Anche nella stagione 1969-1970 vinse la Coppa del Mondo di slalom speciale, nuovamente a pari merito con Penz; i suoi podi stagionali furono 12 con 6 vittorie (tra le quali quelle nello slalom speciale della Männlichen/Jungfrau di Wengen, l'11 gennaio, e nuovamente in quello della Ganslern di Kitzbühel, il 18 gennaio) e si piazzò 2º sia nella classifica generale (a 3 punti dal vincitore, l'austriaco Karl Schranz) sia in quella della Coppa del Mondo di slalom gigante (a pari merito con lo svizzero Dumeng Giovanoli, sopravanzati entrambi dall'italianoGustav Thöni di 5 punti).
Nella stessa stagione venne convocato per i Mondiali di Val Gardena 1970, sua unica presenza iridata, e onorò la partecipazione vincendo due medaglie d'argento, nello slalom speciale[2] e nella combinata; si classificò inoltre 43º nella discesa libera e 8º nello slalom gigante[3]. Sempre nel 1970 si aggiudicò anche la combinata dell'Hahnenkamm di Kitzbühel (17-18 gennaio)[4], non valida ai fini della Coppa del Mondo.
Stagioni 1971-1972
Nella stagione 1970-1971 realizzò i suoi risultati migliori in slalom gigante e ciò gli permise di conquistare la Coppa del Mondo anche in questa specialità (a pari merito con Thöni), mentre nella classifica generale fu 3º; i suoi podi stagionali furono 8 con 3 vittorie (tra le quali quella nello slalom gigante della Chuenisbärgli di Adelboden, il 18 gennaio, e quella nello slalom speciale di Mont-Sainte-Anne del 14 febbraio, l'ultima della sua carriera). Il 13 marzo 1971 a Åre salì per l'ultima volta sul podio nel circuito giungendo 3º in slalom speciale alle spalle dell'austriaco David Zwilling e del tedesco occidentaleSepp Heckelmiller; sempre nel 1971 si aggiudicò anche la combinata dell'Arlberg-Kandahar disputata a Crans-Montana e Mürren (5-7 febbraio)[5], non valida ai fini della Coppa del Mondo.
Il 9 gennaio 1972 con il 6º posto nello slalom speciale di Coppa del Mondo disputato a Berchtesgaden concluse la sua ultima gara: il giorno successivo infatti cadde al termine della prima manche della prova di slalom gigante, fratturandosi una gamba[6]. Dopo un lungo e difficile recupero avrebbe voluto tornare alle competizioni ma, poiché partecipò alla contestazione contro i responsabili tecnici della nazionale francese assieme ad altri atleti di primo piano della squadra maschile, il direttore tecnico Georges Joubert e la Federazione sciistica della Francia reagirono mettendoli fuori squadra[7]. Non prese parte a rassegne olimpiche.