comunale del Dosso il Tadini col solito onorario di 317£ quale cappellano e £300 quale maestro. Nell'anno 1871-72 fece scuola ai ragazzi della prima e seconda elementare. Iscritti 30, presenti all'esame 8, promossi 3, non promossi 5.»
  29. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 311.
  30. ^ Il Novecento, in Valtrompia nella storia, p. 335.
  31. ^ Claudio Cazzago, Lodrino - Stemma, su Valtrompia storica. URL consultato il 29 marzo 2024.
  32. ^ E.M.Guzzo, Lodrino in Valtrompia, in Sabatti e AAVV (a cura di), Giorgio Anselmi e gli affreschi della parrocchiale. La pittura e le arti minori delle chiese di Lodrino, Comune di Lodrino, 1987, p. 311 e ss..
  33. ^ Frangi Francesco, Dizionario biografico degli italiani, in volume 79, 2013.
  34. ^ Lodrino in Valtrompia, note storiche e patrimonio artistico, Comune di Lodrino (BS), 1987
  35. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  36. ^ Cittadini Stranieri. Popolazione residente e bilancio demografico al 31 dicembre 2018, su demo.istat.it, Istituto nazionale di statistica. URL consultato il 4 agosto 2019.
  37. ^ don Sandro Gorni e Parolini Sandro, Banda musicale "Santa Cecilia" di Lodrino, 1^ edizione 2001 2^ edizione ampliata 2009.
  38. ^ Valerio Gardoni, La casa del contadino della Val Trompia, su popolis.it, 9 novembre 2017. URL consultato l'11 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2019).
  39. ^ Sabatti e altri, Lodrino in Valtrompia, note storiche e patrimonio artistico, Comune di Lodrino, 1987.
  40. ^ Gorni don Sandro, Campanili e campane di Lodrino, Parrocchia San Vigilio di Lodrino, Novembre 1994.
  41. ^ MUOVERSI IN LOMBARDIA - orario on-line dei trasporti pubblici, su muoversi.regione.lombardia.it, Regione Lombardia. URL consultato il 10 novembre 2019.
  42. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  43. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  44. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  45. ^ Ministero dell'Interno, Elezioni amministrative 13 giugno 1999 - Comune di Lodrino, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  46. ^ Ministero dell'Interno, Elezioni amministrative 12 giugno 2004 - Comune di Lodrino, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  47. ^ Ministero dell'Interno, Elezioni amministrative 7 giugno 2009 - Comune di Lodrino, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  48. ^ Ministero dell'Interno, Europee, Regionali e Comunali del 26 maggio 2019 - Comune di Lodrino, su elezioni.interno.gov.it. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2019).

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LG Household & Health Care Ltd.Nama asli주식회사 LG생활건강Nama latinJusikhoesa LG (El-Ji) SaenghwalgeongangJenisPublikKode emitenKRX: 051900IndustriBarang konsumenPendahuluLG ChemDidirikanApril 2001; 22 tahun lalu (2001-04)KantorpusatSeoul, Korea SelatanWilayah operasiSeluruh duniaTokohkunciSuk Y. Cha (Wakil Chairman dan CEO)ProdukKosmetik, Barang Rumah Tangga, MinumanPendapatanKRW 4.677 milyar (2014)[1]Laba operasiKRW 511 milyar (2014)[1]Laba bersihKRW 355 mily…

Hairul AzreenHairul di studio MeleTOP pada Januari 2015.LahirHairul Azreen bin Idris23 April 1988 (umur 35)Serdang, Selangor, MalaysiaPekerjaanAktor, pemeran pengganti, model, sutradara, produserTahun aktif2008–2023Tinggi178 m (584 ft 0 in)Suami/istriHanis Zalikha ​(m. 2015)​Anak Yusuf Iskandar Alisa Aisyah Hairul Azreen Idris (lahir 23 April 1988) adalah aktor, pemeran pengganti, model dan sutradara pria Malaysia. Memulai karir di dunia en…

