Il paese è situato a 840 ms.l.m.[5] alle pendici del monte Aurunzo sul versante settentrionale della valle di Nerfa, nella Marsica. Il suo territorio è percorso dal fiume Liri e include anche la frazione di Pagliara dei Marsi abitata da poche decine di residenti, distante circa quattro chilometri dal capoluogo comunale. Sulle pendici del monte Girifalco si trovano i ruderi del castello di Pagliara.
Il comune di Castellafiume confina a sud con il territorio di Capistrello, a nord con quello di Cappadocia, ad est con il borgo di Corcumello e ad ovest con la località turistica di Camporotondo.
Storia
Il nome di Castellafiume deriva dal nome latino "Castrum fluminis", ovvero castello sul fiume Liri situato all'altezza della confluenza con il torrente Rio Sonno (o Riosondoli). Lo storico Muzio Febonio riportò nella Historiae Marsorum che il castello venne edificato in prossimità di una chiesetta dedicata a san Benedetto in località Pascusano (o Pesculano). In alcuni antichi documenti ecclesiastici l'edificio di culto risulta essere stato donato nella seconda metà dell'XI secolo da Gregorio, probabilmente un abate, ai monaci di Montecassino. Il possedimento di Pascusano da parte dei benedettini sarebbe però quasi certamente localizzato nei pressi dei casali sorti intorno al castello di Meta, al centro della valle Roveto. Tuttavia la presenza benedettina è stata accertata nel territorio di Castellafiume[6]. Attorno all'incastellamentomedievale, sviluppatosi a monte rispetto al corso del fiume Liri, si riunirono i pastori e gli abitanti della valle di Nerfa che edificarono il nucleo urbano originario.
Nel XII secolo Castellafiume diventò un centro abitato di un certo rilievo tanto che nel catalogo dei Baroni viene citato come feudo di ben quattro militi. Padroni del feudo, diviso in due parti, erano Oderisio da Verrecchie e Bonaventura di Tagliacozzo.
Probabilmente nello stesso periodo doveva essere stata costruita la chiesa di San Nicola, mentre intorno al vicino castello di Girifalco si sviluppò il nucleo urbano di Pagliara.
Dal 1806, anno dell'abolizione dei feudi, Castellafiume divenne frazione del comune di Cappadocia. Fu nel 1830 che il paese ottenne l'autonomia amministrativa aggregando anche la piccola frazione di Pagliara dei Marsi[7][8]. In epoca contemporanea il terremoto della Marsica del 1915 colpì gravemente il comune causando danni e diciotto vittime[9].
La parte più antica del paese situata alle pendici del monte Aurunzo è costituita di edifici ottocenteschi[11].
Acquedotto dell'Arunzo
Canale sotterraneo ideato dal console Lucio Arrunzio e realizzato tra il 41 e il 54 d.C. nello stesso periodo della realizzazione dei cunicoli di Claudio alla base del monte Aurunzo tra Castellafiume e Corcumello[12][13].
^Eventi, su comune.castellafiume.aq.it, Comune di Castellafiume. URL consultato il 17 ottobre 2022.
^abComune di Castellafiume, su portaleabruzzo.com, Il Portale d'Abruzzo. URL consultato il 16 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2018).
^Scioglimento anticipato del consiglio comunale a causa delle dimissioni presentate dalla maggioranza dei consiglieri. Il comune risulta commissariato fino al 25 maggio 2003. Storico elezioni comunali di Castellafiume, su tuttitalia.it. URL consultato il 5 novembre 2020.