Attestato anche con la dicitura Conserio, Alserio deriva il proprio nome dal latino ecclesiasticoAlserium, probabilmente composto del termine serium (cioè: canale)[6].
Nel 1346 la località di Alserio, attestata con il nome di "Conserio", è elencata tra le comunità della pieve di Incino incaricate della manutenzione della cosiddetta "strata de Niguarda"[7].
Sempre inserito nella stessa pieve, fino al XVIII secolo Alserio fu oggetto di concessioni feudali[7]. Nello specifico, nel 1441 la località e il resto della pieve diventò un feudo della famiglia Dal Verme, per concessione di Filippo Maria Visconti[7]. Due secoli dopo, Alserio passò dapprima ai Giussani, ai quali nel 1656 era stato affidato il feudo di Lurago, e in seguito, nel 1689 agli Imbonati[7].
Nel 1751 il territorio di Alserio è attestato come comprensivo dei cassinaggi di Galbera, Ginasca, Galbera (altro), “La Cà” e Tassera[7].
Dal 2017 è stato istituito un organo di vigilanza territoriale sotto il comando dello Sceriffo.[10]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 febbraio 2009.[11]
«Stemma: di verde, alla banda di azzurro, accompagnata in capo dalla ruota da mulino di otto raggi e di otto pale, d'oro, forata del campo, ed in punta dai tre plinti d'argento, posti uno, due. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.
Il verde del campo rappresenta il contesto naturale in cui sorge il paese. La ruota da mulino allude ai sette mulini presenti nel territorio comunale. La banda azzurra è simbolo della presenza del lago e dei numerosi corsi d'acqua da cui nasce il toponimo Alserio, derivante dalla parola sér, "ruscello". I plinti (o biglietti) d'argento simboleggiano l'esenzione dalle tasse, privilegio concesso dal duca di Milano Gian Galeazzo Visconti nel 1380.
Questo stemma sostituisce quello utilizzato dal Comune fino al 2009 ma privo di una concessione ufficiale.
La chiesa Parrocchiale di San Clemente – santo patrono del comune che si celebra il 23 novembre – è consacrata come chiesa parrocchiale da San Carlo Borromeo ed è datata 1580-1584[12]; nel secolo successivo fu dotata di decorazioni e altari barocchi[6].
La chiesa, secondo Francesco Bombognini e Carlo Redaelli[13] non manca di eleganza. L'edificio è segnalato come esistente dal XII secolo[14] e ospita il sepolcro del conte Carlo Imbonati, già feudatario d’Alserio che presenta un'iscrizione del P. Ferri[13].
Cappella di Santa Maria della Neve
Una cappella ottocentesca dedicata a Santa Maria della Neve si trova all'interno del complesso di Villa Tassera[15]. A pianta circolare, la cappella è in stile neogotico[16].
Architetture civili
Villa Cramer
Sul colle di Tessera si trova Villa Cramer o Villa Tassera, detta anche Villa Adelaide, è un edificio privato del XIX secolo di proprietà della famiglia Cramer. Il nome "Adelaide" rimanda ad Adelaide Giannini, che attorno alla metà dell'Ottocento ricevette in dono la villa dal marito Francesco Basevi, commerciante.[16] La villa comprende la lussuosa abitazione costruita nel 1844-1845[17], una dipendenza, la portineria, le scuderie (con pianta a ferro di cavallo[16]) e la Cappella di Santa Maria della Neve[18]. Dotata di pianta ad "H",[16] la villa è inserita in un giardino all'inglese,[19] tutelato dalla soprintendenza[20]. I terreni dove si trova la villa appartenevano all’Ospedale Maggiore di Milano, che li sfruttava per l'immagazzinamento di ghiaccio estratto dal lago;[16] dopo essere passati nel 1654 alla famiglia Imbonati, furono acquistati nel 1844 dal barone Giuseppe Patroni, che fa costruire la villa all’architetto Luigi Chierichetti che rievoca semplificando una “Tudor home” del XVI-XVII secolo [21] con decorazioni e arredo eclettici, neogotico, neoroccocò, neo barocchetto e stile arabizzante[22].
Altro
Ad Alserio si trovano alcune cascine storiche, tra cui: Cascina La Ca’, Cascina Galgiana, Cascina Ginasca e Cascina Belvedere[23].