Presidenza di Bill Clinton
La presidenza di Bill Clinton ha inizio il 20 gennaio del 1993 a mezzogiorno con la cerimonia d'inaugurazione e relativo insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America, per poi terminare dopo due mandati consecutivi il 20 gennaio del 2001. Bill Clinton, il 42° presidente degli Stati Uniti d'America ed esponente del Partito Democratico (era Governatore dell'Arkansas), entrò in carica a seguito della vittoria decisiva contro il candidato del Partito Repubblicano e presidente uscente George H. W. Bush alle elezioni presidenziali del 1992. Quattro anni dopo, alle elezioni presidenziali del 1996, fu riconfermato contro l'avversario repubblicano Bob Dole. Gli è succeduto il repubblicano George W. Bush il quale ha vinto le elezioni presidenziali del 2000 battendo il vicepresidente uscente Al Gore. Gli Stati Uniti conobbero un lungo periodo di prosperità economica durante la presidenza di Clinton. Elezioni presidenziali del 1992In occasione delle elezioni presidenziali del 1992, Bill Clinton decise di candidarsi alle primarie democratiche. Bill Clinton era considerato un potenziale candidato alla presidenza perché era un popolare governatore democratico di uno stato che aveva votato per i repubblicani in quattro delle precedenti cinque elezioni presidenziali. Nel corso delle primarie del Partito Democratico del 1992 si trovò ad affrontare vari candidati: il governatore della California Jerry Brown, il senatore Paul Tsongas, il senatore del Nebraska Bob Kerrey e il senatore dell'Iowa Tom Harkin. Durante la campagna presidenziale, Clinton tornò in Arkansas per assistere all'esecuzione di Ricky Ray Rector. Dopo aver ucciso un poliziotto e un passante, Rector si era sparato alla testa, di fatto lobotomizzandosi: secondo la legge federale e la legge dell'Arkansas, non è possibile giustiziare un condannato che sia menomato mentale. La corte però, non era d'accordo nel classificarlo come mentalmente menomato e permise quindi l'esecuzione. Il New York Times sostenne che il ritorno di Clinton in Arkansas per l'esecuzione fosse una mossa politica per evitare di essere accusato di essere "troppo morbido con la criminalità". L'allora Presidente George H. W. Bush era ritenuto il favorito per le elezioni e durante la Guerra del Golfo aveva goduto di circa l'80% dei consensi. Tuttavia, nonostante in campagna elettorale avesse ripetutamente promesso di non farlo, approvò un aumento delle tasse in seguito ad un accordo con i democratici per ridurre il deficit. La promessa disattesa provocò un grande malcontento e Clinton lo sfruttò in campagna elettorale condannando ripetutamente Bush per aver fatto promesse che non poteva mantenere. Clinton vinse le elezioni con il 43% dei voti, sconfiggendo il Presidente uscente e candidato repubblicano Bush (fermo al 37% dei consensi) e il miliardario populista Ross Perot (19% dei voti), che si candidò come indipendente: una parte significativa del successo di Clinton fu dovuta al rapido declino di Bush nell'opinione pubblica. L'elezione di Clinton mise fine a 12 anni di presidenza repubblicana: le elezioni diedero ai democratici il pieno controllo anche del Congresso. Gabinetto ministerialePrincipali atti e politicheNomine giuridiche
Maggiori azioni e atti legislativiAzioni di politica economica e finanziaria
Altre azioni di politica interna
Azioni di politica estera
Presidenza (1993-2001)Durante la sua presidenza, Clinton ha promosso una grande varietà di leggi e programmi. Clinton ha presieduto al più lungo periodo di pace militare ed espansione economica della storia americana. Primo mandato (1993-1997)(EN)
«Our democracy must be not only the envy of the world but the engine of our own renewal. There is nothing wrong with America that cannot be cured by what is right with America.» (IT)