Millénaires : Ier millénaire • IIe millénaire • IIIe millénaire Siècles : XVe siècle • XVIe siècle • XVIIe siècle Décennies : 1500 • 1510 • 1520 • 1530 • 1540 1550 • 1560 • 1570 • 1580 • 1590 Années : 1501 • 1502 • 1503 • 1504 • 15051506 • 1507 • 1508 • 1509 • 1510 1511 • 1512 • 1513 • 1514 • 15151516 • 1517 • 1518 • 1519 • 1520 1521 • 1522 • 1523 • 1524 • 15251526 • 1527 • 1528 …

منتخب اليابان لدوري الرغبي بلد الرياضة اليابان  الموقع الرسمي الموقع الرسمي  أكبر فوز أكبر خسارة تعديل مصدري - تعديل   منتخب اليابان الوطني لدوري الرغبي (باليابانية: ラグビーリーグ日本代表) هو ممثل اليابان الرسمي في المنافسات الدولية في دوري الرغبي .[1][2][3] تشك…

Firefly IATA ICAO Kode panggil FY FFM FIREFLY Didirikan2007PenghubungBandar Udara Sultan Abdul Aziz ShahPenghubung sekunderBandar Udara Internasional PenangAliansiMalaysia AirlinesArmada12Tujuan23SloganYour Community Airline(Maskapai Komunitas Anda)Kantor pusatGeorge Town, Penang, MalaysiaTokoh utamaDatuk Eddy LeongSitus webhttp://www.fireflyz.com.my/ FlyFirefly Sdn Bhd, beroperasi sebagai Firefly, adalah anak perusahaan maskapai penerbangan Malaysia Airlines yang didirikan pada tanggal 3 April …

Architectural order Illustration of the Composite order, made in 1695 and kept in Deutsche Fotothek The Composite order is a mixed order, combining the volutes of the Ionic order capital with the acanthus leaves of the Corinthian order.[1] In many versions the composite order volutes are larger, however, and there is generally some ornament placed centrally between the volutes. The column of the composite order is typically ten diameters high, though as with all the orders these details …

Chemical transfer pathway between Earth's biological and non-biological parts Part of a series onBiogeochemical cycles Water cycle Water cycle deep water cycle Carbon cycle Global atmospheric terrestrial oceanic Sequestration carbon sink deep carbon cycle soil carbon mycorrhizal fungi Boreal forests Nutrient cycle Hydrogen cycle Nitrogen cycle human impact nitrification nitrogen and lichens fixation assimilation Oxygen cycle Phosphorus cycle assimilation Sulfur cycle assimilation Rock cycle Calc…

Economic demand that exceeds supply Unemployed men queue outside a depression soup kitchen in United States during the Great Depression. A 2014 image of product shortages in Venezuela In economics, a shortage or excess demand is a situation in which the demand for a product or service exceeds its supply in a market. It is the opposite of an excess supply (surplus). Definitions In a perfect market (one that matches a simple microeconomic model), an excess of demand will prompt sellers to increase…

1953 film by Fred F. Sears This article includes a list of references, related reading, or external links, but its sources remain unclear because it lacks inline citations. Please help improve this article by introducing more precise citations. (December 2018) (Learn how and when to remove this message) The 49th ManTheatrical posterDirected byFred F. SearsScreenplay byHarry EssexBased onIvan TorsProduced bySam KatzmanStarringJohn IrelandRichard DenningNarrated byGerald MohrCinematographyLester W…

Para otros usos de este término, véase Sicilia (provincia romana). «Siciliana» redirige aquí. Para la apertura de ajedrez, véase Defensa siciliana. «Siciliana» redirige aquí. Para la danza, véase Siciliana (danza). SiciliaSəcəlia Región con estatuto especial BanderaEscudo Coordenadas 37°36′00″N 14°00′55″E / 37.599958333333, 14.015377777778Capital PalermoIdioma oficial italiano y sicilianoEntidad Región con estatuto especial • País Italia • Z…

