Nel 1863 la denominazione di "San Nazzaro" venne modificata in "San Nazzaro Val Cavargna".[5]
Tra il 1928 e il 1950 San Nazzaro Val Cavargna e San Bartolomeo Val Cavargna formarono un unico comune.[5]
Simboli
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 giugno 1962.[6]
«D'azzurro, al bue pascente, pezzato, fermo su campagna di verde. Sullo sfondo, due colline in prospettiva, il canton sinistro del capo, caricato di tre spighe di grano al naturale poste a ventaglio. Ornamenti esteriori da Comune.»
Le due colline in prospettiva, che rappresentano il Pizzo Menone e la Punta Gino.[7]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa dei Santi Nazzaro e Celso
La chiesa dei Santi Nazzaro e Celso, il cui aspetto attuale si deve ad alcuni interventi architettonici del 1908.[8][9], ha origini che affondano al XIII secolo[9] Nel 1582 fu elevata al rango di parrocchiale[9] e, durante una visita pastorale dello stesso anno,[10]Carlo Borromeo ne ordinò un ampliamento[10].
Dell'antico edificio romanico rimane solo il campanile[11], in pietra locale a vista, dotato di due piani di bifore situati al di sotto della cella campanaria e di resti di archetti in tufo.[9] Delle due bifore, solo una è completa di capitello a gruccia in tufo con colonnina, mentre l'altra ha semplicemente una pietra messa di traverso.[9]
Internamente, la chiesa conserva alcuni stucchi di epoca barocca, un paliotto in scagliola e, appese alle pareti, tele Settecentesche di una Via Crucis eseguita da artisti di scuola popolare.[9]
Altro
La chiesa di Sant'Antonio Abate, risalente al XVI secolo, presenta una facciata su cui è possibile osservare resti di affreschi.[12]
Al XVII secolo risale invece la chiesa di San Giovanni Battista.[13]
Questa sezione sull'argomento centri abitati d'Italia è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
Note
Annotazioni
^Per il dialetto comasco, si utilizza l'ortografia ticinese, introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale Famiglia Comasca nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria.
Fonti
^Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
Annalisa Borghese, San Nazzaro Val Cavargna, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 397.
Angelo Rinaldi, Storia di Porlezza e "Notizie storiche di Porlezza e Pieve" del molto reverendo don Enrico Frigerio, prevosto del luogo dal 1905 al 1933, Como, New Press Edizioni, 2013.