Pigra è un piccolo paese posto su un breve altopiano a 881 metri sul contrafforte del monte Costone detto Camoggia allo sbocco della Val d'Intelvi. Aggrappato alla montagna, Pigra s'affaccia sul lago in uno dei più ampi panorami del Lario, la vista spazia dal primo bacino al gruppo delle Grigne fino ai monti dell'alto lago.
Origini del nome
Due sono le teorie ipotizzate sulle origini del nome "Pigra".[4] Secondo una prima ipotesi, il toponimo deriverebbe da una trasformazione del termine latino populus (pioppo).[4] Un'altra teoria identificherebbe la ragione in una tardiva maturazione delle vigne rispetto alle zone circostanti.[4]
Storia
Durante la guerra decennale, in cui Pigra parteggiò per i comaschi, la zona dell'odierno belvedere pigrese ospitò una torre di vedetta sui cui ruderi, nel Novecento, fu costruita una villa.[4]
Successivamente, la storia di Pigra rientra in quella della valle: seguì il comune di Como e nel 1335 passò sotto la signoria dei Visconti.[4]
Nel 1848 il parroco di Pigra don Cavalli partecipò all'insurrezione di Andrea Brenta contro gli austriaci e fu costretto all'esilio.[4]
A partire dall'inizio del Novecento, Pigra ha assistito a un rilevante fenomeno di emigrazione verso l'estero - Svizzera, Germania e Francia in particolare.[9]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 16 giugno 1982.[10]
«D'oro, ad un monte all'italiana di tre vette di verde, uscente dalla campagna d'azzurro, il tutto sormontato da un'aquila di nero dal volo spiegato. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La chiesa parrocchiale di Santa Margherita[11] in una bella posizione con campanile a torre alla fine del Cinquecento era a due navate, nel 1757 fu rifatto il coro e nella seconda metà dell'Ottocento fu aggiunta una terza navata. Conserva all'interno alcune opere d'arte, decorazioni a stucco, tele secentesche e settecentesche, un bel paliotto in scagliola del XVIII secolo.
Da ricordare è anche l'oratorio di San Rocco,[12] chiuso fra le case nella piazzetta omonima. Si tratta di un edificio dalla facciata spoglia e a capanna, di fondazione rinascimentale. Internamente, l'oratorio ospita affreschi tardoseicenteschi:[13] nel 1662, il pittore locale Salvatore Pozzi decorò infatti la parete di fondo con affreschi rappresentanti la Madonna e i santi Rocco, Sebastiano, Stefano, Domenico, Pietro martire e Giovan Battista.
Architetture civili
Raggruppate attorno alla piazzetta di San Rocco vi sono alcune dimore con raffinate decorazioni settecentesche a stucco, vicino costruita in pietra locale vi è l'antica fonte.
Data la sua posizione in epoca comunale il borgo ebbe una torre di vedetta che si ergeva sul Belvedere[9], nel Novecento fu demolita e sui suoi ruderi fu costruita una villa, imponente costruzione tuttora in fase di restauro.
L'imponente fabbricato della Società Operaia si erge all'estremità del paese in posizione panoramica.
La biblioteca comunale di Pigra è ricca di pubblicazioni sul Comasco e sulla Valle d'Intelvi.
Infrastrutture e trasporti
L'abitato è raggiungibile tramite la strada provinciale SP 13 della valle Intelvi, la cui diramazione per Pigra si origina dal comune di Argegno.
In alternativa il comune è raggiungibile tramite la Funivia Argegno-Pigra, che in cinque minuti supera un dislivello di 540 metri e una pendenza del 71%, consentendo l'accesso all'abitato da Argegno. Al momento è tuttavia chiusa dal 2022 a causa di lavori e cambi gestione.La funivia è stata riaperta in data venerdì 9/8/2024,ed è in funzione dal venerdì alla domenica e nei festivi dalle ore 10.00 alle ore 18.00 ed è gestita da A.T.M.MILANO
Amministrazione
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Galleria d'immagini
L'abitato di Pigra dominato dal Pasquella
Panorama da Pigra del Lago di Como in particolare del dosso di Lavedo e più in lontananza di Bellagio