Calascio
Calascio è un comune italiano di 125 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Faceva parte, fino al 2008, della comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. Il territorio del comune rientra nel territorio del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale. Geografia fisicaIl borgo è situato nell'entroterra abruzzese, nella parte meridionale del massiccio del Gran Sasso d'Italia, al di sotto della vasta piana di Campo Imperatore, in posizione panoramica sulla valle del Tirino[4], ad un'altitudine di poco superiore ai 1200 m s.l.m.; al di sopra del paese vi è la frazione di Rocca Calascio, ora riscoperta e ristrutturata, con il suo castello, arroccato in cima ad un monte, a 1460 m. Raggiungibile dalla strada statale 17 svoltando in prossimità di Barisciano o, in alternativa, di San Pio delle Camere, oppure da Ofena-Capestrano, da nord è inoltre possibile arrivare al paese attraversando Campo Imperatore e superando il valico di Capo di Serre oppure da Vado di Sole (passando poi per Capo di Serre) provenendo da Castelli o Farindola. Transita qui un tratto della grande ippovia del Gran Sasso. StoriaIl toponimo Calaso figura già nell'816 in un documento dell'imperatore Ludovico I che elencava i possedimenti dei monaci volturnensi[5] e riflette la base prelatina cala, cioè "fianco scosceso del monte, scoscendimento". Successivamente, con ogni probabilità dopo la conquista normanna dell'anno 1140, venne costruito per volontà di Re Ruggero d'Altavilla il castello sul monte sovrastante per controllare meglio il territorio,[6] ma non si esclude l'esistenza di una più antica torre d'avvistamento. Documentata nel 1239 e nel 1380, passò ai Piccolomini Todeschini nel 1463. Antonio Piccolomini Todeschini fece realizzare le quattro torri circolari ed una merlatura ghibellina sul modello del castello di Celano e della nuova chiesa parrocchiale di Castelvecchio Calvisio. Attorno alla struttura militare si formò un borgo, Rocca Calascio Nel 1703 il paese venne danneggiato dal terremoto dell'Aquila del 1703, in seguito al quale il borgo di Rocca Calascio, fortemente provato, venne quasi completamente abbandonato e buona parte della popolazione si trasferì nella sottostante Calascio. Calascio e la sua Rocca fecero parte dal XIII secolo della baronia di Carapelle, che comprendeva anche Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio e Santo Stefano di Sessanio[7] fino al 1806, anno dell'abolizione della feudalità. I due centri abitati erano stati feudo, come gli altri centri della baronia, delle famiglie Pagliara, Plessis, Colonna, Celano, Caldora, Accrocciamuro, Piccolomini Todeschini, Del Pezzo, Cattaneo, Medici e Borbone.[8] Monumenti e luoghi d'interesseIl paese è caratterizzato da un nucleo compatto d'origine altomedievale, posto sulla strada che da Santo Stefano di Sessanio va verso Castel del Monte, contornato da alcune strutture moderne, soprattutto del XIX e XX secolo. Sul monte sovrastante è invece il borgo di Rocca Calascio ed i ruderi del castello. L'architettura residenziale è dominata dalla tipologia di casa-torre, con struttura simile ad una torre in muratura, a base molto piccola e notevole sviluppo in altezza (cinque o sei piani)[9]. Architetture religiose
Architetture civiliNumerosi e splendidi palazzi nobiliari tra cui i più importanti:Palazzo Taranta XVII secolo sede del municipio, Casa Piccolomini XV secolo, Palazzo Frasca XVII secolo, Casa torre la Palmara XV-XIX secolo Architetture militariCastello di Rocca Calascio; piccola rocca posta sulla cima del monte sovrastante l'abitato di Calascio in posizione predominante su Campo Imperatore e sulle vallate circostanti con vista panoramica del Gran Sasso, formata da una torre quadra centrale in pietra bianca a conci squadrati e quattro torrioni circolari. Estremamente pittoresco il sottostante borgo di Rocca Calascio. Restaurata e consolidata sul finire del XX secolo, è stata più volte set cinematografico per pellicole nazionali ed internazionali ed è oggi importante meta turistica. Aree archeologiche
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[13] EconomiaTurismoIl settore economico principale è il turismo, incentrato principalmente sul borgo vecchio medievale di Rocca Calascio e sul castello. Centinaia di visitatori alla settimana esplorano il castello e la valle sottostante di Navelli e Castelvecchio Calvisio, altro borgo medievale di notevole interesse storico. L'ambiente scenografico è scelto dagli amanti della montagna e della fotografia in quanto sono visibili dalla rocca i borghi di Santo Stefano di Sessanio e Castel del Monte. Prodotti locali sono anche il vino e la carne di ovini. Vicino a Santo Stefano è possibile raggiungere la piana di Campo Imperatore. Amministrazione
Note
Bibliografia
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