Diocesi di Traù
La diocesi di Traù (in latino Dioecesis Traguriensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. TerritorioLa diocesi si estendeva su parte della Dalmazia centrale, nell'odierna Croazia. Sede vescovile era la città di Traù (in croato Trogir), dove fungeva da cattedrale la chiesa di San Lorenzo. Al momento della soppressione la diocesi comprendeva 20 parrocchie, nelle seguenti località: Traù, Seghetto, Okrug, Zedno (sull'isola di Bua), Castel Stafileo, Castelnuovo, Castelvecchio, Castel Vitturi, Zirona, Bossoglina, Prgomet, Lechievizza, Brštanovo, Ogorie, Czerglievo, Vissoca, Suhidol, Gliubitovizza, Brisul e Blisna.[1] StoriaLa diocesi fu eretta nell'XI secolo. Era suffraganea dell'arcidiocesi di Spalato (oggi arcidiocesi di Spalato-Macarsca). Nel 1123 la città fu distrutta in un'incursione saracena; seguirono circa trent'anni di sede vacante. La diocesi fu soppressa da papa Leone XII con la bolla Locum beati Petri del 30 giugno 1828; 11 parrocchie furono annesse alla vicina diocesi di Sebenico, mentre la porzione sudorientale, costituita da 9 parrocchie, passò all'arcidiocesi di Spalato, che per effetto dello stesso provvedimento venne degradata a semplice diocesi, suffraganea di Zara. A quell'epoca l'intero Regno di Dalmazia faceva parte dell'Impero d'Austria, che volle una sola sede arcivescovile e metropolitana per il paese. La bolla fu resa esecutiva a Traù l'11 aprile 1830.[2] Dal 1933 è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica con il nome di Traù o Tragurium; dal 12 agosto 1996 il vescovo titolare è Pierre Farine, già vescovo ausiliare di Losanna, Ginevra e Friburgo. CronotassiVescovi
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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