«La nostra democrazia non deve soltanto essere l'invidia del mondo intero, ma anche il motore del nostro rinnovamento. Non c'è nulla di sbagliato in America che non possa essere corretto da cosa è giusto in America.» Clinton si è insediato ufficialmente come 42º Presidente degli Stati Uniti d'America il 20 gennaio 1993 a mezzogiorno. Poco dopo essere entrato in carica, il 5 febbraio, Clinton ha firmato il Family and Medical Leave Act, che obbligò gli imprenditori a concedere agli impiegati l'aspettativa non retribuita per gravidanza o problemi medici. La legge ottenne un consenso bipartisan, e fu accolta molto positivamente dall'opinione pubblica. Il 15 febbraio 1993, Clinton ha tenuto il primo discorso alla nazione, annunciando il suo piano di alzare le tasse per coprire il deficit federale. Due giorni dopo, in un discorso al Congresso in seduta comune trasmesso via televisione a tutta la nazione, Clinton svelò dettagliatamente il suo piano economico, che si concentrava più nel ridurre il deficit che nel ridurre le tasse nella classe media, come aveva invece promesso in campagna elettorale.[59] I suoi consiglieri fecero pressioni su di lui affinché alzasse le tasse, secondo la teoria per cui un minor deficit federale avrebbe ridotto i tassi d'interesse sui titoli di stato. Il 1º gennaio 1994, Clinton firmò il North American Free Trade Agreement. Durante il suo primo anno di mandato, Clinton aveva fortemente sostenuto in Senato l'approvazione del trattato, a cui si opposero prevalentemente alcune fazioni repubblicane, i Democratici protezionisti e i sostenitori di Ross Perot, suo rivale nelle primarie. La legge passò alla Camera dei Rappresentanti con 234 voti a favore e 200 contrari (132 Repubblicani e 102 Democratici votarono a favore; 156 Democratici, 43 Repubblicani, e 1 indipendente contro). Il 17 luglio 1996, Clinton ha rilasciato l'Ordine Esecutivo numero 13011 che ordinava ai direttori di tutte le agenzie federali di fare uso dell'informatica in modo tale da rendere le informazioni accessibili al pubblico. Politica esteraNel 1993 le forze armate statunitensi furono coinvolte nella Battaglia di Mogadiscio, a cui presero parte anche contingenti italiani. Durante le operazioni, due elicotteri americani furono abbattuti da colpi di RPG ai rotori di coda, intrappolando i soldati oltre le linee nemiche. La battaglia che ne seguì vide la morte di 18 soldati americani, 73 feriti, e un prigioniero (l'elicotterista del 160° SOAR Michael Durant). Il numero di vittime somale è dibattuto, ma sono stimate dalle varie fonti tra i 300 e i 700 morti e tra gli 800 e i 1500 feriti. Nel 1995 sotto l'Operazione Deliberate Force aerei NATO colpirono obiettivi in Bosnia per fermare gli attacchi nelle zone sicure ONU e per cercare di portare i militanti a un accordo di pace. Clinton fece schierare le forze statunitensi in Bosnia per sostenere il successivo Accordo di Dayton. Secondo mandato (1997-2001)Il suo secondo mandato iniziò ufficialmente il 20 gennaio 1997 a mezzogiorno con la cerimonia d'inaugurazione e relativo insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America. Questa è stata l'ultima inaugurazione presidenziale avvenuta nel XX secolo e la prima ad essere trasmessa in diretta streaming su Internet. Nel discorso sullo stato dell'Unione tenuto nel gennaio 1997, Clinton propose una nuova iniziativa per garantire l'assistenza sanitaria a cinque milioni di bambini che fino a quel momento ne erano privi. Politica esteraIn risposta agli attentati alle ambasciate statunitensi del 1998 condotti da al-Qaeda, che causarono la morte di 12 americani e 211 africani, Clinton ordinò un attacco missilistico su due obiettivi terroristici in Sudan e Afghanistan. Il primo era la Fabbrica farmaceutica di Al-Shifa, in cui si sospettava che Osama Bin Laden producesse armi chimiche. Il secondo erano dei campi di addestramento per terroristi.[105] Nel 1999 sotto l'Operazione Allied Force aerei NATO colpirono obiettivi nella Repubblica Federale di Jugoslavia per fermare gli attacchi nelle zone kosovare e per cercare di portare Slobodan Milošević a un accordo di pace. Clinton fece schierare le forze statunitensi in Kosovo per sostenere il successivo Accordo di Kumanovo. Per gli ultimi due anni della presidenza Clinton, aerei USA continuarono ad attaccare installazioni antiaereo all'interno della no-fly zone irachena. Il 10 ottobre 2000, firmò una legge che stabiliva un accordo per gli scambi commerciali con la Repubblica Popolare Cinese.[122] Il Presidente affermò che il libero scambio avrebbe gradualmente aperto la Cina a riforme democratiche. Nel novembre 2000 Clinton fu il primo Presidente a visitare il Vietnam dalla fine della Guerra del Vietnam. Esercito del potere di graziaIl 20 gennaio 2001, ultimo giorno del suo mandato, Clinton concesse 141 grazie e 36 commutazioni della pena. Lista dei viaggi internazionali compiuti da Clinton durante la presidenza
Note
Voci correlateAltri progetti
|