Bosisio Parini fa inoltre parte del Parco della Valle del Lambro. Il territorio comunale è composto dal capoluogo Bosisio e dalla frazione di Garbagnate Rota.
Nel 1929 il comune ha modificato il proprio nome in Bosisio Parini per onorare la memoria del suo celebre poeta compaesano Giuseppe Parini, nel duecentenario della sua nascita.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 febbraio 1990.[7][8]
«Inquartato: nel primo d'argento, alla lira, munita di cinque corde di nero; nel secondo, di rosso, alla stella di otto raggi d'oro; nel terzo di rosso, ai quattro bisanti d'oro, posti due, due; nel quarto, d'oro, ai tre pennelli, impugnati, di azzurro, con le setole all'insù, di nero, legati di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»
(D.P.R. 09.02.1990)
La lira, immagine simbolica della poesia, fa riferimento al poeta Giuseppe Parini; la stella con otto raggi d'oro è simbolo di azioni magnanime e di fama; i quattro bisanti d'oro significano prosperità; i tre pennelli sono un omaggio al pittore Andrea Appiani.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
A Bosisio
Il percorso pariniano
Il progetto turistico ha predisposto l'Itinerario pariniano, un percorso che segnala i luoghi legati alla figura del poetaGiuseppe Parini: l'antica chiesa di Sant'Anna, il fonte battesimale, le lapidi, la piazza e la casa natale.[9]
Nuova parrocchiale
La nuova chiesa parrocchiale di Sant'Anna, realizzata su progetto di Paolo Mezzanotte[10] tra il 1939 e il 1954 ,[11] fu costruita per adempire le funzioni di un'altra chiesa della prima metà del XVII secolo, oggi sconsacrata,[12] la quale era stata edificata nel luogo in cui si trovava una cappella intitolata alla Madonna delle Grazie.[6]
All'interno della parrocchiale si trova il dipinto I simboli della Madonna, opera di Gaudenzio Ferrari.[10][6] Le artistiche vetrate sono opera di Alberto Ceppi.
Oratorio di San Vitale
Costruito su progetto di Giacomo Moraglia in stile neoclassico, l'oratorio è annesso a villa Appiani. Al suo interno si trova un dipinto di Vitale Sala.[6]
Villa Appiani (XVIII secolo), con annesso l'oratorio di San Vitale.[6] La villa fu residenza di Angelica Appiani in Banfi, sorella del pittore Andrea[6][10].
Villa Arnaboldi,[6] nota anche come Villa Gallone Deleuse (XVIII secolo)[13]
Villa Bordone
Palazzo Appiani
Palazzo Appiani, che deve il suo nome all'omonima famiglia, è introdotto da una facciata del Settecento in cui si apre un portale ad arco.[6] All'interno, conserva un portico con soffitto a cassettoni provvisti di decorazioni.[6] Nel 1857 il palazzo fu oggetto di una donazione a favore del comune, finalizzata all'apertura di un ospedale.[6]
Bosisio si trova sulle sponde del Lago di Pusiano. È presente una lunga passeggiata, con annesso parco, che permette di ammirare il lago e i suoi panorami.
Al Molo è inoltre presente un battello che permette di visitare il lago e l'isola dei Cipressi.
Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
Annalisa Borghese, Bosisio Parini, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 102-104.
Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN88-365-1325-5.