In vista del campionato 1995-1996 in Serie A, la dirigenza biancorossa vende i suoi due giovani atleti messisi in evidenza nella stagione appena conclusa, Bigica ed Amoruso, alla Fiorentina per un ricavo complessivo di 11,4 miliardi di lire. In tale occasione il dg biancorosso Carlo Regalia dichiara che si tratta dell'ultima operazione utile a salvaguardare il bilancio del club. Ceduto anche Tovalieri, alla neopromossa Atalanta.
In campionato, dopo aver ottenuto 8 punti nelle prime sette giornate, fra cui la vittoria interna nel quinto turno, 1-0 sul Milan di Capello, i biancorossi incassano cinque sconfitte consecutive al termine delle quali, fra 12ª e 13ª giornata, Beppe Materazzi viene esonerato; ingaggiato al suo posto Eugenio Fascetti. Il tecnico di Viareggio esordisce con la sconfitta esterna 7-1 contro la Cremonese, partita in cui ha sperimentato Xavier nel ruolo di libero, con risultati non soddisfacenti. Segue un mese di discontinuità, con 8 punti ricavati in quattro incontri fra cui la vittoria in casa 4-1 ai danni dell'Inter e l'1-1 sul campo della Juventus nell'ultima gara del girone d'andata. A metà campionato il Bari è piazzato al quartultimo posto in classifica, in zona retrocessione, con 16 punti ad una lunghezza dal Torino quintultimo.[3]
Nei primi otto turni del girone di ritorno i galletti pareggiano tre dei quattro incontri interni, inclusi quelli con Torino e Piacenza concorrenti per la salvezza, e perdono tutte le altre gare. In 26ª e 27ª giornata, nona e decima di ritorno, il Bari vince a Bergamo con l'Atalanta e fra le mura amiche contro il Padova. Nella gara successiva, ancora allo stadio San Nicola, i pugliesi sono sconfitti 1-2 dalla Roma fra le polemiche nei confronti dell'arbitraggio di Boggi di Salerno, considerato a svantaggio della formazione locale. A seguire, i biancorossi ottengono alcuni successi alternati a sconfitte; al termine della penultima giornata di campionato, persa 3-0 a San Siro con l'Inter, capitolano retrocedendo matematicamente in Serie B. La squadra di Fascetti pareggia 2-2 con la Juventus l'ultima partita della stagione, confronto privo di utilità, almeno per il campionato, anche per la Vecchia Signora.
Il Bari conclude il campionato al quartultimo posto, totalizzando 32 punti per mezzo di 8 vittorie, 8 pareggi e 18 sconfitte, a cinque lunghezze di distacco dal Piacenza salvo. Il team biancorosso ha navigato in zona retrocessione costantemente dal 10º turno di campionato.[4]
Dati e statistiche
La compagine biancorossa è la prima nella storia della Serie A a retrocedere pur avendo nelle sue file il capocannoniere del torneo, il centravantirimineseIgor Protti autore di 24 marcature; a condividerne il titolo il lazialeBeppe Signori, che ha però messo a segno più reti su rigore. L'altro attaccante barese, Kenneth Andersson, ha realizzato 12 goal. Il portoghese Xavier non si è mai ambientato nel campionato italiano, mostrando difficoltà.
Il reparto difensivo della squadra è stato messo in discussione per tutta la stagione, testimone il numero di goal subiti, 71 in 34 partite, "migliore" solo rispetto a quello del Padova ultimo classificato (che ha incassato 79 reti).
La formazione e Fascetti hanno recriminato diverse decisioni arbitrali che li hanno penalizzati; non solo quelle succitate di Boggi contro la Roma.[5]
Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico per la stagione 1995-1996 fu Adidas, mentre lo sponsor ufficiale fu CEPU. Queste le caratteristiche fondamentali delle divise stagionali dei biancorossi:
^Nelle pagine del testo "Bari e il Bari" il dott. Antonucci parla di almeno 6 rigori contro il Bari a suo dire molto dubbi e di "parecchie" medesime punizioni non concesse, appoggiando le lamentele del club biancorosso. Queste tesi però, andrebbero ovviamente approfondite e confutate con altre.
^abCeduto durante la sessione autunnale di calciomercato.
^abAcquistato durante la sessione autunnale di calciomercato.
^Turno non disputato per sciopero calciatori, recuperato il 10 aprile 1996.