Merging galaxies in the constellation Centaurus NGC 5090 and NGC 5091NGC 5091 (left) and NGC 5090 (right)Observation data (J2000 epoch)ConstellationCentaurusRight ascension5090: 13h 21m 12.8s5091: 13h 21m 17.7sDeclination5090: −43° 42′ 16.4″5091: −43° 43′ 10.8″Redshift5090: 0.01141±0.000075091: 0.01177±0.00048Heliocentric radial velocity5090: 3,420.93±20.985091: 3,528.86±145.10Distance5090: 50.37 ± 3.55 Mpc   …

Sceaux 行政国 フランス地域圏 (Région) イル=ド=フランス地域圏県 (département) オー=ド=セーヌ県郡 (arrondissement) アントニー郡小郡 (canton) 小郡庁所在地INSEEコード 92071郵便番号 92330市長(任期) フィリップ・ローラン(2008年-2014年)自治体間連合 (fr) メトロポール・デュ・グラン・パリ人口動態人口 19,679人(2007年)人口密度 5466人/km2住民の呼称 Scéens地理座標 北緯48度46…

Индиана Джонс: В поисках утраченного ковчегаангл. Raiders of the Lost Ark Жанр приключенческий боевик Режиссёр Стивен Спилберг Продюсер Фрэнк Маршалл Авторысценария Сюжет:Джордж ЛукасФилип КауфманСценарий:Лоуренс Кэздан В главныхролях Харрисон Форд Карен Аллен Оператор Ду…

История Канады — история страны, которая занимает северную часть североамериканского континента[1]. Первоначально страна была населена автохтонным населением, затем Канада благодаря иммиграции из Европы превратилась в официально двуязычную федерацию, мирным пут…

Species of bird Not to be confused with Blue Magpie (ship). Red-billed blue magpie Near Shek Kwu Lung, Hong Kong Conservation status Least Concern  (IUCN 3.1)[1] Scientific classification Domain: Eukaryota Kingdom: Animalia Phylum: Chordata Class: Aves Order: Passeriformes Family: Corvidae Genus: Urocissa Species: U. erythroryncha Binomial name Urocissa erythroryncha(Boddaert, 1783) The red-billed blue magpie (Urocissa erythroryncha) is a species of bird in the crow family, Cor…

Set of trading cards Yankee Stadium LegacyTypeTrading cardsCompanyUpper DeckCountryUnited StatesAvailability2008–2008FeaturesNew York Yankees players Sports events at Yankee Stadium The Yankee Stadium Legacy set is a 6,752-card[1] compilation chronicling every single game the New York Yankees ever played at the original Yankee Stadium since April 18, 1923. The card set was manufactured by Upper Deck and made its official debut by being randomly inserted into packs of Upper Deck’s 200…

Ne doit pas être confondu avec Bataille de procurations. Bombardement aérien de Barcelone, le 17 mars 1938, par l'aviation italienne. Une guerre par procuration est un conflit dans lequel au minimum deux États ou puissances, s'affrontent indirectement par l'intermédiaire d'autres acteurs (États, groupes armés, mercenaires…) qu'ils soutiennent par différents moyens (économiques, armements, matériels…). La formule en anglais war by proxy a été créée par Zbigniew Brzeziński, conse…

Pagoda Doi Inthaon Doi Inthanon merupakan tempat tertinggi di Thailand yang memiliki ketinggian sekitar 2.565 – 3341 meter di atas laut. Berlokasi di Chiang Mai di bagian Utara Thailand. Doi Inthanon merupakan taman nasional terpopuler di Negeri Gajah Putih. Taman ini luasnya 482 kilometer persegi. Doi Inthanon merupakan taman nasional yang memiliki banyak tempat cantik dan bersejarah, antara lain Royal Agricultural Station,Ban Mae Klang Luang, dan Wachirathan Waterfall.Doi Inthanon merupakan …

Election for the governorship of the U.S. state of Tennessee For related races, see 1904 United States gubernatorial elections. 1904 Tennessee gubernatorial election ← 1902 November 8, 1904 1906 →   Nominee James B. Frazier Jessie M. Littleton Party Democratic Republican Popular vote 131,503 103,409 Percentage 55.72% 43.81% Governor before election James B. Frazier Democratic Elected Governor James B. Frazier Democratic Elections in Tennessee Federal government U.…

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