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San Nazzaro Val Cavargna

San Nazzaro Val Cavargna
comune
San Nazzaro Val Cavargna – Stemma
San Nazzaro Val Cavargna – Veduta
San Nazzaro Val Cavargna – Veduta
San Nazzaro Val Cavargna vista da Cusino
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Amministrazione
SindacoTiziana Rita Guidi (lista civica Continuità per il futuro) dal 25-5-2014 (3º mandato dal 9-6-2024)
Territorio
Coordinate46°05′N 9°08′E
Altitudine995 m s.l.m.
Superficie12,99 km²
Abitanti275[1] (30-11-2020)
Densità21,17 ab./km²
FrazioniSant'Antonio, Cardè, Burena, Rovolè, San Giovanni, Forni Vecchi, Crevegno, Bubegno, Piazza Vacchera, Tegnivo
Comuni confinantiCarlazzo, Cavargna, Garzeno, Gravedona ed Uniti, San Bartolomeo Val Cavargna, Bellinzona (CH-TI), Val Rezzo
Altre informazioni
Cod. postale22010
Prefisso0344
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT013207
Cod. catastaleI051
TargaCO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 482 GG[3]
Nome abitantisannazzaresi
Patronosanti Nazario e Celso
Giorno festivo28 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Nazzaro Val Cavargna
San Nazzaro Val Cavargna
San Nazzaro Val Cavargna – Mappa
San Nazzaro Val Cavargna – Mappa
Posizione del comune di San Nazzaro Val Cavargna nella provincia di Como
Sito istituzionale

San Nazzaro Val Cavargna (San Nazzè in dialetto comasco[N 1], AFI: /ˌsaŋ naˈdzɛ/, e semplicemente San Nazzaro fino al 1863) è un comune italiano di 275 abitanti della provincia di Como in Lombardia.

Geografia fisica

San Nazzaro si trova in alta Val Cavargna, alle falde del versante sud del Pizzo di Gino.[4]

Storia

Al tempo del Ducato di Milano, il comune di San Nazzaro era membro della pieve di Porlezza.[5]

Al tempo di Maria Teresa d'Austria, San Nazzaro costituiva un importante polo estrattivo-siderurgico del Ducato di Milano.[4]

Le politiche di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia da parte di Napoleone Bonaparte comportarono, nel 1812, un allargamento dei confini territoriali di San Nazzaro, al quale vennero aggregati i comuni di Cavargna e San Bartolomeo[5]. In seguito alla caduta di Napoleone, l'aggregazione venne tuttavia abrogata con l'attivazione, da parte degli austro-ungarici, dei comuni della Provincia di Como del Regno Lombardo-Veneto.[5]

Nel 1863 la denominazione di "San Nazzaro" venne modificata in "San Nazzaro Val Cavargna".[5]

Tra il 1928 e il 1950 San Nazzaro Val Cavargna e San Bartolomeo Val Cavargna formarono un unico comune.[5]

Simboli

Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 giugno 1962.[6]

«D'azzurro, al bue pascente, pezzato, fermo su campagna di verde. Sullo sfondo, due colline in prospettiva, il canton sinistro del capo, caricato di tre spighe di grano al naturale poste a ventaglio. Ornamenti esteriori da Comune.»

Le due colline in prospettiva, che rappresentano il Pizzo Menone e la Punta Gino.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Chiesa dei Santi Nazzaro e Celso

La chiesa dei Santi Nazzaro e Celso, il cui aspetto attuale si deve ad alcuni interventi architettonici del 1908.[8][9], ha origini che affondano al XIII secolo[9] Nel 1582 fu elevata al rango di parrocchiale[9] e, durante una visita pastorale dello stesso anno,[10] Carlo Borromeo ne ordinò un ampliamento[10].

Dell'antico edificio romanico rimane solo il campanile[11], in pietra locale a vista, dotato di due piani di bifore situati al di sotto della cella campanaria e di resti di archetti in tufo.[9] Delle due bifore, solo una è completa di capitello a gruccia in tufo con colonnina, mentre l'altra ha semplicemente una pietra messa di traverso.[9]

Internamente, la chiesa conserva alcuni stucchi di epoca barocca, un paliotto in scagliola e, appese alle pareti, tele Settecentesche di una Via Crucis eseguita da artisti di scuola popolare.[9]

Altro

La chiesa di Sant'Antonio Abate, risalente al XVI secolo, presenta una facciata su cui è possibile osservare resti di affreschi.[12]

Al XVII secolo risale invece la chiesa di San Giovanni Battista.[13]

Società

Evoluzione demografica

Demografia pre-unitaria

(Fonte: lombardiabeniculturali)

Demografia post-unitaria

Abitanti censiti[14]

Amministrazione

Note

Annotazioni

  1. ^ Per il dialetto comasco, si utilizza l'ortografia ticinese, introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale Famiglia Comasca nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria.

Fonti

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Borghese, p.397.
  5. ^ a b c d e SIUSA - Comune di San Nazzaro Val Cavargna, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 13 aprile 2020.
  6. ^ San Nazzaro Val Cavargna, decreto 1962-06-18 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 novembre 2022.
  7. ^ San Nazzaro Val Cavargna, su Stemmi dei Comuni della Provincia di Como. URL consultato il 4 novembre 2022.
  8. ^ Chiesa dei SS. Nazaro e Celso - complesso, Via Burena - San Nazzaro Val Cavargna (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 13 aprile 2020.
  9. ^ a b c d e f RomaniCOMO, su romanicomo.it. URL consultato il 13 aprile 2020.
  10. ^ a b Frigerio, p. 143
  11. ^ Belloni et al., p. 139.
  12. ^ Chiesa di S. Antonio Abate, Via Sant'Antonio - San Nazzaro Val Cavargna (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 13 aprile 2020.
  13. ^ Chiesa di S. Giovanni Battista, Via San Giovanni - San Nazzaro Val Cavargna (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 13 aprile 2020.
  14. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia

  • Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
  • Annalisa Borghese, San Nazzaro Val Cavargna, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 397.
  • Angelo Rinaldi, Storia di Porlezza e "Notizie storiche di Porlezza e Pieve" del molto reverendo don Enrico Frigerio, prevosto del luogo dal 1905 al 1933, Como, New Press Edizioni, 2013.

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