Il comune sparso prende il nome dall'ex comune di Tremezzo ed è una zona particolarmente rinomata per il turismo aristocratico, che si sviluppò a partire dal XVIII secolo. Ancora oggi le ville con giardini e gli alberghi sono oggetto di particolare ammirazione.
Il legame fra Lenno, Mezzegra e Tremezzo affonda nei secoli medievali, quando la pieve di Lenno eleggeva un sindaco generale sopra le tre singole comunità. Il primo comune unico fu il risultato del decreto napoleonico del 14 luglio 1807, poi annullato nove anni dopo dagli austriaci.[7]
Il comune di Tremezzina venne istituito nel 1928, in seguito alla fusione dei comuni di Lenno, Mezzegra e Tremezzo.[8] Il 28 aprile 1945 Benito Mussolini e Claretta Petacci furono fucilati nel paese che allora era conosciuto come Mezzegra. Il comune di Tremezzina venne poi soppresso nel 1947 e al suo posto furono ricostituiti i comuni preesistenti.[9]
Nel giugno del 2000 Lenno, Ossuccio, Tremezzo e, successivamente, anche Mezzegra insieme ai comuni di Colonno e Griante hanno costituito l'Unione dei Comuni della Tremezzina.[11]
Il comune di Tremezzina è stato poi nuovamente istituito nel 2014 dalla fusione dei comuni di Lenno, Mezzegra, Ossuccio e Tremezzo. L'iter ha previsto nei quattro enti un referendum consultivo, svoltosi il 1º dicembre 2013, in cui il 63% dei votanti si è espresso favorevolmente al progetto d'istituzione.[12][13][14]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Tremezzina sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 13 giugno 2017.[15]
«Stemma troncato; nel primo, di azzurro, al sole d'oro; nel secondo, di verde, alla fenice d'argento, linguata e allumata di rosso, sulla sua immortalità uscente dalla punta, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.
Sacro Monte della Beata Vergine del Soccorso. Fa parte del gruppo dei nove Sacri Monti prealpini inseriti nel 2003 dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'umanità. La chiesa, il santuario della Beata Vergine del Soccorso, è stata costruita su terreno impervio, su rocce di aspra e selvaggia bellezza, dove già sorgeva un precedente edificio di culto: il suo corpo principale fu completato nel 1537. Le quattordici cappelle, tutte costruite tra il 1635 e il 1710, a pianta centrale, sono in stile barocco impreziosite da 230 statue in stucco e terracotta, a grandezza naturale, realizzate da diversi artisti: Agostino Silva, Carlo Gaffuri e Innocenzo Torriani.
Il territorio di Tremezzina conta innumerevoli ville di rilevanza storica e architettonica. Tra queste, non si può non nominare Villa Carlotta, situata in localitá Tremezzo, costruzione del XVIII secolo, divenuta proprietà di Gian Battista Sommariva che vi raccolse importanti opere di Antonio Canova e di Luigi Acquisti.
Villa del Balbianello è un edificio situato in località Lenno. La villa è collocata sulla punta della penisola di Lavedo, un promontorio che si spinge nel lago di Como e che proprio dall'edificio ha preso il nome di "Balbianello". Il complesso è di proprietà del Fondo Ambiente Italiano (FAI).
L'isola Comacina è l'unica isola del Lago di Como situata di fronte a Ossuccio, in corrispondenza dell'insenatura della costa occidentale del ramo comasco fra Argegno e la penisola di Lavedo, nelle acque antistanti la Zoca de l'oli (conca dell'olio).
Nello stesso luogo vennero girate alcune scene del film Casino Royale (2006)
Infrastrutture e trasporti
Il comune di Tremezzina è interessato dal percorso della Strada statale 340 Regina che lo collega a Como.
È possibile raggiungere e muoversi nel comune di Tremezzina con il bus, linea Como-Colico C10 della società trasporti ASF.
La cittadina è collegata da battelli e aliscafi con la linea di navigazione del lago Como-Colico e da traghetti con le altre località del centro lago.
Fermate: Isola Comacina (Ossuccio), Campo e Lenno (Lenno), Tremezzo e Villa Carlotta (Tremezzo).
Note
Annotazioni
^Per il dialetto comasco, si utilizza l'ortografia ticinese, introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale Famiglia Comasca nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria.
^Regione Lombardia - Bollettino Ufficiale (PDF), su comune.drezzo.co.it, Supplemento, Lunedì 3 febbraio 2014. URL consultato il 28 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2014).