Roddi
Roddi (Ròd in piemontese) è un comune italiano di 1 580 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte. È sede dell'unica "università" dei cani da tartufo del mondo, creata nel 1880 da un contadino roddese, Antonio Monchiero, detto "Barot". Ogni anno ospita il "Premio Roddi", un concorso di poesia organizzato dall'Associazione Premio Roddi. Caratteristica distintiva del concorso è la particolare attenzione rivolta ai manoscritti di bambini e ragazzi in età scolare e ai manoscritti in dialetto piemontese, cui sono dedicate due specifiche sezioni del "Premio Roddi". Proprio in virtù della crescente notorietà che il concorso ha assunto nel corso degli anni, nel 2010 la giunta comunale ha dato a Roddi la denominazione di "Un paese per la poesia".[4] StoriaRoddi, il cui nome di origine celtica Raud o Rod significa "fiume", sorge sulla collina che sovrasta il probabile campo della battaglia dei Campi Raudii del 101 a.C., nel quale Gaio Mario sconfisse i Cimbri. Nel Medioevo fu feudo dei Marchesi del Monferrato poi, nel 1525 passò in proprietà a Giovanna Carafa (1525–1534), moglie di Giovanni Francesco II Pico della Mirandola (nipote del filosofo Giovanni Pico della Mirandola) e autore di un famoso dialogo sulla stregoneria, Libro detto strega o delle illusioni del demonio (1523). Giovanna si installò nel castello sovrastante il paese dopo l'assassinio del marito nel 1533. Alla morte di Giovanna, il castello e i relativi possedimenti andarono al figlio, Gian Tommaso Pico (1492–1567), e da qui ai discendenti della nobile famiglia originaria di Mirandola. La dinastia dei Pico si estinse, a Roddi, con la morte di Tommaso Pico (c.1565–1587).[1] Monumenti e luoghi d'interesseCastelloIl castello sorge massiccio sul centro cittadino. La primitiva costruzione risale all'XI secolo ha subito un notevole rimaneggiamento nel XV secolo. È stato di proprietà di Gianfrancesco Pico della Mirandola, nipote del più noto letterato Pico della Mirandola. Successivi proprietari del castello furono i Della Chiesa di Saluzzo, che ne presero proprietà nel 1690. Dal 2001 è di proprietà statale. Altri edifici importanti del paese sono la chiesetta di Santa Maria Assunta, nella piazzetta centrale del paese, in posizione adiacente al vecchio castello. SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[5] Etnie e minoranze straniereSecondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Roddi sono 114[6], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[7]:
CulturaMuseiMuseo a cielo aperto del TartufoUn Museo multimediale a Cielo aperto dedicato al tartufo bianco d'Alba è stato realizzato a partire dal 2012 nelle vie del centro storico, sotto le mura dell'antico castello. Il progetto del Museo è stato firmato dallo scrittore Giordano Berti e dall'art designer Letizia Rivetti. Il museo è stato concepito in modo scenografico, con una serie di installazioni artistiche dove ci si può entrare e scoprire la vita del tartufo nei suoi più diversi aspetti: storia, leggende, scienza, gastronomia. Il Cammino della poesiaInaugurato nel 2011, il Cammino della poesia è situato nelle vie del concentrico del paese, al cospetto del massiccio castello e consta di 14 bacheche per l'esposizione di testi poetici, periodicamente sostituiti. Inoltre, lungo il Cammino, sopra le bacheche, è possibile ritrovare il testo di Ad alcuni piace la poesia di W. Szymborska, premio Nobel per la letteratura, ed alcuni versi di Leopardi ed Alcmane realizzati in lettere in ferro. Le realizzazioni del Cammino della poesia sono state curate dall'Associazione Premio Roddi.[4] AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Il comune di Roddi fa parte dell'Unione di Comuni "Colline di Langa e del Barolo".[9] Note
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